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Italia

I presepi del mondo riuniti a Roma

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Sono 212 ed arrivano da tutto il mondo i presepi esposti presso la Sala del Bramante della Basilica di Santa Maria del Popolo, un consuetudine nella capitale che si rinnova ogni anno

                 

Di Francesca Rossetti

100-presepi-2014-a-Roma-mostra-internazionale-al-Bramante-di-piazza-del-Popolo-620x229Roma, 13 dicembre – Da sempre la Mostra dei Presepi, organizzata ogni anno a Roma dalla Rivista delle Nazioni presso la Sala del Bramante della Basilica di Santa Maria del Popolo, rappresenta un momento di incontro e di scambio culturale grazie alle bellissime creazioni provenienti da tutto il mondo. Quest’anno sui 3500 presepi arrivati da parte di privati e associazioni onlus  ne sono stati selezionati 212 di tutti i tipi che colpiscono per la loro bellezza e le loro caratteristiche: a cominciare da quello della Repubblica Ceca, passando per Equador, Belgio, Germania, si può ammirare la grande capacità degli artigiani che li hanno confezionati utilizzando legno, terracotta, fili e cotone, per arrivare poi al ferro per la Croazia. Appesi lungo le pareti vari quadri e rappresentazioni della Sacra Famiglia che utilizzano il ricamo, ed ecco la terracotta, porcellana e resine multicolori accanto a vari presepi privati realizzati da veri e propri artisti, autentici capolavori di splendore e tradizione. Mentre ero in sosta davanti alla teca con la bellissima creazione proveniente dal Giappone ho notato un bagliore luminoso ed ecco il presepe in cristallo, accanto a quello realizzato con calzanti e stringhe per le scarpe, un’autentica meraviglia, mentre il Messico ha fatto le cose in grande con le statue a misura d’uomo. Continuando il percorso di nuovo alcuni quadri originali: una pirografia a base di polvere di caffè ottenuta utilizzando un puntello rovente, una xilografia incisa su legno mentre Maurizio Rossi (Lazio) ha realizzato un presepe in miniatura all’interno di un orologio da polso, uno dentro un casco da motociclista e l’ultimo dentro una chitarra, con luci ed arbusti lungo il manico. Splendida la creazione di Giulietta Cavallo, specializzata in presepi del ‘700 siciliani con pupi e carrozze, mentre un’intera sezione è stata dedicata alle opere in corallo provenienti da Torre del Greco(Na) in collaborazione con Assocoral. Fanno parte della mostra presepi in legno d’ulivo e faggio scolpito a mano, polistirolo, gesso e cartone, sughero e sabbia. Addirittura uno è nato utilizzando i contenitori del latte e  bottiglie con il cotone per i fiocchi di neve, mentre un altro è a base di pongo e das, la classica plastilina manuale. Fra i presepi nati da  oggetti riciclati , quello con i tappi di plastica e le capsule del caffè accanto a quello con i personaggi in gommapiuma, bottoni e stoffa. Dalla Puglia spettacolare il presepe di Giuseppe Altamura, realizzato con 20 kg tra 25 varietà di pasta e riso e completamente illuminato, mentre l’Associazione Italiana Amici del Presepe ha inviato quello con i bambolotti per bambini. E’  poi il turno del presepe artistico, a base di vernici e tempere, per finire con quelli di stucco e muschio, elemento natalizio tradizionale assieme al vischio e alla cartapesta e paglia, insomma, un’autentica galleria per tutti i gusti e in cui ogni artista ha dato un tocco unico alla propria opera, rendendola un capolavoro straordinario.  Ogni anno i presepi selezionati cambiano ed il più bello vince una coppa  e quest’anno è stata introdotta un’importante novità: nel laboratorio “Il Presepe come Gioco” i bambini che hanno partecipato hanno realizzato uno dei personaggi con la tecnica dell’origami grazie all’aiuto della signora Su Chuo – Ying, invitata dall’Ambasciata della Repubblica Cinese di Roma presso la Santa Sede.

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