Diritti umani
UNICEF/Ucraina: 1 milione di bambini a rischio
A quasi 4 anni dall’inizio del conflitto: più di 740 scuole – 1 su 5 in Ucraina Orientale – danneggiate o distrutte. Nella “linea di contatto” 19.000 bambini affrontano costantemente i pericoli di mine e altri ordigni inesplosi e 12.000 vivono in comunità bombardate almeno una volta al mese.
Secondo l’UNICEF, mentre il conflitto in Ucraina orientale entra nel quarto anno, 1 milione di bambini hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria – circa il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Questo aumento – di 420.000 tra ragazzi e ragazze – è dovuto ai combattimenti e al continuo deterioramento delle condizioni di vita in Ucraina orientale, dove circa 1,7 milioni di persone sono sfollate all’interno del Paese, e molte famiglie hanno perso reddito, sussidi sociali e accesso al sistema sanitario, mentre il prezzo della vita è vertiginosamente cresciuto.
“Questa è un’emergenza invisibile – una crisi che la maggior parte dei paesi del mondo hanno dimenticato,” ha dichiarato Giovanna Barberis, Rappresentante dell’UNICEF in Ucraina. “I bambini in Ucraina orientale vivono da tre anni sotto la minaccia costante di combattimenti e bombardamenti improvvisi. Le loro scuole sono state distrutte, sono stati costretti a lasciare le proprie case e a non avere più accesso ai servizi di base, mentre riscaldamento e l’approvvigionamento di acqua sono stati interrotti.”
Ogni giorno, centinaia di violazioni di ‘cessate il fuoco’ mettono a rischio la sicurezza a livello fisico e il benessere psicologico dei bambini. La situazione è particolarmente grave per circa 200.000 ragazze e ragazzi che vivono in circa 15 chilometri da entrambi i lati della ‘linea di contatto’ in Ucraina orientale, una linea che divide l’area sotto il controllo del Governo da quella controllata dalle forze non governative, dove i combattimenti sono più violenti.
In questa zona, 19.000 bambini affrontano costantemente i pericoli di mine e altri ordigni inesplosi e 12.000 bambini vivono in comunità bombardate almeno una volta al mese. Migliaia di bambini sono regolarmente costretti a trovare riparo in rifugi anti aerei improvvisati.
Insegnanti, psicologi e genitori hanno riportato tra i bambini segni di gravi traumi psicologici, tra cui incubi, aggressioni, isolamento e attacchi di panico causati dai forti rumori. Più di 740 scuole – 1 su 5 in Ucraina Orientale – sono state danneggiate o distrutte.
L’UNICEF ancora una volta chiede alle parti in conflitto di rispettare da subito l’accordo di ‘cessate il fuoco’ sottoscritto a Minsk nell’agosto 2015 e di rispettare il Diritto Internazionale Umanitario, compresa la possibilità di un accesso umanitario senza restrizioni.
“Dopo tre terribili anni, i bambini in Ucraina orientale hanno urgente bisogno di una pace duratura, così che queste inutili sofferenze abbiano una fine” – ha concluso Barberis. L’UNICEF chiede 31,3 milioni di dollari per garantire assistenza sanitaria e nutrizionale, istruzione, acqua pulita, servizi igienico sanitari e protezione ai bambini e alle famiglie colpite dal conflitto. Finora, solo il 10% dell’appello è stato finanziato.
Nel 2016, l’UNICEF ha:
- garantito supporto piscologico a 207.000 bambini e a coloro che se ne prendono cura;
- raggiunto 500.000 bambini e le loro famiglie con informazioni sui rischi delle mine;
- distribuito coperte a 10.000 bambini e le loro famiglie che vivono nelle comunità lungo la ‘linea di contatto’;
- raggiunto 2,5 milioni di persone con acqua sicura potabile e per altri usi e infrastrutture per i servizi igienico sanitari;
- riparato 50 scuole e fornito materiali scolastici per 150.000 bambini;
- supportato parti sicuri di circa 29.000 bambini con kit ostetrici;