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Google ed i colossi high-tech USA non faranno più affari con Huawey. Ordini di Trump

Il fronte della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina si allarga e raggiunge anche il settore della telefonia. A breve gli smartphone cinesi non potranno più acquistare tecnologia americana. È la “nuova cortina di ferro”.
Nei mesi scorsi il colosso tecnologico cinese Huawei ha lanciato i prodotti high tech di quinta generazione, meglio noti come “5G”, suscitando preoccupazione nel governo americano. Il Dipartimento di Sicurezza degli Stati Uniti ritiene che dietro Huawey ci siano i servizi segreti cinesi, i quali, secondo le autorità USA, potrebbero utilizzare gli apparecchi esportati in occidente per rubare informazioni sensibili, mettendo a rischio la sicurezza nazionale. Huawey ha sempre negato le accuse, ma questo non è bastato a rassicurare Donald Trump. Alcuni giorni fa, il presidente americano ha firmato un ordine esecutivo che riduce l’accesso ai prodotti USA da parte degli “avversari stranieri”, i quali potranno acquistarli solo se autorizzati dal governo. La reazione dei giganti high tech USA è stata immediata. Lunedì scorso Google la sospensione dei servizi a Huawey, i cui smartphone adoperano il sistema operativo Android, creato da Google. In pratica significa che, dopo il prossimo 22 agosto, non saranno più disponibili gli aggiornamenti per Android e le principali app come Goole map, Goole Play, Gmail e YouTube. Il supporto tecnologico offerto dal colosso americano aumenta in maniera considerevole le prestazioni degli smartphone Huawey e li mette al sicuro da attacchi informatici.
Ma, senza adeguati aggiornamenti, questi pregi verranno meno. Specie se si considera che Google non è l’unica compagnia USA ad aver aderito alle restrizioni di Trump. Altre aziende leader nel settore high tech, come Micro Technologies, Qualcomm, Broadcom, Intel e NeoPhotonics non faranno più affari con il colosso cinese. Ma se Pechino piange, Washington non ride. Le restrizioni imposte a Huawey non sono indolore per Google e gli altri giganti USA, che dovevano gran parte del loro fatturato ai contratti con Huawey. Eppure le relazioni commerciali tra l’America e il gigante Asiatico, sebbene fossero vantaggiose per tutti e due i Paesi, non erano basate sulla reciprocità. Per anni, le aziende cinesi hanno operato nei mercati occidentali in una situazione di parità rispetto ai competitor. Ma in Cina, il mercato interno è sempre stato chiuso ai colossi americani, come Facebook e Amazon, e tuttora le compagnie straniere che investono nel gigante asiatico soffrono la concorrenza sleale delle imprese locali, che ricevono sussidi dallo Stato. È questa la ragione principale che ha spinto Trump ad avviare una guerra commerciale con la Cina. Dopo l’addio di Google, Huawey potrebbe iniziare a sviluppare un proprio sistema operativo, un “Adroid cinese”, e dar vita ad un universo high tech parallelo a quello USA. Uno scenario che alcuni analisti hanno definito “la nuova cortina di ferro”.