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Cosenza, commerciante ‘caccia’ lo stato dal suo negozio

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roberto-corsiNon usa il registratore e vende con lo sconto del 21%, equivalente all’aliquota iva.

Cosenza, 12 settembre – Ha portato il registratore di cassa fuori dal suo negozio di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza. Ha promesso che non batterà più uno scontrino: i soldi delle ricevute trattenuti dallo Stato andranno ai clienti sotto forma di sconto. E ha lanciato la sua singolare forma di protesta con un post (e una foto) sul suo profilo facebook, condiviso in queste ore da migliaia di utenti. Lui è Roberto Corsi e ha deciso di denunciare una situazione in cui si trovano centinaia di migliaia di italiani. Le difficoltà economiche, la pressione fiscale esorbitante, l’impossibilità di saldare i debiti con l’erario: di fronte a una realtà quotidiana a volte opprimente, il commerciante cosentino ha “cacciato” simbolicamente lo Stato dal suo esercizio commerciale. E molti, sul social network, prendono le sue difese.

Ecco il suo messaggio, una sorta di sfogo contro il sistema: “Non ho più nessuna intenzione di pagare le tasse a questo Stato in mano a politici ladri e criminali. Da oggi chi entrerà nel mio negozio avrà lo sconto del 21%. Quel 21% che lo Stato abusivamente mi chiede. Sono stanco di essere vessato e ricattato da persone che dovrebbero tutelarci e che non lo fanno. Sono stanco di non sapere per che cosa e per chi ho pagato le mie tasse in tutti gli anni della mia attività. Voglio che lo Stato mi dica come ha speso finora i miei soldi.

Sono stanco di Equitalia e di tutte le vergognose leggi fiscali, che sono dei veri crimini verso il popolo sovrano. Sono stanco di questo Stato che elargisce stipendi e pensioni d’oro a gente che non ha mai lavorato, e che sono il frutto di leggi scritte e approvate da politici sicari al servizio dei poteri forti e criminali. Io devo, in primo luogo, proteggere, e dar da mangiare, ai miei figli e alla mia famiglia”.
E continua: “Non posso difendere il mio popolo, ma ho il dovere di difendere la mia famiglia, ho messo fuori il registratore di cassa, così facendo ho tolto i delinquenti dalla mia attività. Non mi fermerò: mentre la nave Italia viene messa con la barra dritta dalla ciurma dei governanti, io ho i figli in acqua, e nessuno mi butta un salvagente, nessuno mi butta una scaletta di salvataggio, difenderò fino alla morte i miei figli. Non pago piu nessuna tassa. Ripeto, non posso salvare un popolo, ma ho il dovere di salvare e difendere i miei figli”.

(www.lameziainstrada.it)

http://www.lameziainstrada.it/dalla-calabria/notizie-varie/cosenza-commerciante-caccia-lo-stato-dal-suo-negozio-non-usa-il-registratore-vende-con-lo-sconto-del-21-equivalente-allaliquota-iva.html

 

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