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Cinema & Teatro

Carmen, grande successo al teatro dell’Opera

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La bravura degli interpreti è stata messa in evidenza dalle bellissime scenografie di Gianni Carluccio  e dalla bravura dell’orchestra diretta da Louis Lohraseb con coreografie di Jiri Bubenicek, uno dei ballerini icona di John Neumeier, vincitore di tanti premi tra cui il Premio Benois della Danza.

di Francesca Rossetti

Domenica 10 febbraio, presso il Teatro dell’Opera di Roma, è andato in scena il balletto “Carmen” , tratto dall’opera omonima di Prosper Mérimée su musiche di Georges Bizet ed interpretato dalle étoile, primi ballerini, solisti e corpo di ballo del Teatro dell’Opera con Susanna Salvi nel ruolo di Carmen, la protagonista, il ballerino americano Amar Ramasar in quello di Don José e Michele Satriano  in quello di Lucas.

Il balletto, caratterizzato da bellissimi costumi multicolori e dal virtuosismo degli interpreti, si apre con Mérimée e Don José in prigione, dove lo scrittore sta trascrivendo la triste storia che l’altro sta narrando e gli porge una sigaretta. In cambio Don José gli mostra una collana con una moneta d’argento da consegnare ad un suo familiare, quindi si alza perché sta per essere impiccato.

Ecco passare la scena su Carmen, che sta danzando con le sue amiche, quando incontra Mérimée: si accendono il sigaro e lei gli ruba l’orologio, mentre Don Josè è davanti alla manifattura dei sigari di Siviglia dove i soldati stanno giocando a carte. Arriva Carmen e lancia un fiore di cassia a Don José, stregandolo per sempre.

Dentro la manifattura fa molto caldo e le donne danzano, scoppia una rissa e Carmen colpisce una delle compagne, incidendo la X sul suo volto con un coltello. Arrivano tre soldati, fra i quali Don José, e la conducono in prigione, ma lungo la strada lei riesce a convincerlo a liberarla e sarà lui ad andare in cella al suo posto. Carmen lo va a trovare per convincerlo a scappare ma inutilmente, e dopo poco si rivedono alla festa a casa del Tenente con tutta l’alta società. Lei incanta tutti con il flamenco e prima di andarsene lancia uno sguardo d’intesa a Don José per rivedersi il giorno dopo all’osteria di Lillas Pastia. Dopo una notte d’amore lei lo abbandona e sparisce per ricomparire la sera dopo chiedendo di lasciar passare in città alcuni contrabbandieri. Lui cede e lei dopo poco arriva con il Tenente: scoppia un duello fra i due uomini e Don José lo uccide per scappare poi a cavallo con Carmen nella notte stellata, mentre Mérimée continua a scrivere la storia.

I due fuggiaschi si nascondono sulle montagne e quando arrivano i contrabbandieri lei fa da spia ed insieme derubano tre viaggiatori, poi si allontanata ed arriva con il marito Garcia che ha liberato. Apprendere che è sposata è un duro colpo per Don José ma lei lo bacia in un momento di distrazione del marito dal gioco delle carte e sparisce di nuovo.

Don José la ritrova e si traveste da mercante di arance, lei lo fa salire in casa e lo accoglie con abiti e gioielli mentre è con un Generale inglese dell’alta società. Entrambi fingono di non conoscersi e lei gli sussurra come derubare il Generale con i banditi ma il piano viene scoperto e Garcia uccide uno dei banditi feriti per eliminarlo definitivamente. Don José lo affronta a duello e lo uccide per fuggire con Carmen che cura le ferite riportate nel combattimento, ma quando lui le chiede di iniziare una nuova vita insieme lei lo lascia di nuovo.

La scena si sposta nell’arena della corrida: fra i toreri vi è Lucas con cui Carmen flirta, arriva Don José ed il cavallo disarciona Lucas che viene ferito dal toro mentre lei corre ad aiutarlo.

Don José la attende per tutta la notte ed al suo ritorno le chiede di tornare insieme, intraprendono un lungo viaggio a cavallo fino ad una città abbandonata con una piccola chiesa ed il prete ma Carmen getta l’anello perché non ama più Don José. Lui la colpisce e la uccide, poi resta impietrito a contemplarla per l’ultima volta, raccoglie l’anello e lo seppellisce in segno del sacrificio d’Amore che si è compiuto, sale sul tavolo e si impicca. Lo scrittore chiude il taccuino.

La bravura degli interpreti è stata sottolineata dalle bellissime scenografie di Gianni Carluccio  e dalla bravura dell’orchestra diretta da Louis Lohraseb con coreografie di Jiri Bubenicek, uno dei ballerini icona di John Neumeier, vincitore di tanti premi tra cui il Premio Benois della Danza.

La versione di Carmen del coreografo ceco pone l’accento sul binomio Passione e Morte che caratterizza la narrazione e che è stata sottolineata dal ricorrere del colore rosso nei costumi e nelle scene: rosso come la Spagna, l’amore, il sangue della corrida, quindi la morte ed il sacrificio umano che costerà la vita alla stessa Carmen.

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