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Vegan on the Baubeach

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Baubeach è l’unico esempio in tutto il litorale italiano che vanta al suo interno un ristoro vegano
di Roberta Grendene
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Roma, 24 Maggio – Baubeach, la spiaggia per cani liberi e felici, la prima e più famosa d’Italia, non è solo un’occasione di incontro tra cinofili appassionati e cani felici, ma anche una meta per gustare una cucina etica e innovativa, all’insegna della salvaguardia dei diritti di tutti gli animali e della valorizzazione del culto culinario che attinge ai prodotti della terra. Nel panorama delle aziende che collaborano con Baubeach tra fornitori, partners e sponsor, l’associazione sta svolgendo una selezione volta alla ricerca dei prodotti  più in linea con la propria filosofia antispecista. Baubeach è l’unico esempio in tutto il litorale italiano che vanta al suo interno un ristoro vegano, coerentemente con il messaggio che da sempre si impegna a promuovere. Davanti alla splendida spiaggia, in un contesto etnico e minimalista, si possono gustare piatti creativi e davvero interessanti grazie ad una attenta ricerca che ha coinvolto per tutto l’inverno la coppia Ghilardi-Grazzini, le due responsabili del circolo, che si sono impegnate a trovare piccoli artigiani fornitori di formaggi e affettati vegetali (seitan, carpaccio lupino…etc), incredibilmente appetitosi da far cedere il più ostico carnivoro. Piadine romagnole senza strutto farcite con fantasia e amore, insalate, spiedini di verdure e seitan profumati alle erbe, snack e birre artigianali, rispettando la necessità di non sfruttare il mondo animale per produrre il proprio cibo. In pratica nutrimento per gli occhi e anche per l’anima, oltreché gustoso e alla portata di ogni tasca. Nei prossimi weekend estivi il Bistrot Clivo, locale vegan friendly di Roma, preparerà per i soci del Baubeach piatti caldi di gastronomia vegana. Per festeggiare l’estate ormai alle porte, domenica 22 maggio è stato organizzato il LOVE PRIDE 2016. Una giornata speciale che ha celebrato l’amore antispecista e che è stata utile per far conoscere la scelta che verrà osservata per tutta la stagione: il cibo, essendo un atto d’amore, non può nascere dalla sofferenza altrui. Un grande messaggio. Anche per i palati più esigenti.
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