Italia
La favola di Pinocchio secondo la Cisl Medici Lazio
Riceviamo e pubblichiamo un singolare ‘abbecedario’ che suggerisce le prassi da adottare per salvare la Sanità pubblica. Come nella favola di Pinocchio che resta sempre attuale soprattutto perché esprime la volontà di un ‘burattino’ di trasformarsi in soggetto cosciente e capace di decidere contro ogni violenza a danno dei medici
L’alfabeto secondo la Cisl Medici Lazio e il suo Segretario generale, data la triste situazione sulle violenze occorse sui medici e il personale sanitario, cui si dice di voler nell’immediato fare fronte, ma di fatto ancora nulla all’orizzonte. Sarà un caso la scelta del burattino tanto amato? Non ce ne vogliano coloro che hanno un naso pronunciato.
“Smesso che fu di nevicare, Pinocchio, col suo bravo abbecedario nuovo sotto il braccio, prese la strada che menava alla scuola: e strada facendo, fantasticava “quanti medici avran picchiato oggi? E quanti infermieri avranno aggredito? E perché mai i nostri politici stan tutti zittini zittini? Forse non conoscono il problema? Orsù facciamo un ripassino. In fondo il mio Babbo s’è venduto la giacchetta, per comperarmelo l’abbecedario”.
Adozione di provvedimento ministeriale o parlamentare urgente per proteggere gli operatori sanitari in servizio
Borse di studio per specializzarsi in Medicina d’Urgenza e nelle altre discipline dove c’è carenza
Corsi di formazione sulla comunicazione e sulle modalità di gestione degli eventi a rischio anche con corsi di autodifesa per gli operatori
Denuncia d’ufficio da parte delle aziende in caso di aggressione ad un dipendente
Elemento dissuasore nei confronti di potenziali aggressori è la presenza h/24 di vigilanza privata nei locali afferenti al pronto soccorso
Formazione continua degli operatori sanitari e informazione adeguata ai cittadini sul ruolo degli operatori sanitari
Gestione non verticistica ed unilaterale da parte delle aziende della fenomenologia aggressiva e stesura di protocolli di intesa a livello regionale e locale con le Organizzazioni Sindacali
Human Rights Now: i medici e gli infermieri hanno pieno diritto a svolgere la propria attività in favore dei malati in un clima rispettoso della persona
Inasprimento delle pene con attribuzione delle circostanze aggravanti in caso di aggressione
Localizzazione presso le strutture ospedaliere e distrettuali delle sedi di continuità assistenziali dove non sono garantite le condoni di sicurezza per i medici
Mappatura delle attività sanitarie a rischio ed inserimento degli operatori del Pronto Soccorso, realmente attivi e non assegnati in maniera figurativa, nell’elenco dei lavoratori sottoposti ad attività usuranti
No al virus del precariato con stabilizzazione dei lavoratori e basta coi turni di lavoro massacranti
Opportuni incentivi economici fissi, certi e ricorrenti per gli addetti ai pronto soccorso
Protocolli di intesa con le Associazioni d’Arma dei militari in congedo per un supporto alla vigilanza e per l’accompagnamento a domicilio dei medici della Continuità Assistenziale
Qualifica di pubblico ufficiale agli operatori sanitari in servizio
Ripristino posti di polizia nei locali afferenti al pronto soccorso
Sorveglianza delle sedi di Pronto Soccorso e di Continuità Assistenziale con videocamere anche attivabili da remoto a seguito di impulso da parte dell’operatore (per superare i limiti imposti dalla privacy)
Tolleranza zero verso gli aggressori
Umanizzazione dei percorsi di cura
Vincolare la valutazione dei DG al rispetto delle norme per la tutela e la sicurezza dei medici, degli infermieri e degli altri operatori sanitari
Zelo inteso come impegno rapido e concreto da parte delle Asl e delle Aziende ospedaliere a supportare gli operatori vittime di violenza con assunzione a proprio carico delle spese di tutela legale.
E giunto alla scuola Pinocchio capì che anche le cose semplici in Italia sarebbero diventate impossibili da realizzare.
Luciano Cifaldi, Segretario generale Cisl Medici Lazio