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Diritti umani

G8 Genova, Strasburgo condanna l’Italia

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Lo stato italiano ha violato l’articolo 3 della convenzione sui Diritti dell’Uomo che  recita: “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”

di Kat

corte-strasburgo-01-largeRoma, 7 aprile – La Corte europea dei diritti dell’ uomo ha condannato l’Italia per tortura, per quanto accaduto nel 2001 alla scuola Diaz dove dormivano i manifestanti anti-G8 di Genova. Il  ricorso è stato presentato a Strasburgo da Arnaldo Cestaro,  il quale  ha affermato che quella notte fu brutalmente picchiato dalle forze dell’ordine tanto da dover essere operato. La Corte europea dei diritti umani  ha condannato l’Italia non solo per il pestaggio subìto da Cestaro, ma anche perché non ha una legislazione adeguata a punire il reato di tortura. I giudici hanno affermato,  nella sentenza, che se i responsabili non sono mai stati puniti è soprattutto a causa dell’inadeguatezza delle leggi italiane, che devono essere modificate. La Corte ritiene che la mancanza di leggi adeguate a determinati reati non permette allo Stato di prevenire efficacemente il ripetersi di possibili violenze da parte delle forze dell’ordine. Lo stato italiano ha violato l’articolo 3 della convenzione sui Diritti dell’Uomo che  recita: “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.

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