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Mille di questi MeRa! L’8 maggio la festa per il n. 1000 del mensile per i ragazzi dell’editrice Messaggero di sant’Antonio

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Nel 1963 il primo numero con il nuovo nome della testata, nata già nel 1922 col titolo «Sant’Antonio e i fanciulli»

2016Roma, 22 Aprile – Tutto pronto al «Messaggero dei Ragazzi» – denominato affettuosamente MeRa dai suoi lettori – per festeggiare l’8 maggio a Padova un ambito traguardo: il numero 1000 del mensile francescano dedicato ai giovanissimi edito dalla Messaggero sant’Antonio editrice. Più di cinquant’anni di pubblicazioni, 53 per l’esattezza, per un totale appunto di mille numeri. A dirla tutta, gli anni di uscita della rivista dei frati della Basilica del Santo a Padova sono addirittura 94, se si conta anche la vita della precedente testata, «S. Antonio e i fanciulli», uscita per la prima volta nel 1922 e da allora mai cessata (benché con nome, foliazione, grafica e impostazioni diverse), per un totale di 1800 numeri! Il MeRa ha oggi circa 14mila abbonati, distribuiti in tutta Italia. Ogni mese ci sono scolaresche in visita alla redazione. Il target è quello preadolescenziale, dai 9 ai 14 anni. Il riposizionamento per questa fascia d’età nei primi anni 2000 ha richiesto un attento lavoro di rivisitazione dell’impostazione grafica così come dei contenuti e del modo di presentarli, ricalibrando per questo target il linguaggio e l’uso delle immagini. La foliazione attuale è di 64 pagine, dove si articolano in maniera immediata e veloce le tematiche principali del giornale: fumetti, dialogo, approfondimento, intrattenimento, attualità, cultura. Fotografie e immagini suggestive fanno parte integrante degli articoli, anche dei più impegnativi, così come il linguaggio narrativo fresco. Proprio sul versante delle immagini, la rivista francescana per i giovanissimi si è distinta da sempre nel panorama editoriale italiano per l’utilizzo di articoli illustrati e fumetti per raggiungere meglio il proprio pubblico. In particolare nel restyling grafico e contenutistico degli anni Sessanta, che vide nel 1963 il cambio del nome della testata in «Messaggero dei Ragazzi» (esplicito richiamo al «Messaggero di sant’Antonio», l’ammiraglia dell’editrice padovana), venne valorizzato l’uso del fumetto di alto livello artistico con finalità educative in senso cristiano. Un profondo rinnovamento voluto da padre Giovanni Colasanti – che nel 1967 assunse il ruolo di fra Simplicio, nome convenzionale del direttore del MeRa – vide nelle strisce illustrate, dal linguaggio immediato e di sicuro appeal per i giovanissimi, uno dei principali strumenti formativi del giornale, utilizzabili non tanto come passatempo bensì come complemento degli articoli. Accanto a Piero Mancini e Lino Landolfi, storiche “matite” della testata, e attraverso uno dei più quotati critici italiani di fumetti, Gianni Brunoro, a partire da quegli anni approdarono al mensile alcuni tra i migliori fumettisti in attività del periodo, come Sergio Toppi, Giorgio Trevisan, Attilio Micheluzzi, Dino Battaglia, e persino Hugo Pratt e Jacovitti, che si cimentarono con soggetti spirituali, in alcuni casi aggiudicandosi anche dei premi. Proprio Battaglia firmò una delle serie di fumetti destinata a diventare un capolavoro, Frate Francesco e i suoi fioretti. Pur non essendo un “giornale a fumetti”, nel senso che essi non ne sono la parte fondamentale, il MeRa in pochi anni venne definito da alcuni critici «il più bel giornale per ragazzi sul piano artistico allora diffuso», «entrando di diritto – secondo lo stesso Brunoro – nella storia del fumetto italiano al fianco di poche altre pubblicazioni, come Linus e Sgt. Kirk». Ancora oggi, con padre Fabio Scarsato a sostenere il ruolo di fra Simplicio, i fumetti sono parte integrante del giornale. Tra i vari collaboratori più recenti, va ricordato Luca Salvagno, considerato l’erede del grande Jacovitti, presente al MeRa dal 1988 e creatore di centinaia di tavole con saghe umoristiche, fantasy o storie drammatiche (l’ultima in ordine di tempo, nel 2015, è Saverio nella terra di nessuno, fumetto a puntate sulla Grande Guerra vista attraverso gli occhi di un adolescente). In occasione del numero 1000, dalle colonne delle rivista, sul sito ufficiale Meraweb.it e sui social collegati sono partiti in questi giorni gli inviti alla“Domenica del MeRa”, che vuole essere una festa dei lettori, nuovi e vecchi. Preludio della festa sarà sabato 7 maggio alle 20.30 una visita guidata per bambini e ragazzi alla Basilica del Santo a Padova in notturna. Il ritrovo è all’ingresso del Chiostro della Magnolia 10 minuti prima dell’inizio. L’appuntamento clou è invecedomenica 8 maggio negli spazi del santuario antoniano per un pomeriggio dedicato ai lettori del MeRa e alle loro famiglie. In programma alle 14.30 la santa messa in basilica (chi fa il chierichetto è invitato a portarsi la veste e servire all’altare). Seguirà alle 16.00 un “merenda-party” nella Sala dello studio teologico. Sarà l’occasione per incontrare giornalisti e collaboratori della redazione e conoscere alcuni degli attuali disegnatori e fumettisti per una estemporanea di disegni in ricordo della giornata. Durante i festeggiamenti (che si concluderanno alle 17.30) sarà anche possibile viaggiare nel tempo attraverso una mostra sui 1000 numeri del MeRa, in cui saranno esposte, tra i diversi materiali, alcune tavole originali dei fumetti di Dino Battaglia e di altri celebri fumettisti e alcune annate storiche del mensile. Si conoscerà finalmente anche la vera identità di fra Simplicio? Lo si scoprirà solo l’8 maggio! Intanto il francescano ha inviato ai suoi giovani lettori, o meglio amici, come ama dire lui, un ironico video-invito in cui si vedono – o quasi – alcuni particolari per riconoscerlo il giorno della festa. In mille numeri sono decine di migliaia le lettere che la storica guida del mensile ha ricevuto da ragazzi e ragazzi del MeRa, per molti anni via posta tradizionale, dal 2003 anche attraverso il blog del giornale. «In tutti questi anni abbiamo affrontato qualsiasi argomento, parlato di tutto ciò che poteva interessarci. Qualche volta ci siamo capiti, qualche altra ognuno è rimasto della propria idea – scrive nel numero 1000 speciale di maggio fra Simplicio -. Ma l’amicizia tra di noi non è mai venuta meno. Anzi, mi viene in questo momento da pensare che le vostre lettere, le nostre domande/risposte, hanno rappresentato la parte più importante di questa avventura, che raggiunge oggi il suo numero mille».

Info e prenotazioni per la “Domenica del MeRa”: tel. 049-8225777, redazione@meraweb.it o direttamente on line sul sito del MeRa:http://www.meraweb.it/la-domenica-del-mera/  

 

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