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Italiani nel Mondo

‘Esuli due volte’ di Rosanna Turcinovich, l’amara storia ed il riscatto di italiani privati di tutto sul confine orientale

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Tanti ancora gli appuntamenti per Esuli due volte, il saggio di Rosanna Turcinovich, che appassiona i lettori raccontando il dramma del confine orientale.

di Isabel Russinova

Continuano con successo le presentazioni, su territorio nazionale ed internazionale, del saggio storico di Rosanna Turcinovich Giuricin, Esuli due volte, dalle proprie case, dalla propria Patria, Premio Fulvio Tomizza 2021, edito da Altre Edizioni 2022. Il libro racconta il dramma del confine orientale italiano quando, dopo la seconda guerra mondiale, alle regioni dell’Adriatico, venne ordinata una nuova geografia, gettando nell’oblio gli italiani di quelle terre.  Rosanna Turcinovich Giuricin (Maddalena ha gli occhi violaOltre l’Orizzonte…., Un anno in Istria …, La giustizia secondo Maria,  Una raffica all’ improvviso), scrittrice e giornalista, nata e cresciuta a Rovigno,  ha ancora appassionato il pubblico, questa volta con  un  saggio storico, Esuli due volte infatti è  una raccolta di articoli e reportage dove si racconta, esamina e testimonia la diaspora intercontinentale che fu determinata dall’imperialismo yugoslavo, dagli antagonismi etnici  e dall’opportunismo  politico dell’Italia debole e sconfitta del dopo guerra.

Questo libro racconta i sentimenti e l’empatia che unisce tre generazioni di persone, persone disperse tra Canada, Stati Uniti, Italia, Australia, Brasile. Gli italiani sono ancora uniti, come le dita di una mano, l’educazione ricevuta dai nostri genitori segue un’unica linea, la linea legata ad usi e costumi e tradizioni, l’uso del dialetto, l’amore per la nostra terra e l’esperienza di vita ha fatto il resto. Abbiamo seguito un medesimo richiamo, la necessità di creare comunità tra persone che sentono, in modo forte, il richiamo delle radici, non tutti ci comprendono, spesso ci è stato chiesto perché mai abbiamo bisogno di raccontate la nostra appartenenza, perché è un modo per dare un senso alla sofferenza di esuli e rimasti”, così spiega l’autrice e ancora, “Sulla vita degli istriani erano scesi i silenzi, l’alienazione, la terribile sensazione di essere ospitati in casa propria, circondati da un’altra lingua, un’altra cultura, diversi usi e tradizioni”,

e continua “Questo libro è anche la storia degli istriani, fiumani e dalmati costretti a scappare in Canada, dove hanno ricostruito una vita diversa, nell’orgogliosa consapevolezza delle proprie radici.”  Ad esempio, tra gli istriani, giuliano-dalmati, fiumani, arrivati in Canada possiamo ricordare la signora Zuccon, madre di Sergio Marchionne, che ha guidato il rinnovamento della FIAT, Konrad Eisenbichler, grande italianista, il poeta fiumano Giovanni Grohovac.

Occasione per censire il popolo degli esuli nel mondo è stato il raduno mondiale dei profughi giuliano-dalmati che si è tenuto alle cascate del Niagara nel 2000, da lì, per oltre vent’anni, l’appassionato lavoro di reportage e ricerca ha restituito storie, ricordi e memoria, per così poter consegnare la verità alle nuove generazioni.

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