Arte & Cultura
Cinema, ‘Il sud è niente’ dal Toronto Film Festival a novembre nelle sale
Anteprima mondiale in Canada per il lungometraggio del giovane regista calabrese Fabio Mollo, tra gli unici quattro italiani selezionati per il Tff 2013
Roma, 24 settembre – Porte aperte e successo di pubblico per l’anteprima mondiale al Toronto Film Festival della pellicola ‘Il sud è niente’, regista e autore il calabrese Fabio Mollo. ”Non mi aspettavo che il mio film fosse tra gli unici quattro selezionati per un appuntamento prestigioso come il Tff”, – afferma il giovane regista, – “ eppure il direttore del festival ha visto il film a Cinecittà quando ancora non aveva i sottotitoli. Da qui la scelta di portarlo a Toronto, insieme a ‘Anni felici’ di Daniele Luchetti , ‘L’intrepido’ di Gianni Amelio e ‘La grande bellezza’ di Paolo Sorrentino, tutti inseriti nella categoria Special Presentations .” Delle quattro pellicole italiane selezionate per il Toronto Film Festival, ‘Il sud è niente’ è quella che ha riservato più sorpresa: un progetto nato grazie al coraggio di due giovani produttori francesci, Jean-Denis Le Dinahet e Sebastien Msika, con una troupe di giovani professionisti, tutti under 40, a bassissimo budget in cui spicca proprio il 33enne Fabio Mollo al suo esordio in un lungometraggio. Diplomato in regia presso il Centro Sperimentale
di Cinematografia, vince, con il saggio di diploma “Giganti”, il premio per miglior cortometraggio al Torino Film Festival 2007, la menzione speciale per la regia ai Nastri d’Argento 2008, la menzione speciale della stampa internazionale a Clermont-Ferrand 2008 ed entra in concorso al 58esimo Festival di Berlino. Nel 2005 era stato finalista al Premio Solinas. Nel 2011 ha vinto il Premio Giovani Registi Italiani – Young Italian Filmmakers Prize dell’Istituto di Cultura Italiano di New York e una borsa di studio presso la New York Film Accademy, oltre a riconoscimenti al festival di Berlino e Torino Film Lab. Nato a Reggio Calabria nel film ‘Il sud è niente’, protagonisti Vinicio Marchioni e Valentina Lodovini, Mollo racconta la storia di Grazia, 17 anni, che ancora bambina vede emigrare in Germania il fratello Pietro, mai più rivisto da quella dolorosa partenza. Per anni lo crede morto. Suo padre stesso la convince che non c’è più. Ma una notte lo sogna, ed al risveglio decide di cercarlo, rompendo di colpo il rapporto di sottomissione obbediente che la legava al padre. Grazia, interpretata dalla giovanissima Miriam Karlkvist, si trasforma così in eroina, diventa l’emblema di una nuova generazione che sceglie di lottare alla ricerca della verità e si lascia alle spalle il silenzio e l’omertà, consuetudini di un ‘Sud’ che ‘è niente’, ma che di colpo trova il coraggio per ribellarsi al suo destino. Un film intimista, dal sapore neorealistico che, nel narrare la storia dei suoi personaggi, esorta un intero territorio a rialzare la schiena, a non cedere più a violenza e sopraffazione, a lottare per un futuro migliore. Il film, oltre alla coproduzione tra Italia e Francia, ha avuto, per i temi sociali affrontati, anche il supporto di Calabria Film Commission, Rai Cinema ed Istituto Luce.