Arte & Cultura
All’interno del Romaeuropa Festival 2016 Par tibi, Roma, nihil presenta Kouros (A Dialogue With Someone Taller Than You), performance di Tomaso De Luca
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Allo Stadio Palatino (Via di San Gregorio, 30 – Roma), giovedì 28 luglio 2016, ore 18.
Il progetto performativo di Tomaso De Luca, è una riflessione sul rapporto tra corpo e monumentalità. La scultura, tema centrale nel lavoro dell’artista, in questa performance diventa materiale vivo, una protesi bizzarra e inutile. Uno dei concetti su cui si basa la statuaria, così come l’architettura, è il cambiamento di scala, l’ingigantimento o la diminuzione delle dimensioni del corpo, che diviene inevitabilmente inumano e astratto. Facendo leva su una fastidiosa anomalia insita in questo cambiamento di scala, l’artista immagina un paradossale utilizzo della scultura, un eserciziario che modifica reciprocamente forme degli oggetti e posture del corpo. Le nove sculture di Tomaso De Luca sembrano forme a metà tra l’organico e l’architettonico: senza più utilizzare uno sguardo d’insieme, ma avvicinando idealmente l’occhio alla superficie della scultura classica, l’artista ne registra i dettagli e ne immagina le parti nascoste. L’interno della guancia, l’orecchio, la spina dorsale, le ascelle, la faringe acquistano una spaventosa indipendenza, non hanno più un corpo che li contenga e ora sono sparsi nello spazio dello Stadio Palatino. Due performer, Lucrezia Micheli e Luigi Ciccaglione, come atleti durante un allenamento, fanno di questi oggetti dei veri e propri attrezzi e ne esplorano le potenzialità, li influenzano e ne vengono influenzati in un rapporto duplice. Andando a riscrivere la gerarchia formale tra oggetti, corpi e spazio, Kouros (A Dialogue With Someone Taller Than You) si pone con una prospettiva astorica verso l’antichità, e organizza un rapporto uno a uno col monumentale. In questo “attentato alla scultura” l’artista ci pone davanti alla domanda sulla funzione dell’antropomorfismo, il nostro riconoscerci nel mondo. Pensiamo a quale autorappresentazione dell’umano abbia “vinto” sulle altre e ci chiediamo che cosa sia andato perso, come i misteriosi e bellissimi sorrisi dei kouroi e delle korai dell’età arcaica.
Tomaso De Luca (Verona 1988), è un artista Italiano che vive e lavora a Milano. Tra le sue mostre personali ricordiamo: ein Reiner Morgen in Amerika, Monitor, Roma (2016), Frieze of the Intruder, Monitor Studio, New York (2015), SALOPP GESAGT SCHLAPP, Kunstlerhaus, Bremen (2014) e An Incomplete Portrait Of Anchises, Van Horbourg, Zurich (2013). Ha partecipato a numerose mostre collettive come The Man Who Set On Himself, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2015), A Mão Negativa, Parque Lage, Rio de Janeiro (2014) e We Have Never Been Modern, SongEun Artspace, Seoul (2014). Nel 2009 è stato selezionato tra i finalisti della IX edizione del Premio Furla e ha recentemente vinto il Cy Twombly Italian Fellowship all’American Academy in Rome per l’anno 2017.