Italia
Il gelseto a filare di via Crociarone si arricchisce di 3 giovani piante ottenute da materiale autoctono locale
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In occasione della ricorrenza del Patrono di Cervia San Paterniano, domenica 13 novembre a partire dalle ore 15,30, verranno messi a dimora alcuni giovani gelsi che serviranno ad integrare il filare storico di fronte alla Pieve romanica di Pisignano. Il filare storico di gelsi bianchi, che l’Amministrazione comunale ha acquisito nel 2009 dalla Cooperativa Agricola Braccianti di Cervia, testimonia l’antica e fiorente sericoltura rurale, un tempo diffusa un po’ ovunque, un’attività molto utile per agevolare il lavoro femminile nelle campagne con il risultato di incrementare il modesto reddito delle famiglie contadine. Il prezioso filare di gelsi, che venne piantato probabilmente nel XIX secolo nella zona della centuriazione di Pisignano, per molto tempo fu lasciato all’abbandono in mezzo ai rovi, ed ora è tornato a nuova dignità, salvaguarda nolo mediante un’area di rispetto e rendendolo frequentabile con un percorso ciclopedonale protetto. Con il mutarsi dei tempi la sericoltura è andata scomparendo, molti esemplari di gelsi sono stati estirpati, mentre poche piante collocate in zone marginali o cortilizie sono state risparmiate, divenendo una sorta di relitto vivente con un fascino del tutto speciale. Il caso del filare in questione ne è esempio, piante gigantesche, tozze, globose, un tempo perfettamente curate per produrre ogni primavera il materiale vegetale, che serviva a sfamare milioni di larve destinate a costruire i preziosi bozzoli di seta. L’iniziativa di Pisignano si colloca nelle svariate attività svolte dalla SERIT Società Entomologica Rurale degli Insetti Tessicoli, con la quale il Comune di Cervia ha stretto una convenzione per la valorizzazione del patrimonio dei gelsi storici cervesi.
Questo accordo consente alla Società di operare in particolare sulle piante storiche di proprietà pubblica (i gelsi di Pisignano, il gelso monumentale di Via Catullo e il filare di Via Caduti per la Libertà), prelevando da esse talee che serviranno per ottenere nuove piante che, ripiantate sul nostro territorio, consentiranno di propagare il patrimonio genetico. Il ripristino delle fallanze generatesi nel tempo nel filare di Pisignano è il primo esempio di applicazione dei risultati ottenuti e nelle intenzioni dell’Amministrazione ia ricorrenza di San Paterniano potrebbe diventare un evento annuale, in collaborazione con la SERIT, sfruttando l’area disponibile e creando un doppio filare. Potranno anche essere messi a dimora nuovi gelsi di varietà speciale provenienti dalla banca genetica dell’istituto di Bachicoltura di Padova che vanta il primato in Europa, e in questo modo la collezione genetica potrà essere a disposizione delle nuove generazioni, una sorta di patrimonio della comunità e della collettività.
Nel 2015 questo interessante popolamento arboreo è stato proposto dal Comune di Cervia alla Regione Emilia Romagna per valutarne l’inserimento nell’elenco nazionale di alberi monumentali, secondo quanto previsto dalla Legge n.10/2013, che stabilisce l’obbligo per ogni Comune di individuare e catalogare le piante singole o in gruppi che presentano caratteristiche particolari di monumentalità.
In attesa del pronunciamento ufficiale da parte dell’ente regionale, va ricordato che agli alberi monumentali viene riconosciuto non solo un valore botanico, ma una rilevanza culturale: i “patriarchi verdi” si collocano infatti accanto alle bellezze architettoniche e costituiscono un patrimonio pubblico di inestimabile valore, da conoscere, tutelare, omaggiare e custodire in modo attento.