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La Floriterapia, i fiori al servizio dell’anima

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Tempo di lettura: 14 minuti

Il Rescue Remedy e’ una combinazione di 5 Fiori di Bach, si trova gia’ pronto in commercio

Di Francesca Rossetti

fiori di BachRoma, 18 novembre – Da sempre la natura ci offre spunti e rimedi alle malattie e stati d’animo particolarmente provati, ed in questo senso un valido aiuto è costituito dalla Floriterapia, scienza che utilizza le essenze ricavate dai fiori per le varie circostanze e periodi post operatori. Oltre ai classici fiori di Bach, in tempi più moderni si sono affermati i californiani e gli himalayani ed ecco una breve panoramica dei 3 gruppi.

FIORI DI BACH

La floriterapia del Dr. Bach, comunemente chiamata “I fiori di Bach” , rappresenta una serie di 38 essenze naturali più un composto, il Rescue Remedy, ricavate per infusione solare da rispettivi 38 fiori selvatici. Tali essenze, che si assumono in gocce, furono scoperte tra il 1926 e il 1934 dal  medico inglese Edward Bach, il quale intuì l’analogia tra il “carattere essenziale” di alcune specie botaniche (ovvero il loro modo di “comportarsi nell’ambiente”) e alcuni schemi comportamentali tipici e universali della natura umana: dalla paura alla gelosia, dall’orgoglio alla timidezza, dall’ansia all’eccessivo altruismo, dall’insicurezza all’impazienza e via di seguito. Il Dr. Bach fece delle sperimentazioni fino a che intuì come l’essenza energetica di certi fiori fosse in grado di riequilibrare lo stato emozionale negativo della persona ovvero di riportarlo, grazie all’assunzione dell’essenza del fiore, ad uno stato di espressione emozionale positiva. Oggi i Fiori di Bach rappresentano un valido sistema di aiuto al disagio emozionale nonché un importante strumento coadiuvante in molte terapie convenzionali tanto che la loro utilità è stata riconosciuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Le essenze non contengono nessuna molecola di sostanze estratte dai fiori stessi, bensì solo le “informazioni vibrazionali” del fiore che entrano in risonanza con il sistema energetico della persona che li assume riuscendo a riequilibrare, in questo modo, il suo assetto emozionale. Il Dott. Bach intuì il modo di estrarre e conservare l’informazione energetica di alcuni fiori posando delicatamente le infiorescenze in una ciotola colma d’acqua pura e lasciandole galleggiare per alcune ore sulla superficie dell’acqua esposte al sole: questo perché  l’acqua è in grado di registrare le informazioni delle molecole con cui viene a contatto, soprattutto se in particolari condizioni di irraggiamento energetico (in questo caso il sole). Ecco quindi che la persona, assumendo i preparati, mette in contatto queste frequenze di vibrazione con le proprie (che nell’uomo variano da 1 Hz a 1019 Hz) e tale contatto produce una interferenza che causa un’intensificazione o un indebolimento delle frequenze corporee riequilibrando lo stato emotivo della persona.  I rimedi sono molto consigliati per le crisi d’ansia, per la depressione di grado lieve-moderato, per alcune fobie, per l’insonnia, per le paure, per l’irritabilità, per l’astenia, per la malinconia, per l’instabilità emotiva, per l’incertezza sul futuro, per l’incapacità ad intraprendere un progetto e per tutte le condizioni emotive che creano in generale disagio alla persona. Non di rado agiscono anche su problematiche fisiche che spesso sono l’esito somatico di alcuni sentimenti reattivi della persona (4 gocce,non importa se sopra o sotto la lingua, per 4 volte al giorno)E’ necessario, quando ci si rivolge ad un esperto, disporre del tempo e della disponibilità necessari per consentire una comprensione dello specifico temperamento della persona oltre che degli umori e delle emozioni di un determinato momento. Il processo di analisi, che generalmente si svolge all’interno di un colloquio di un’ora circa, è pertanto piuttosto delicato e richiede da parte di chi ascolta, una certa sensibilità, apertura, interesse e abilità tecnica nell’andare oltre le parole per individuare quelle emozioni e quegli schemi mentali sui quali è opportuno lavorare e rispetto ai quali scegliere l’essenza risonante. I Fiori di Bach sono dei rimedi semplici e sicuri e sui bambini spesso producono dei risultati sorprendenti. I bambini infatti, grazie alla loro immediatezza rispondono molto bene all’azione armonizzatrice dei fiori. Per i cambiamenti che caratterizzano i passaggi della crescita, per il sonno, per le paure, per gli attaccamenti simbiotici ai genitori, per l’aggressività o la timidezza, i fiori forniscono un aiuto veramente prezioso ai piccolini. Anche le persone anziane troveranno grande giovamento dall’uso dei fiori una volta che avranno capito l’utilizzo e le finalità e per quanto riguarda le donne in gravidanza i fiori risolvono molte emozioni legate proprio allo stato particolare che attraversa la donna durante i nove mesi, paure, ansie, stanchezza, sensi di colpa etc. Ricordiamo poi che i fiori NON sono prodotti omeopatici e vanno assunti ad intervalli di alcune ore e si possono conservare in borsa ed in luoghi asciutti e in ombra. In caso di preparato senza alcol va conservato in frigorifero e non ci sono controindicazioni con i medicinali tradizionali né rischio di allergie.  Il Rescue Remedy e’ una combinazione di 5 Fiori di Bach, si trova gia’ pronto in commercio. Non si usa come un’unico fiore da miscelare agli altri nel mix che viene preparato, si usa da solo, altrimenti si rischierebbe di unire altri 5 Fiori a quelli che contiene gia’ il nostro mix. Il Rescue Remedy e’ un rimedio d’emergenza pertanto si usa solo in determinate situazioni e non in modo continuativo. 

Ecco le 38 essenze floreali, suddivise per “emozione di base”

Incertezza

Ipersensibilità alle
influenze e alle idee

 Paura

Preoccupazione eccessiva per
il benessere degli altri

Scarso interesse per
il presente

Scoraggiamento 
o disperazione

Solitudine

FIORI HIMALAYANI

L’Himalaya è formata dalla catena montuosa più giovane del mondo e le essenze himalayane, create a circa 3000 – 4000 metri, portano con sé questa energia fatta di vitalità giovanile e di entusiasmo; un’energia che per millenni ha ispirato e sostenuto i saggi e i ricercatori nella loro costante ricerca della verità. I fiori Himalayani influiscono direttamente nei vari livelli d’energia controllati dai Chakra, rimuovendo i sentimenti negativi e stimolando quelli positivi e sono stati individuati da M.Tanmaya, naturalista e ricercatore australiano, nel 1990 era con un amico, tra i visitatori delle valli sacre e magiche dell’Himalaya ed ecco la sua testimonianza:” Un giorno giungemmo in una valle nascosta alla vista, meravigliosa per la sua bellezza e invasa da una vegetazione lussureggiante: piante e fiori mai visti attrassero la mia attenzione. Non potei non cogliere alcuni di quei fiori e mi accorsi che il loro contatto mi dava un’energia particolare e lo stesso accadeva al mio amico. Lì ci fermammo e ….” I fiori himalayani non agiscono allo stesso modo di quelli scoperti da E.Bach, più che rimuovere le tendenze mentali negative, essi stimolano delle energie racchiuse a livello psicofisico nel nostro corpo. Tanmaya li ha chiamati “stimolatori dei plessi” e per differenziarli da quelli di Bach non vengono presentati con il nome botanico, ma con quello inglese che identifica le loro proprietà terapeutiche. Le prime preparazioni di Tanmaya riguardano nove combinazioni, sette direttamente collegati ai plessi, meglio noti col nome indiano di Chakra più un catalizzatore generale e un fiore particolarmente indicato per i bambini, successivamente il loro numero si è moltiplicato con la scoperta di nuovi fiori, adatti a modulare emozioni specifiche e sono:

Down to Earth Calanthe Tricarinata, Leycestra Formosa
Essenza per il primo chakra MULADHARA, in sanscrito mula e adhara, cioè radice e sostegno.
Secondo il pensiero orientale, il chakra radice è legato all’elemento Terra, ed è la sede dell’energia kundalini, la forza vitale, l’energia cosmica presente in tutti gli esseri viventi che giace addormentata in forma di serpente arrotolato su se stesso, alla base della colonna vertebrale. Il fiore è indicato in caso di scarso rendimento sessuale e per contrastare gli effetti dello stress e dell’ansia. Potenzia l’energia sessuale e vitale. Se il chakra Muladhara è disarmonico, l’energia vitale ristagna e l’individuo può soffrire di stanchezza, debolezza fisica, mancanza di coraggio, paure, fobie, carenza di fiducia, depressione, mancanza di realismo e di concretezza. L’essenza, favorendo il riequilibrio del chakra, aiuta anche a risolvere questo tipo di problematiche.

Well Being Erysimum Melicentae
Per il secondo Chakra SVADHISTHANA, chakra sacrale, centro del sesso, il termine sanscrito significa dolcezza, dimora delle emozioni. È associato all’elemento acqua e quindi alla fluidità, al divenire, alla flessibilità. Principalmente qui si realizza l’incontro/scontro dei due poli opposti Yin e Yang e la possibilità di una loro possibile integrazione armonica. Se questo chakra è disarmonico l’individuo può soffrire di sensi di colpa, ansia della perdita, gelosia, debolezza, svogliatezza, depressione ma anche aggressività, ossessioni, furia distruttiva. L’essenza, andando ad agire sul chakra Svadhisthana, potenzia la connessione con il proprio potere interiore, il proprio centro, stimolando la creatività ed equilibrando le emozioni. Aiuta a disperdere la rabbia interiorizzata, a superare i traumi e la paura della morte. Promuove la fluidità e l’evoluzione personale.

Strenght Caltha Palustris var. himalensis
Per il III Chakra MANIPURA,Chakra dell’ombelico, centro del plesso solare. Il termine Manipura significa gioiello luminoso o luogo delle gemme preziose. Il chakra Manipura è un eccezionale accumulatore di energia vitale da cui si irradia in tutto il corpo. É associato al fuoco e alla luce del sole. Ad esso è legata la consapevolezza di sé e l’attuazione delle proprie inclinazioni e dei propri talenti; la compassione e l’empatia, la capacità di entrare in risonanza emotiva e spirituale con gli altri uomini e con gli altri esseri viventi. Manipura non equilibrato genera, da un lato, inibizione, sentimentalismo, autocommiserazione, insicurezza, disturbi alimentari, disturbi del sonno, incubi; dall’altro, irritazione, aggressività, sete di potere. L’essenza floreale potenzia l’individualità, la sincerità, l’onestà, l’autostima, l’espressione creativa e l’amore di sé. Aiuta in caso di scarsa autostima, insicurezza, mancanza di potere personale, mancanza di scopi nella vita, mancanza di motivazioni, mancanza di speranza, e depressione. Al tempo stesso, favorisce un più intenso rapporto empatico con gli altri.

Ecstasy Rosa Webbiana
Per il IV Chakra, ANAHATA, Chakra del cuore, centro del petto, il nome significa “non battito”. Costituisce il centro dell’essere umano e collega i tre chakra inferiori più legati al corpo e all’istinto, con i tre superiori, relativi alla mente e alla coscienza superiore. In questo vortice le energie terrene vengono trasformate in energie spirituali e viceversa. Anahata è la sorgente della compassione, dell’amore, del senso di responsabilità verso gli altri, della tolleranza e del potere di guarigione. Ad Anahata disarmonico corrisponde egoismo, intolleranza, freddezza di sentimenti, isolamento, ostilità, asocialità, invidia, gelosia, odio, incapacità di dare,ma anche scarso senso della propria individualità, scarso amore di sé e autostima insufficiente. Mentre lo stato energetico del chakra anteriore riflette la nostra capacità di amare, quello posteriore è legato all’amore per se stessi e al rispetto per la propria individualità. Inoltre esso è deputato a ricevere l’amore che gli altri ci rivolgono. È a partire dall’amore e dal rispetto di sé che si può ricevere amore dagli altri e si può dare amore agli altri e anche esercitare il potere di guarigione. L’essenza, favorendo l’equilibrio di questo chakra, potenzia l’amore, la pietà, la sincerità, l’empatia, la profondità dei sentimenti e l’amore universale. Aiuta a superare la rigidità, l’amarezza, la gelosia, il non sentirsi amati, la disillusione, la mancanza di fiducia e l’irritabilità.

Authenticity Delphiniium Incanum
Per il V Chakra VISHUDDHA, il cui nome significa purificazione. È il centro energetico della gola cui si collega la capacità di espressione e di comunicazione dell’individuo. Questo chakra collega il centro del cuore con i chakra della testa fungendo da legame tra sentimenti e pensieri. Vishuddha equilibrato consente alla persona di esternare liberamente il proprio mondo esteriore, se invece è squilibrato comporta timidezza, inibizione, incapacità di esprimersi e una cattiva comunicazione tra mente e cuore. L’essenza potenzia l’espressione, la comunicazione, la creatività, l’apprezzamento, il sogno, l’immaginazione. Aiuta nei casi di timidezza, paura di esprimere le proprie idee, apprensione, mancanza di convinzione, mancanza di volontà di effettuare cambiamenti.

Clarity Aquilegia Pubiflora, Parochetus Communis
Per il VI Chakra AJNA, il “terzo occhio”, il chakra della fronte, il centro della consapevolezza spirituale dell’individuo. Il nome sanscrito significa sapere, percepire. Al corretto funzionamento di questo chakra è collegata l’intuizione, la saggezza, la visione dall’alto, l’energia guaritrice e creatrice. Se invece è disarmonico, il soggetto può avere difficoltà di apprendimento e di concentrazione, paura, confusione interiore e disturbi mentali. L’essenza potenzia la chiarezza, la percezione, l’intuizione, il senso di spiritualità, la meditazione, la concentrazione, la chiaroveggenza. Aiuta nei casi di scarsa concentrazione, quando non si ha ben chiara la direzione da prendere, e si hanno dubbi sulla propria vera vocazione. Bilancia l’eccesso di energia sessuale.
Contrasta l’alienazione e la mancanza di senso.

Flight Anemone Biflora, Mazus Surculosus
Per il VII Chakra, SAHASRARA, il cui nome significa mille volte tanto, mille. Il chakra della corona, centro della sommità del capo. È il centro energetico dell’energia spirituale che ci pone in relazione con l’energia cosmica, con l’Assoluto. Comunione con l’universo, forza spirituale, religiosità, fede. Se Sahasrara non è equilibrato, il soggetto può essere tentato dalla magia nera, cadere vittima della superstizione, tendere all’isolamento e perdere il senso della realtà. L’essenza potenzia l’unicità, la meditazione, la preghiera, l’unione armonica di mente, corpo e spirito.
Contrasta efficacemente la tendenza all’isolamento.

Gratefulness Jasmin (Jasmine officinalis).
Questa essenza himalayana è un catalizzatore dei chakra.Potenzia l’amore universale, la fratellanza, la partecipazione universale, il senso di meraviglia, il timore. Aiuta in presenza di atteggiamenti egocentrici, egoistiche e di giudizio affrettato. Sostiene l’accettazione del proprio corpo, la scoperta della propria bellezza e di quella altrui.

Aura Cleaning Gypsophila Cerastioides, Indigofea Heterantha
Pulisce e rinfresca l’aura aggiungendo luminosità e brillantezza al campo energetico. Eccellente se usata durante il bagno, nebulizzata sul corpo o nell’ambiente. 
Occorre infine segnalare che i rimedi specifici di ciascun chakra dovrebbero essere assunti insieme ad Ecstasy, l’essenza del chakra Anahata, perché è in grado di bilanciare tutti gli eccessi di energia e di mantenere una connessione con il cuore.

FIORI CALIFORNIANI

Tra la fine del 1970 e i primi anni ‘80, sulla linea del Bach Centre inglese che ancora oggi produce i 38 rimedi originari, sono sorti numerosi centri specializzati nella ricerca di essenze floreali, diverse da quelle studiate da Bach, allo scopo di integrare il sistema originario. La prima di queste istituzioni è stata la Flower Essence Society di Nevada City, in California, fondata nel 1979 da Patricia Kaminski e Richard Katz.  Attualmente sono state codificate le proprietà di ben 103 fiori, per ognuno dei quali è stato individuato un preciso ambito terapeutico. Ricerche analoghe sono state condotte dal Laboratoire Deva di Philippe Deroide, con sede ad Autrans in Francia. Numerose altre case conducono sperimentazioni sui rimedi floreali dei propri Paesi, tanto che oggi si può scegliere tra fiori australiani, alaskani, indiani e numerosi altri ancora. I rimedi californiani vengono preparati secondo le modalità enunciate da Bach stesso. Oggi, la Flower Essence Services di Nevada City (sezione della Flower Essence Society) dispone nella Sierra Nevada di un centro di produzione esteso su 17 acri, chiamato Terra Flora, dove, in aree incontaminate, si realizza la produzione dei 103 rimedi floreali FES Quintessentials mediante le tecniche dell’agricoltura biologica. I fiori selezionati vengono raccolti manualmente quando si trovano al massimo della fioritura, quindi trasferiti in contenitori di vetro riempiti con acqua di sorgente; tali contenitori sono posti nelle immediate vicinanze delle piante da cui i fiori sono stati prelevati. Le corolle vengono lasciate macerare per alcune ore in acqua, sotto l’effetto dei raggi solari. L’energia che si trasmette all’acqua, oltre al messaggio vibrazionale del fiore, consta dunque dei quattro elementi della natura: Terra, Acqua, Aria e Fuoco (quest’ultimo è rappresentato dal calore del sole); il quinto elemento quintessenziale, che dà il nome ai rimedi così ottenuti, è costituito dalla sintonia mentale e dalla sensibilità dell’operatore che prepara l’essenza, il quale deve trovarsi in una condizione di armonia con le forze degli elementi che lo circondano.  Dopo che il modello vibrazionale del fiore è stato trasferito all’acqua, il liquido viene filtrato e potenziato attraverso successioni manuali, in modo da conferirgli una maggiore stabilità. Si ottiene così l’essenza madre, che unita a una certa quantità di brandy come conservante va a costituire la stock-bottle disponibile in commercio. Nella gamma dei rimedi FES Quintessentials troviamo risposte precise a svariati disagi tipici dei nostri tempi, come ad esempio le inibizioni e i traumi a carattere sessuale, i disturbi legati alla comunicazione e alle relazioni interpersonali, le crisi dei ruoli tradizionalmente maschili e femminili, la repressione delle emozioni e dei sentimenti, la mancata accettazione del proprio corpo e della fisicità in genere, fino alle sofferenze causate da una spiritualità carente o comunque non armonizzata. Per quanto riguarda le modalità di assunzione, anche le essenze californiane seguono i sistemi in uso per i fiori di Bach. Si può ricorrere al metodo del bicchiere versando 4 gocce del rimedio prescelto in un bicchiere d’acqua minerale non gassata, sorseggiando la miscela a più riprese nel corso di un breve lasso di tempo (casi acuti) o nel corso della giornata (casi subacuti e cronici). Per il metodo del flaconcino si utilizza un flaconcino di vetro scuro da 30 ml, perfettamente pulito e provvisto di tappo ermetico con contagocce, riempito per 1/4 di brandy o cognac e per i restanti 3/4 di acqua minerale non gassata. Si aggiungono da 2 a 4 gocce delle essenze prescelte, si agita energicamente, si preme la pompetta e si assume una certa quantità della miscela per almeno 4 volte al giorno, avendo cura di trattenere le gocce in bocca per alcuni secondi prima di inghiottirle. Il metodo del flaconcino può essere indicato nel caso di cicli terapeutici lunghi e quando si voglia agire sull’aspetto propriamente psichico di un problema. Quanto al numero di rimedi da miscelare, fermo restando che un solo fiore alla volta, se ben scelto, risulta più efficace rispetto a un insieme di fiori diversi, si consiglia di non superare il numero di 3 essenze contemporaneamente. In questo modo si evita di sovrapporre energie vibrazionali differenti che possono dare luogo a una risultante con proprietà specifiche diverse da quelle dei singoli fiori. Direttamente sulla pelle si usano di solito le gocce del rimedio puro, prelevate dal flaconcino originale in cui esso viene commercializzato. Le gocce del fiore puro possono essere assunte per bocca dopo che si è compiuto un ciclo terapeutico con le diluizioni dello stesso fiore attraverso i metodi del bicchiere o del flaconcino. Il metodo del bagno, infine, consiste nel riempire la vasca da bagno con uno strato di 2-3 centimetri di acqua calda senza aggiungere bagnoschiuma, sapone o altri prodotti. Si versano una ventina di gocce del rimedio o dei rimedi prescelti (massimo 3) e si mescola energicamente l’acqua per qualche minuto effettuando rotazioni in senso orario. Si aggiunge quindi altra acqua calda fino a raggiungere il livello desiderato, si mescola ancora con movimenti rotatori in senso orario e ci si immerge, rilassandosi per alcuni minuti prima di usare saponi.

DESCRIZIONE DI ALCUNI RIMEDI FLOREALI CALIFORNIANI

Black Cohosh 
(Cimicifuga racemosa – Cimicifuga)

Rimedio indicato per quelle persone che soffrono a causa di un’immagine di sé deteriorata. Si tratta di soggetti dalle inclinazioni masochistiche, sempre scontenti della propria condizione, che con il loro atteggiamento negativo evocano inconsciamente la parte peggiore degli altri. Spesso si trovano coinvolti in situazioni violente, ed è facile che subiscano l’aggressività altrui. Presentano anche la tendenza ad allacciare rapporti di dipendenza con partner aggressivi, problematici, violenti, capaci di alimentare quell’immagine distorta di sé che tali soggetti hanno interiorizzato, e che Black Cohosh può aiutare a correggere.

Blackberry 
(Rubus ursinus – Rovo)

La parola chiave di questo fiore è concretizzazione. Blackberry aiuta i soggetti dalla volontà debole, carenti di autodeterminazione, a lottare per realizzare i loro progetti. Induce a raggiungere i propri obiettivi apportando sicurezza, forza d’animo, operosità e capacità pratiche.

Dandelion 
(Taraxacum officinale – Tarassaco)
Il campo d’azione è rappresentato dall’accumulo di tensione fisica ed emotiva dovuta a un eccesso di attività fisica. Il soggetto si sente stanco, irritato e soffre in particolare di rigidità muscolare, causata da stanchezza, ma spesso anche da problemi psichici. Le fasce muscolari sono sede di dolori e irrigidimenti, l’organismo esprime a livello psicofisico una mancanza generale di flessibilità. L’essenza di Dandelion dà buoni risultati anche se applicata localmente mediante massaggio.

Fucsia 
(Fuchsia hybrida – Fucsia)

L’essenza floreale di Fuchsia è un drenante emozionale. Si utilizza in quei soggetti caratterizzati da rifiuto e repressione delle emozioni, che si mostrano incapaci di esprimere i sentimenti e che soffrono per la presenza di rabbia, dolore o rifiuto sedimentati nell’inconscio. Fuchsia scava nell’interiorità e lascia emergere i contenuti sepolti, rivelandosi un ottimo coadiuvante di qualsiasi psicoterapia.

Hibiscus
(Hibiscus rosa-sinensis – Ibisco)

Il fiore della sensualità insegna a esprimere armonia e calore nei rapporti sessuali; corregge la visione negativa del sesso dovuta a violenze o traumi subìti; è un rimedio importante nei casi di frigidità o impotenza.

Iris
(Iris douglasiana – Iris)

Questo rimedio si rivolge a coloro che sentono la mancanza di ispirazione e creatività artistica, siano essi artisti, scrittori, musicisti o persone creative in genere. Quando si attraversa un periodo caratterizzato dal blocco della creatività e non si riesce ad esprimersi come si vorrebbe, è consigliabile ricorrere a questo fiore. Esso attutisce la sensazione di essere oppressi dalla mediocrità e come tale può essere indicato anche per quei soggetti che non svolgono espressamente attività artistiche.

Lotus 
(Nelumbo nucifera – Loto)

Il fiore di loto è da sempre simbolo di trascendenza e di raggiungimento delle dimensioni più elevate, pertanto l’essenza che da esso si ricava viene utilizzata per promuovere l’armonizzazione della spiritualità. Lotus trova impiego nei casi di spiritualità eccessiva o, all’opposto, di eccessivo materialismo: induce la persona che lo assume a rendere il suo rapporto con la spiritualità più equilibrato. Tale essenza ha inoltre la proprietà di amplificare l’effetto di altri rimedi vibrazionali.

Saint John’s Wort 
(Hypericum perforatum – Iperico)

L’iperico riequilibra le persone affette da fragilità psichica; è un coadiuvante del rimedio di Bach Aspen, e come tale si utilizza nella paura del buio, nelle forme di depressione e di ansia legate alla riduzione delle ore di luce. Adatto ai bambini, aiuta a risolvere timori di vario genere, terrori notturni, tendenza agli incubi e alle allucinazioni.

Scotch Broom 
(Cytisus scoparius – Ginestra dei carbonai)

Fiore analogo al Gorse di Bach, dal quale però si differenzia per alcuni aspetti. Adatto a curare varie forme di depressione, pessimismo e scoraggiamento, Scotch Broom corregge la visione negativa dell’esistenza, spinge a sviluppare un atteggiamento positiva riguardo al futuro, insegna a mantenere la fiducia anche nei momenti di sofferenza apportando la certezza di poter risolvere i problemi che ci assillano.

Tansy 
(Tanacetum vulgare – Tanaceto)

Il tanaceto è il rimedio capace di indurre risolutezza nell’agire, pertanto si addice ai soggetti pigri, indecisi, svogliati. Stimola il desiderio di perseguire i propri obiettivi, insegna a sfruttare le potenzialità intrinseche di ogni persona; è consigliabile in particolare a chi mostra la tendenza a procrastinare, rifugiandosi nel sonno e nell’apatia. 

FIORI AUSTRALIANI

Ian White, ultimo di cinque generazioni di psicologi e biologi Terapeuti che hanno sempre utilizzato rimedi naturali, è lo scopritore e lo sviluppatore delle Essenze dei Fiori australiani. Ian è cresciuto nel “Bush” (espressione australiana utilizzata per definire una parte selvaggia del territorio). La nonna di Ian, esperta nell’utilizzo delle piante australiane, era solita portare con sé il nipote a passeggiare nel “Bush” , come faceva con la madre di Ian. Attraverso la sua profonda esperienza e conoscenza, ha potuto indicargli le numerose proprietà benefiche di piante e fiori. Grazie a Lei, Ian ha sviluppato un profondo rispetto per la Natura, che gli è servito per diventare pioniere e operatore impegnato nella ricerca delle qualità più rare e riequilibranti delle piante del continente australiano. Si tratta di un continente incontaminato, carico di antica energia. Attualmente, l’Australia sta conoscendo un momento di nuova e pervasiva vitalità energetica che, combinata con le innate potenzialità rigenerative della Terra, fa delle Essenze Australiane dei rimedi unici.(www.ausflowers.com.au )I rimedi floreali hanno una tradizione antica: gli Aborigeni australiani hanno sempre utilizzato i Fiori per trattare i disagi o gli squilibri emozionali, cosí come avveniva nell’antico Egitto, in India, Asia e Sud America. L’uso delle Essenze Floreali ha conosciuto una lunga tradizione fino a divenire molto popolare nell’Europa dell’epoca medioevale. Sia Hildegard Von Bingen (XII sec. d.C.) che Paracelso (XV sec.) lasciarono testimonianza scritta dell’abitudine comune di raccogliere la rugiada dei fiori per affrontare alcuni malesseri della sfera emozionale.


Come usare ed assumere i rimedi:

I fiori australiani esistono in commercio in essenze concentrate da 15 ml. Per preparare una miscela si versano sette gocce di ognuna delle essenze delle stock bottle scelte, in una boccetta con contagocce da 30 ml.; si aggiunge un quarto di brandy (serve solo come conservante e può essere sostituito dall’aceto di mele aumentando la dose) e 3/4 di acqua minerale naturale. Si consiglia di non inserire più di 4 o 5 rimedi per volta. La dose, sia per gli adulti che per i bambini, consiste in sette gocce da assumere due volte al giorno (mattina e sera) sotto la lingua, o in un poco di acqua. Le essenze dovrebbero essere assunte per circa venti giorni o un mese, eccezion fatta per essenze particolarmente potenti. Essendo una cura del tutto naturale e priva di tossicità, non presentano alcuna controindicazione, non provocano effetti collaterali, possono essere combinati senza problemi sia ai farmaci tradizionali sia a quelli omeopatici (di cui sono considerati complementari) o ad altri rimedi floriterapici.

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