Diritti umani
I Pittori del Male

I Calici dell’ignoranza globale
di Paolo Buralli Manfredi
Cosa vuol dire Identità?
dal Dizionario la parola identità è “Il complesso dei dati personali caratteristici e fondamentali che consentono l’individuazione o garantiscono l’autenticità, specialmente dal punto di vista anagrafico o burocratico.
Il concetto d’identità, nella sociologia, nelle scienze etnoantropologiche e nelle altre scienze sociali riguarda la concezione che un individuo ha di sé stesso nell’individuale e nella società, quindi l’identità è l’insieme di caratteristiche uniche che rendono l’individuo unico e inconfondibile, e quindi ciò che ci rende diverso dall’altro. L’identità non è immutabile, ma si trasforma con la crescita e i cambiamenti sociali.(Wikipedia font)
Il concetto d’identità è difficile da esprimere in generale, ogni pensatore ha espresso il proprio, a volte simile agli altri a volte distante, Aristotele la descrive così:
“l’identità (ταὐτότης) «una certa unità di essere del molteplice, o di cosa considerata come molteplice, come quando si dice che una cosa è identica a sé stessa.»
I discepoli di Eraclito sostenevano l’idea che “tutto diviene” in questo caso dunque, potrei pensare che il pensiero Eraclitiano sia che l’identità è in continua mutazione, e se cercassimo atre definizioni di identità potremmo trovarne diverse da analizzare e forse una volta analizzate andrebbero tutte bene nel loro complesso per definire un Essere Umano, una Società ed un Popolo.
L’identità come concetto di unicità di un popolo, si definisce, a mio avviso, nella sua storia, cultura, usanze e tradizioni, ed i popoli più antichi dell’Impero d’Occidente e d’Oriente hanno creato la propria identità durante secoli e secoli di storia.
Le identità però sono state sempre un ostacolo per il progresso, inteso come cambiamento imposto, un progresso che non è per nulla naturale ma si è sempre dovuto imporre. Un’imposizione guidata quasi sempre da una minoranza verso una maggioranza e che per questo motivo si è dovuto sempre imporre con la forza, a volte anche con guerre e rivoluzioni che si sono lasciate alle spalle, sangue, morte e distruzione.
E la narrativa comune che troviamo in tutte le rivoluzioni, le guerre ed i cambiamenti epocali hanno sempre portato con sé un denominatore comune, la volontà dell’oppressore di distruggere l’identità dell’oppresso.
E la storia ci conferma questa narrativa, poco c’è rimasto degli Etruschi, completamente annientati dai romani, la rivoluzione culturale cinese di Mao che ha cambiato profondamente la cultura cinese e altre rivoluzioni epocali che hanno cambiato la storia di intere Nazioni; la rivoluzione Russa contro gli Zar o quella francese contro l’aristocrazia, il tentativo dei tedeschi di Hitler nel programmare l’annientamento totale del popolo ebraico, i Khmer Rossi in Cambogia.
Credo che dietro queste guerre e rivoluzioni ci sia sempre stato lo stesso Pittore, un’artista riconoscibile, un artista con le stesse finalità, distruggere le identità. Sì perché se ripercorriamo immagini e foto, vediamo libri che vengono bruciati, statue abbattute, simboli identificativi distrutti, Esseri Umani costretti a rinnegare la propria identità, quindi, sé stessi! E nonostante questo, nonostante le brutalità, le violenze, le torture, i popoli sono riusciti a mantenere intatte le proprie diversità, quindi le loro identità.
Allora io credo che i “Pittori del Male” abbiano capito che la violenza non era la strada giusta da perseguire per il loro fine, non bisognava distruggere le identità dei popoli ma fargliele dimenticare offrendo loro i “Calici dell’Ignoranza”, e da poco più di un ventennio i Pittori ci hanno invitato a bere da quei Calici che stanno portando i popoli all’auto annientamento culturale, storico ed identitario senza colpo ferire.
Ci hanno offerto il Calice della rete e poi ci hanno offerto il Calice della stupidità, convincendoci che è più utile e remunerativo fare il cretino davanti ad una telecamera, facendoci credere che studiare non serve a nulla; ci hanno offerto il Calice della sintesi mentale, obbligandoci ad esprimere pensieri e concetti in un determinato numero di caratteri, rendendoci analfabeti funzionali; ci hanno dato il Calice della verità immediata, convincendoci che basta digitare la parola magica all’interno d’una stringa e l’oracolo ci dirà la verità assolta, persuadendoci che non importa verificare, l’oracolo lo ha già fatto per noi, creando così una verità unica e per tutti uguale;
ci hanno offerto il Calice dell’avere, che ci ha fatto credere che solo se si ha, si è, e chi non ha non è nessuno; ci hanno offerto il Calice delle false amicizie, quelle virtuali, quelle dei mi piace, delle faccine, dei cuoricini che ci hanno strappato da quelle reali, cioè quelle che contano veramente nella vita, quelle del contatto fisico, dell’abbraccio, della carezza e del tocco nel momento del bisogno; ci hanno offerto il Calice delle paure infondate che ci ha convinto che noi non possiamo far nulla per noi stessi ma solo i Pittori possono indicarci la strada; ci hanno offerto il Calice dell’uguaglianza sociale che ci ha fatto credere che i ricchi ed i poveri sono sullo stesso piano, ottenendo così il non disturbo delle classi sociali meno agiate, ci hanno offerto il Calice della privazione del pensiero politico, che ci ha fatto credere che la politica doveva essere distrutta, perché inutile, facendoci disinteressare dei nostri stessi interessi che sono regolamentati dalla politica;
ci hanno offerto il Calice del denaro, che ci ha fatto credere che lo stesso non è un unità di misura, come in realtà è, ma è il punto d’arrivo, rendendoci ciechi e sordi alle bellezze del mondo facendoci credere che la Cultura la Storia e l’Istruzione non possano portare il tanto amato denaro e che perciò siano inutili all’uomo; ci hanno offerto il Calice della tecnologia, della tecnica, della finanza, della robotica, e dei mercati convincendoci che loro sono l’unica risposta di cui abbiamo bisogno, che loro ci salveranno e che per questo noi dovremmo solo perdere la nostra identità, dovremo solo annientarci, obbedire ed accettare il loro volere, loro ci tuteleranno, solo loro potranno salvarci.
Chiudo questa riflessione con ottimismo perché, i Pittori del Male, in ogni tentativo per imporre il loro disegno malvagio, hanno sempre dimenticato che, l’Essere Umano, nasconde dentro di sé una anima immateriale, immortale, intoccabile ed immodificabile da quei pennelli che riescono a dipingere le loro malvagità soltanto in superficie.