Diritti umani
Libertà di pensiero e di azione. Il pericolo è dietro l’angolo

Fantasie futuriste. Ovvero cosa si rischia a cadere nella trappola di una nuova era della dittatura genetica
di Anna Maria Antoniazza
Entriamo con dolcezza nella nuova era della dittatura genetica. I figli saranno scelti negli ingressi dei laboratori, depurati da ogni cattiva eredità, ne sceglierai il colore dei capelli, il colore degli occhi, il quoziente intellettivo. Basterà parametrizzare il codice che gestisce il nostro universo umano, quella sequenza oramai troppo conosciuta alla scienza che ha lasciato per millenni l’uomo nell’alveo del mistero.
Entreremo nel mondo della selezione genetica non più naturale. Quel mondo in cui l’essere umano e’ controllato a vista, lo stato decide quanti figli puoi avere e cosa e’ meglio che tu faccia della tua libertà personale.
Entreremo nel mondo del dominio di massa in cui i reati non saranno più lo spaccio o la rapina ma quelli di opinione difforme al regime.
E’ il mondo della castrazione mentale e fisica che attraverso la povertà dilagante conquisterà le masse e le renderà così disperate che in cambio di una briciola come in 1984 di Orwell grideremo ‘ti amo Grande Fratello’. Che non sarà più quello televisivo ma quello domestico, con droni in grado di controllare i minimi spostamenti dell’uomo e cellulari tra le nostre mani che faranno esplodere come una bomba il concetto di privacy e intimità nell’amore e nell’amicizia.
Camminiamo verso un destino sempre più dichiaratamente ipocrita, vestito di falsa democrazia, di occlusione profumata delle libertà, di antagonismi che se esplodessero farebbero morire pure gli esseri inanimati.
E il mondo della letteratura, della poesia, dell’arte sarà la prima vittima di questo sistema che ti fa votare sempre gli stessi personaggi vestiti di sorrisi e beltà, che dominano il consenso sulla base di un piccolo paniere di beni indispensabili alla tua sopravvivenza.
E’ il mondo in cui l’Io assordato e umiliato finisce per non avere più neanche rapporti con Dio, principio sostituito dalla dimensione della paura, dell’attentato all’ideologia che tutto ti e’ dato per il tuo bene quando in realtà la libertà non si può comprare con una briciola di pane.
Gli anziani saranno visti non più come saggi ma come improduttivi e stanchi, a seguire i malati e chi per sfortuna subirà un dramma in grado di comprometterne le capacità.
Sara’ un mondo blasfemo, di rapporto personale con macchine e robot. Dove solo gli oggetti parleranno tra di loro e noi assimilati a vermi finiremo dentro un enorme database pronti ad essere eliminati.
Si salveranno solo i mediocri, chi ha un vocabolario talmente povero per mettersi in discussione ubbidendo così ai principi della libertà binaria, quel pericolosissimo attentato all’espressione di sé stessi che mentre ti regala un vestito lo trasforma in una camicia di forza.