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Ambiente & Turismo

Ambiente, lettera aperta al Governo della Guardia Nazionale Ambientale

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Formare gli studenti all’educazione ambientale è il sollecito del Presidente della Guardia Nazionale Ambientale, Alberto Raggi al Governo e al Parlamento

”Siamo fortemente convinti che la formazione e coinvolgimento delle nuove generazioni sia un valore aggiunto e di grande efficienza sul piano pratico quindi il nostro progetto è quello di continuare ed, ove possibile, intensificare la formazione dei ragazzi mediante corsi di educazione ambientale ed attività pratiche di coinvolgimento nel rispetto della natura e degli animali. Faccio cosi appello al governo di inserire come materia oltre che l’educazione civica anche  l’educazione ambientale nelle scuole”. E’ l’appello, con una lettera aperta,  del Presidente della Guardia Nazionale Ambientale, Alberto Raggi al governo e al parlamento ”per fare in modo che un giorno questi ragazzi siano sensibilizzati non solo per il rispetto dell’ ambiente che li circonda ma anche per dare un aiuto in modo sistematico al mondo del volontariato ambientale”. ”Nell’anno 2010-2011 – fa presente  Raggi – abbiamo dimostrato che con il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole siamo riusciti ad aumentare la raccolta differenziata dal 5% al 53% nell’arco di poco più di un anno in realtà come Frattamaggiore in provincia di Napoli, mentre a distanza di pochi chilometri esplodeva l’emergenza rifiuti. Questo significa che l’educazione l’informazione, presenza, vigilanza e quando occorre, la repressione costituiscono una ricetta che risulta efficace anche quando applicata in siti molto difficili. Naturalmente queste iniziative assumono la dovuta efficacia se vedono il coinvolgimento di strutture di comprovata esperienza e capacità, organizzate e che vedono al loro interno figure di altissima professionalità”.

Raggi ricorda nella lettera  come ”Il volontariato è attualmente il grande motore delle emergenze ed in molti casi anche la spina dorsale di numerose attività di assistenza alla popolazione anche nei casi di normale vita quotidiana ma esiste un grandissimo caos normativo del terzo settore dove non sono correttamente distinte ed agevolate, anche dal punto di vista fiscale, le realtà che svolgono esclusivamente attività di solidarietà sociale, rispetto alle attività produttive mascherate da cooperative sociali.  Ecco questa citata è soltanto una delle assurdità riservate al mondo del volontariato vero a cui mancano fondi, mezzi, attenzione, normativa, spazi ed, a mio avviso, servirebbe una maggiore coesione tra i vari organismi e l’organizzazione di enti di coordinamento e di tutela di queste fondamentali realtà che – conclude il presidente della Gna – nei momenti di emergenza fanno la differenza”.

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