Italia
Expo 2015. Volontari con la spilla per dare informazioni ai turisti
Indirizzato a chi ama Milano ma non ha tempo, il Comune sperimenta il volontariato diffuso. Partita la formazione dei primi 30
Milano, 2 luglio – Parte il progetto di volontariato diffuso pensato per chi ama Milano ma ha poco tempo da dedicare al volontariato. Basta indossare una spilla per far parte della community dei volontari di supporto ai turisti in città e mostrare la propria disponibilità a dare informazioni ai tanti turisti che in questi giorni e fino alla fine del semestre di Expo affollano la città. Un’idea del Comune di Milano che in collaborazione con Ciessevi (Centro Servizi per il volontariato Città Metropolitana di Milano) si è rifatto ad alcune esperienze internazionali per lanciare il “volontariato diffuso”, una forma di disponibilità agli altri leggera, capillare, flessibile. Non serve cambiare le abitudini di vita né ritagliare del tempo in giornate già troppo affollate. Si può essere volontari di Expo lungo il tragitto casa ufficio, andando a fare la spesa, portando i bambini al parco, passeggiando per la città e valorizzare così la propria conoscenza del territorio. Basta indossare una spilla con l’indicazione delle lingue parlate per diventare un punto di riferimento per i turisti. Tutti possono candidarsi, basta registrarsi sul sito web www.volontarienergiapermilano.it, sarà il Comune di Milano a convocare e “accompagnare”chi ha dato la sua disponibilità per un incontro nel quale verranno fornite tutte le informazioni necessarie a svolgere l’attività e sarà stretto il “patto” reciproco tra l’Amministrazione e il volontario, che riceverà gli elementi identificativi e inizierà la propria avventura civica. “In questi anni abbiamo sperimentato tante forme di promozione e diffusione della cittadinanza attiva. Con questa formula di volontariato diffuso e leggero vogliamo attrarre persone che amano la città e anche se la quotidianità non lascia loro tempo vogliono testimoniare presenza, ospitalità, accessibilità e voglia di partecipare a un evento che ci sta coinvolgendo tutti come Expo” dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Volontariato. Al momento hanno aderito una trentina di persone, uomini e donne, tutti abitanti a Milano anche se alcuni sono residenti in altre città: Firenze, Roma, Perugia, Partinico, Solaro, Termoli. L’età media è 46 anni, 24 di sono di madrelingua italiana, e c’è un madrelingua sloveno. Con loro è stato fatto un primo incontro di conoscenza e “formazione” per condividere tutte le informazioni necessarie per prestare la propria attività di accoglienza: una sitografia di riferimento sempre aggiornata e accessibile attraverso smartphone, tablet e altri supporti analoghi. Tutti i volontari che entreranno in servizio, saranno immediatamente invitati a far parte di una social community attraverso la quale potranno conoscersi, dialogare, scambiarsi informazioni e consigli, e l’Amministrazione potrà informarli sulle novità del progetto e sulle novità della città. Ecco alcune delle motivazioni che i candidati volontari hanno indicato nella registrazione:
Ho avuto diverse esperienze all’estero e quindi sono stato straniero anche io. Sarei lieto ora di poter aiutare gli stranieri in Italia a sentirsi un po’ più a loro agio a Milano.
Desidero accogliere a Milano i turisti e i visitatori di Expo, fornendogli non solo assistenza ma anche un feedback positivo sugli abitanti e la città di Milano.
Da volontaria di un’organizzazione studentesca europea ed amante dell’arte, non posso che partecipare all’evento per aiutare i turisti che vogliono scoprire le bellezze di Milano e carpirne il significato nascosto con gli occhi di una residente
Vorrei essere volontario per questa iniziativa perché da non milanese a Milano provo un amore fortissimo per questa città. Una città che mi stupisce e incanta ogni giorno di più. Vorrei poter condividere questa mia passione con tutti i turisti che verranno a chiedermi informazioni e aiuto. Sarebbe un onore per me poterli aiutare a scoprire questa fantastica città.
Egr. Sigg.ri, amo la mia Città e, viaggiando a mia volta, comprendo le difficoltà che si incontrano quando non si parla l’idioma del posto o si vogliono conoscere aspetti che solo un abitante del luogo può indicare. Inoltre, vorrei contribuire a far apprezzare le Ns bellezze ed anche l’accoglienza riservata, ma cortese, tipica del Ns modo di essere. Semplicemente Milanese nel cuore.
Offro già spontaneamente informazioni ai turisti, se mi capita di vederli in difficoltà o se mi chiedono direttamente informazioni. Farlo in modo “organizzato” mi viene naturale.