Attualità
La Comunità de L’Opinione lancia appello alla società civile
Uscire dalla crisi con cinque proposte di riforma
Roma, 4 luglio – Far uscire il paese dalla crisi è il tema affrontato questa mattina nel convegno svoltosi all’Hotel Quirinale – Roma, promosso da ‘La Comunità de l’Opinione’, presidente Arturo Diaconale. Si tratta di un movimento nato con lo scopo di trasferire nel dibattito politico – sociale l’impegno già da vent’anni profuso dallo stesso Diaconale nel dirigere una testata politica di idee e non di partito, L’Opinione, con la passione civile per i valori di libertà degli individui. “La Comunità de l’Opinione” – ha affermato Loris Facchinetti in apertura lavori – “ nasce tra persone accomunate da valori imprescindibili, in primis la sacralità della libertà della persona, libertà che lo Stato deve tutelare in tutte le sue manifestazioni ma che è a rischio nella condizione di crisi che oggi stiamo vivendo”. Cinque sono le proposte di riforma che la nuova aggregazione individua come terreno su cui lavorare per superare il momento di crisi che ha investito la nostra società che “per troppo tempo si è cullata sul mito della crescita continua e che ha trasformato lo stato in un mostro burocratico-assistenziale condannato alla decrescita infelice”. Riforma istituzionale, fiscale, del lavoro, delle autonomie, della giustizia sono i punti cardine da cui ripartire, a cominciare dalla riforma, già in atto attraverso la raccolta firme, per traghettare l’attuale Repubblica in Presidenziale con elezione diretta del Capo dello Stato. “ Ho promosso la nascita dell’associazione ‘La Comunità de l’Opinione – ha detto Diaconale nel suo intervento, – per aggregare chi non si vuole arrendere. La proposta che lancio è di aderire alle iniziative già in atto casino online per la riforma istituzionale in senso presidenziale e ai referendum radicali per la giustizia giusta. E sostenere le battaglie di quelle forze che vogliono liberare l’Italia dal peso insopportabile dei privilegi corporativi in tema di lavoro, di una pressione fiscale esasperata e delle clientele elefantiache prodotte dai vecchi partiti annidiate in tutti i livelli delle strutture pubbliche. Le riforme proposte mirano ad un sistema più efficace e più snello”. Non si tratta della nascita di un nuovo partito ha sottolineato Arturo Diaconale che conclude “vogliamo perseguire un nuovo modello di aggregazione politica ispirato al modello americano: partiti leggeri formati da organismi e soggetti diversi della società nazionale in un quadro di bipolarismo maturo”. Al convegno ed al progetto hanno dato la loro adesione il prof. Giovanni Guzzetta, il presidente della Commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone, il prof. Alessandro Meluzzi, il consigliere regionale della Toscana, Marco Taradash, il presidente della Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo, on. Alfredo Arpaia. Moderatore dell’incontro l’architetto Domenico Alessandro De Rossi.