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Con l’apertura della Torre la Fondazione Prada è al completo

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Il  20 aprile scorso, in occasione della Milano Design Week, è stata inaugurata la Torre della Fondazione Prada, una struttura dedicata all’arte internazionale e non solo.

di Rossella Langone

La Torre della Fondazione Prada ha appena aperto le porte ed è già diventata uno dei simboli di Milano, inserendosi tra vari edifici firmati da architetti di fama mondiale, come ad esempio il Bosco Verticale di Stefano Boeri.

La Fondazione, che aveva già aperto le porte tre anni fa nel mese di maggio del 2015, è stata progettata da Rem Koolhaas con Chris Van Duijn e Feredico Pompignoli dello studio OMA e nasce dalla trasformazione di una distilleria risalente ai primi anni del Novecento.

La Torre, che è stata realizzata interamente in cemento bianco ed è alta circa 60 metri, si compone di nove piani, ognuno dei quali è stato concepito dalla combinazione di tre parametri spaziali: pianta, altezza, orientazione. Metà dei livelli si sviluppa su base trapezoidale e gli altri su pianta rettangolare. L’altezza dei soffitti cresce dal basso verso l’alto e varia dai 2,7 metri del primo piano agli 8 metri dell’ultimo. La struttura geometrica complessa rende l’aspetto della Torre diverso a seconda della prospettiva di osservazione e rispecchia la visione architettonica dell’intera Fondazione, costituita da una varietà di frammenti destinati a non formare mai un’immagine unica e definita, come ha spiegato Rem Koolhaas “ introducendo numerose variabili spaziali, la complessità del progetto architettonico contribuisce allo sviluppo di una programmazione culturale aperta e in costante evoluzione”.

Sei livelli espositivi sono dedicati , sotto il titolo di Atlas, alla collezione multidisciplinare di Prada , sotto forma di ‘assoli’ e ‘confronti’ creati per assonanza o contrasto tra artisti come Carla Accadi e Jeff Koons, Mona Hatoum ed Edward Kienholz/Nancy Reddin Kienholz, Micheal Heizer e Pino Pascali, William N. Copley e Damien Hirst, John Baldessari e Carsten Höller.

Il ristorante si trova al sesto piano dell’edificio ed è arredato con la combinazione di elementi originali del ‘Four Seasons Restaurant’ di New York progettato da Philip Johnson nel 1958, con l’inserimento di altri oggetti d’arte tra cui tre sculture di Lucio Fontana e una selezione di quadri speciali. Infine, una terrazza panoramica con vista sull’intera città di Milano è stata concepita come uno spazio flessibile ed ospita un bar con decorazioni optical black & white sul pavimento e un rivestimento del parapetto in specchi.

 

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