Italia
Vittime di Reato: “Basta con la Burocrazia, l’Arroganza ed il Menefreghismo di Stato”
Franca Decandia: ” Le vittime di usura e racket, dovrebbero essere aiutate in un lasso di tempo preciso, ma sempre più spesso invece quando gli aiuti arrivano, si è perso tutto!”
Roma, 22 gennaio 2016 – Il 5 gennaio 2016 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 15 dicembre 2015, n. 212 di attuazione della direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato. Il provvedimento è entrato in vigore il 20 gennaio 2016 “C’è voluta l’Europa a dire quello che già da anni andiamo dicendo noi, nel frattempo la burocrazia, l’arroganza, il menefreghismo di persone, funzionari dello Stato, pagati perché aiutassero e tutelassero le vittime, gli hanno creato più danni, economici, fisici e psichici, di quanto spesso ne avrebbero fatto usurai ed estorsori con i loro tempi infiniti e la poca preparazione” commentano Carmelo Finocchiaro, Presidente Nazionale Confedercontribuenti e Franca Decandia Coordinatrice Nazionale Confedercontribuenti, presidente A.N.V.U.- Confedercontribuenti, nella speranza che il DL possa smuovere le coscienze.“Ci siamo spesso sentiti dire da funzionari addetti al settore usura ed estorsione che non fossero competenti. Le vittime di usura e racket, dovrebbero essere aiutate in un lasso di tempo preciso, ma sempre più spesso invece quando gli aiuti arrivano, si è perso tutto! I debiti iniziali, se la delibera del Commissario Straordinario viene fatta dopo anni è chiaro che saranno aumentati. Le vittime, vengono passate ai raggi x, vengono spesso messe in dubbio persino le sentenze a loro favore, si metterebbero in dubbio anche le relazioni peritali rilasciate dal “CMO Cecchignola” circa le lesioni personali” continuano i due responsabili di Confedercontribuenti. Il Commissario Straordinario delegato ad aiutare le vittime, da anni, sembrerebbe vada contro le vittime trattandole spesso come esseri fastidiosi o truffatori; pare non sarebbe più possibile incontrare il Commissario, che dovrebbe essere invece il punto di riferimento costante delle vittime stesse. Precisano il Presidente Finocchiaro e la Decandia: “Le solite Associazioni avrebbero questo privilegio, ma lui è nominato per le vittime, che deve ascoltare se hanno problemi con le Prefetture”. L’ascolto delle vittime va fatto da persone preparate, da chi comprende le problematiche, da chi non giudica e non ha pregiudizi, possibilmente da una vittima uscita dal reato con la denuncia, e reinserita. “Noi di Confedercontribuenti – ANVU diciamo da anni che servono tutte le figure professionali, ma la cosa più importante è che la vittima non si senta più sola, ma protetta e rispettata, non discriminata da nessuno e soprattutto da funzionari deputati al loro aiuto” – aggiungono. Confedercontribuenti segue ed ascolta i suoi assistiti, ma non può in toto assumersi tutte le responsabilità. “Ci auguriamo che questa direttiva faccia ragionare, coloro che devono tutelare le vittime, che finalmente capiscano che hanno a che fare con esseri umani anziché marziani, ci auguriamo che tutto questo aiuti la gente a non prendere drastiche fatali decisioni. Ci auguriamo anche che il Commissario Giuffrè e il Comitato leggendo ed analizzando le pratiche pensino che dietro ci sia una impresa, una famiglia, un dramma, tanto dolore ed essere più disponibili quando si chiede un incontro. Il commissario ricopre quel ruolo perché ci sono le vittime purtroppo e non solo per presenziare a convegni organizzati dalle solite associazioni snob pertanto si sia concreta attuazione al decreto legislativo” concludono Finocchiaro e Decandia.