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Costruttori di uguaglianza: in Campidoglio il Terzo Settore protagonista del Giubileo delle Persone con Disabilità

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Il convegno “Costruttori di uguaglianza – Il Terzo Settore nel Giubileo delle Persone con Disabilità” è organizzato nell’ambito del progetto Vol.A in Rete – Volontari per il Giubileo, promosso da CSV Lazio e Forum Terzo Settore Lazio con la collaborazione della Protezione Civile capitolina e dell’Assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale

di Laura Marà

Nel cuore di Roma, nella storica Sala della Protomoteca del Campidoglio, domani 29 aprile si apre un momento di grande importanza civile: il convegno “Costruttori di uguaglianza – Il Terzo Settore nel Giubileo delle Persone con Disabilità”. Un evento che, in vista del Giubileo 2025, richiama istituzioni, associazioni, volontari e cittadini a una riflessione corale sul diritto alla vita indipendente e sull’urgenza di costruire una società realmente inclusiva.

Organizzato nell’ambito del progetto Vol.A in Rete – Volontari per il Giubileo, promosso da CSV Lazio e Forum Terzo Settore Lazio con la collaborazione della Protezione Civile capitolina e dell’Assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale, il convegno intende dare voce a quelle energie diffuse che quotidianamente, attraverso reti di volontariato e associazionismo, si impegnano a rimuovere ostacoli e a tessere inclusione.

Un’apertura di alto profilo istituzionale

La presenza di figure istituzionali di primo piano – tra cui la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, la Viceministra al Lavoro e Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’Assessore regionale Massimiliano Maselli – testimonia che il tema non può più essere considerato una questione settoriale. L’inclusione delle persone con disabilità è oggi, a tutti gli effetti, un indicatore della qualità democratica di una società.

La giornata, coordinata dalla giornalista Francesca Fornario, si apre con la proiezione di “Un lavoretto facile facile”, cortometraggio pluripremiato che racconta con ironia e delicatezza la complessità dell’inserimento lavorativo delle persone fragili.

Quattro temi fondamentali: educazione, lavoro, autonomia, affetti

Nel programma dei panel emerge una visione ampia dell’inclusione: non solo assistenza, ma piena cittadinanza. Non soltanto supporto materiale, ma valorizzazione della persona in tutte le sue dimensioni.

Inclusione scolastica.

Il primo panel si concentra sulla scuola, laboratorio fondamentale di cittadinanza. Attraverso testimonianze dirette di insegnanti, genitori e operatori, si mostrerà come il Terzo Settore sia spesso il motore nascosto che rende possibile percorsi educativi realmente inclusivi. L’obiettivo? Passare da una scuola che integra “per aggiunta” a una scuola che progetta per tutti, fin dall’inizio.

Inserimento lavorativo.

Il secondo panel evidenzia il legame inscindibile tra autonomia economica e dignità. Il lavoro, più che un diritto astratto, è la condizione che consente di progettare il proprio futuro. I racconti di esperienze positive come quelle dell’AIPD o delle imprese sociali di agricoltura inclusiva offriranno modelli concreti di buone pratiche, spesso nate lontano dai riflettori ma capaci di cambiare vite.

Vita indipendente.

La terza sessione ruota intorno al concetto-chiave di vita autonoma: abitare da soli, gestire la propria quotidianità, avere accesso a servizi personalizzati che rispettino sogni e progetti individuali. Non più dunque “assistenza” intesa come mera cura passiva, ma “sostegno” attivo alla piena espressione delle capacità.

Affettività e sessualità.

Ultimo ma non meno importante, il panel su affettività e sessualità punta i riflettori su un tema ancora troppo spesso considerato un tabù. Parlare di diritto all’amore, alle relazioni e all’autodeterminazione affettiva significa riconoscere che la disabilità riguarda le persone nella loro interezza, nei loro desideri, non solo nei loro bisogni.

Il Terzo Settore: costruttore invisibile di uguaglianza

Ciò che emerge con forza dall’intera giornata è il ruolo insostituibile del Terzo Settore. Un universo composto da migliaia di associazioni, cooperative sociali, fondazioni, spesso mosse più dalla passione che da risorse abbondanti, che ogni giorno colmano le lacune di un welfare istituzionale ancora frammentato.

Non è solo una supplenza, però. È un’azione propositiva che porta avanti una nuova idea di società: non basata sulla compassione, ma sulla parità dei diritti, sulla valorizzazione delle differenze come risorsa, non come ostacolo.

I tavoli di lavoro non si limitano a fotografare l’esistente, ma avanzano anche proposte legislative e operative, sia a livello locale sia nazionale, spaziando dall’educazione all’accessibilità urbana, dal diritto al lavoro all’inclusione culturale.

Una festa di musica e partecipazione

Al termine del convegno, dalle 18.30, la monumentale Piazza del Campidoglio si trasformerà in uno spazio di festa inclusiva. Sul palco saliranno le band Decibel+ e Scooppiati Diversamente Band, per un concerto aperto a tutti, con servizi di interpretariato LIS e sottotitolazione garantiti.

La musica, linguaggio universale, chiuderà idealmente una giornata dedicata alla costruzione di ponti tra mondi, tra esperienze, tra vissuti differenti.

Non solo un evento, ma un impegno collettivo

“Costruttori di uguaglianza” è un programma d’azione, un invito a tutti: istituzioni, Terzo Settore e cittadini, a farsi parte attiva di un cambiamento culturale profondo. Perché, come spesso ripetono le associazioni delle persone con disabilità, non è la persona a dover cambiare per adattarsi alla società: è la società che deve evolversi per accogliere ogni persona nella sua unicità.

In questo senso, il Giubileo delle Persone con Disabilità non si limita a celebrare: pone una sfida esigente a Roma, all’Italia, all’Europa intera. Una sfida di civiltà.

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