Arte & Cultura
Il ritorno di Saturnino ad Ascoli Piceno con ‘Testa di basso’ in attesa del concerto del 20 giugno allo stadio ‘Del Conero’

L’ascolano Saturnino Celani, istrionico, magnetico e dinamico, presso la libreria Rinascita incontra i suoi concittadini, che con aneddoti vengono raccontati nell’opera letteraria ‘Testa di basso’, lo stesso titolo del disco del suo esordio come solista
Di Luca Cameli
Ascoli Piceno, 24 maggio – Scorrendo le pagine di “Testa di basso”, questo il titolo della prima opera letteraria di Saturnino, si vivono le stesse emozioni percepite durante l’incontro con l’autore ascolano avvenuto nella sua città natale, presso la libreria Rinascita, in compagnia dei suoi affetti più cari e di un nutrito pubblico accorso per l’occasione, gremendo la sala conferenze della libreria. Saturnino Celani, meglio conosciuto come Saturnino, non poteva mancare all’appuntamento con la città che lo ha visto nascere e dalla quale ha mosso i primi passi artistici, prima come bassista di Jovanotti e poi nel corso del tempo oltre che come musicista anche nella veste di produttore musicale e compositore. Ricordiamo il David di Donatello per ‘Baciami ancora’ nell’omonimo film di Gabriele Muccino. Capiamo immediatamente che l’artista ascolano ama particolarmente il contatto con il pubblico, a maggior ragione se composto da “vecchi” amici, molti dei quali citati all’interno del libro tra aneddoti e tappe che hanno contraddistinto la formazione e la sua luminosa carriera . Con queste premesse l’atmosfera in sala, fra battute e intermezzi musicali (da segnalare una splendida versione di “Killing me softly” eseguita con il suo inseparabile basso), e le tante domande che gli vengono poste, e’ più simile ad una chiacchierata confidenziale, che ad un’ appuntamento promozionale . Così, dopo gli immancabili autografi di rito, approfittando della sua grande disponibilità, riusciamo a scambiare due battute a quattr’occhi. Nonostante siano passate quasi tre ore Nino, come lo chiamano quasi tutti, ha ancora voglia di parlare.
1995 Testa di Basso il disco, 2015 Testa di Basso il libro; c’e’ un collegamento fra questi due progetti?
In realtà no. Sono due cose separate, che non hanno punti di contatto. L’idea del libro e’ del giornalista Massimo Poggini, ed e’ più che altro una lunga intervista che racchiude una serie di aneddoti ed incontri fatti in questi ultimi anni. Mentre pensavamo ad un titolo, ho notato che erano passati esattamente 20 anni dal disco “Testa di Basso”, così abbiamo deciso di usare nuovamente questo titolo e di replicare la copertina. Solo queste sono le uniche cose in comune.
E’ stato più facile trovare le note per comporre il disco o le parole per il libro?
Sicuramente sono più a mio agio con le note.
In Italia il business della musica sta vivendo momenti difficili, c’e’ un problema culturale di fondo, ed il fatto che tutto oggi debba essere “short and deep”, come definisci i tempi odierni nel libro, di certo non aiuta la crescita del mercato discografico.
Sicuramente c’e’ un problema legato alla cultura musicale in Italia, quando vado negli USA per esempio si nota subito il gap che c’e’ nella percezione dell’artista rispetto al nostro paese. Oggi da noi, troppo spesso, si prende qualcuno uscito da un talent, per esempio, si manda a Sanremo, si fa uscire con un album ma poi…scompare perché non c’e’ programmazione.
Suoni davanti a migliaia di persone, hai incontrato Pavarotti, John Patitucci, Sting e molti altri big. Saturnino si emoziona ancora?
Sempre. Ogni volta che suono, altrimenti non sarei credibile e il pubblico se ne accorgerebbe; fidati. In questi giorni ho un pezzo in testa ed oggi venendo qui, sotto la pioggia l’ho ascoltato in “loop” . Anche così mi emoziono.
Lasciamo Saturnino in un bagno di folla, dandoci appuntamento per il 20 Giugno, giorno in cui allo stadio “Del Conero” avrà luogo la prima tappa del tour negli stadi di Lorenzo Jovanotti e mentre ci salutiamo Nino strizzando l’occhio promette che il divertimento sarà assicurato e noi non abbiamo alcun dubbio.