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UNICEF/Giornata mondiale dell’infanzia: nonostante i progressi, 180 milioni di bambini affrontano prospettive peggiori rispetto ai loro genitori

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Tempo di lettura: 5 minuti

Lanciati nuovo Studio (su 37 Paesi) e un nuovo Sondaggio(su oltre 11.000 bambini fra i 9 e i 18 anni in 14 paesi)

 https://youtu.be/J3w-skSEuUw

Secondo lo Studio:

  • 1 bambino su 12 nel mondo vive in paesi in cui le sue prospettive attuali sono peggiori rispetto a quelle che avevano i suoi genitori.
  • La percentuale di persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno è aumentata in 14 paesi.
  • Le morti per cause violente fra i bambini e gli adolescenti sotto i 19 anni sono aumentate in 7 paesi.

Secondo il Sondaggio:

  • Il 73% dei bambini in Africa meridionale e il 71% nel Regno hanno riportato di sentire che le loro voci non vengono per niente ascoltate.
  • Circa la metà dei bambini (45%) in 14 paesi non confidano nel fatto che gli adulti del loro paese e i leader mondiali prendano decisioni positive per i bambini.

 

Secondo un nuovo studio dell’UNICEF, realizzato in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia, nonostante i progressi raggiunti a livello globale, 1 bambino su 12 nel mondo vive in paesi in cui le sue prospettive attuali sono peggiori rispetto a quelle che avevano isuoi genitori.Secondo questo studio, 180 milioni di bambini vivono in 37 paesi in cui, rispetto a 20 anni fa, hanno maggiori probabilità di vivere in povertà estrema, non andare a scuola o morire in modo violento*.

Lo studio dell’UNICEF, valutando le prospettive dei bambini quando scappano da una povertà estrema, quando vogliono ottenere un’istruzione di base ed evitare una morte per cause violente, ha rivelato che:

  • La percentuale di persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno è aumentata in 14 paesi, fra cui Benin, Camerun, Madagascar, Zambia e Zimbabwe. Questo aumento è principalmente dovuto a disordini, conflitti o a una cattiva governance.
  • L’iscrizione alla scuola primaria è calata in 21 paesi, fra cui Siria e Tanzania, a causa di fattori come la crisi finanziaria, la rapida crescita della popolazione e l’impatto dei conflitti.
  • Le morti per cause violente fra i bambini e gli adolescenti sotto i 19 anni sono aumentate in 7 paesi: Repubblica Centrafricana, Iraq, Libia, Sud Sudan, Siria, Ucraina e Yemen – tutti paesi che stanno attraversando grandi conflitti.
  • Quattro paesi – Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Siria e Yemen – hanno assistito a un declino in più di una di queste tre questioni valutate, mentre il Sud Sudan ha subito un declino in tutte e tre.

 

“Mentre l’ultima generazione ha assistito a grandi risultati, mai raggiunti in precedenza, sul tenore di vita per la maggior parte dei bambini del mondo, il fatto che una minoranza dimenticata di bambini ne sia rimasta esclusa – non per errori loro o delle loro famiglie – è grottesco”, ha dichiarato Laurence Chandy, direttore dell’UNICEF per il dipartimento Dati, Ricerca e Politiche.“È la speranza di ogni genitore, ovunque nel mondo, di dareai loro bambinimaggiori opportunità rispetto a quelle che hanno avutoloroda giovani. In questa Giornata Mondiale dell’Infanzia dobbiamo prendere coscienza di quanti bambini stiano invece vedendo le loro opportunità restringersi e le loro prospettive diminuire”, ha aggiunto Chandy.

 

Info sullo studio:

*I 37 paesi in cui le prospettive per i bambini stanno diminuendo in almeno una delle tre questioni valutate sono: Benin, Bolivia, Camerun, Repubblica Centrafricana, Comore, Costa D’Avorio, Djibouti, Guinea Equatoriale, Eritrea, Guatemala, Guyana, Guinea-Bissau, Giordania, Iraq, Kiribati, Libano, Liberia, Libia, Madagascar, Mali, Isole Marshall, Micronesia, Palau, Paraguay, Moldavia, Romania, Saint Kitts e Nevis, Isole Salomone, Sud Sudan, Siria, Tonga, Tanzania, Ucraina, Vanuatu, Yemen, Zambia e Zimbabwe.

 

Un altro sondaggio** dell’UNICEF lanciato oggi, effettuato su 11 mila bambini e adolescenti fra i 9 e i 18 anni in 14 paesi,mostra che i bambini sono profondamente preoccupati sulle questioni globali che colpiscono i loro coetanei e loro personalmente, fra cui violenza, terrorismo, conflitti, cambiamento climatico, disparità di trattamento dei rifugiati e dei migranti e povertà.

 

I principali risultati del sondaggio:

 

  • Quando è stato chiesto loro come si sentono quando vengono prese decisioni che riguardano i bambini nel mondo, in tutti i 14 paesi metà dei bambini ha dichiarato di sentirsi privata dei propri diritti.
    • I bambini in Africa meridionale e nel Regno Unitosono quelli che si sentono maggiormente privati dei loro diritti, con rispettivamente il 73% e il 71% che hanno riportato di sentire che le loro voci non vengonoper niente ascoltate e che le loro opinioni non generano comunque un cambiamento.
    • I bambini in India sono quelli che si sentono maggiormente ascoltati: il 52% di loro crede che le loro voci siano ascoltate e possano aiutare il loro paese e che le loro opinioni possanoinfluenzare il futuro del loro paese.
  • I bambini in tutti e 14 i paesi hanno identificato terrorismo, scarsa istruzione e povertà come le maggiori questioni su cui vorrebbero che i leader mondiali agissero.
  • In tutti e 14 paesi, la violenza contro i bambini è la preoccupazione maggiore, con il 67% degli intervistati che ha riportato di essere molto preoccupato. I bambini in Brasile, Nigeria e Messico sono i più preoccupati sulla violenza che colpisce i bambini, con rispettivamente l’82%, il 77% e il 74% che si sono detti molto preoccupati sulla questione. I bambini in Giappone sono i meno inclini a preoccuparsi: meno di un quarto dei bambini che hanno effettuato il sondaggio (23%) è molto preoccupato.
  • I bambini in tutti e 14 i paesi sono ugualmente preoccupati del terrorismo e della scarsa istruzione: al 65% di tutti i bambini preoccupa molto la questione. I bambini in Turchia e in Egitto sono quelli con maggiore probabilità di essere preoccupati dal fatto che il terrorismo li colpisca personalmente, rispettivamente l’81% e il 75%. Al contrario, i bambini nei Paesi Bassi sono quelli meno inclini a preoccuparsi che il terrorismo li colpisca personalmente, solo il 30%. I bambini in Brasile e Nigeria sono i più preoccupati sulla scarsa qualità dell’istruzione o sulla mancanza di accesso alla stessa, con meno di 8 bambini su 10 preoccupati che questo fenomeno colpisca i bambini nel mondo.
  • Circa 4 bambini su 10 in tutti e 14 i paesi si preoccupano molto sulla disparità di trattamento dei bambini rifugiati e migranti nel mondo. I bambini in Messico, Brasile e Turchia sono quelli con maggiori probabilità di essere preoccupati: 3 bambini messicani su 5 hanno espresso paura, seguiti da oltre la metà dei bambini in Brasile e Turchia. Circa il 55% dei bambini in Messico è preoccupata che questo fenomeno li colpisca personalmente.
  • Circa la metà dei bambini (45%) in 14 paesi non confidano nel fatto che gli adulti del loro paese e i leader mondiali prendano decisionipositiveper i bambini. Il Brasile ha la percentuale più alta di bambini (81%) che non si fidano dei loro leader, seguiti dal Sud Africa al 69%. I bambini in India hanno espressola fiducia maggiore nei loro leader: solo il 30% non si fida.
  • Barack Obama, Cristiano Ronaldo, Justin Bieber e Taylor Swift sono i nomi più popolari che i bambini inviterebbero alla loro festa di compleanno, con l’ex presidente degli Stati Uniti che compare nella top 5 di 9 paesi su 14. Guardare la tv è l’hobby numero uno in 7 paesisu 14.

 

Info sul sondaggio:

Il sondaggio è stato realizzato dall’UNICEF in collaborazione con Kantar e Lightspeed ed è stato posto a oltre 11.000 bambini fra i 9 e i 18 anni in 14 paesi riguardo le loro preoccupazioni e le loro opinioni sulle questioni globali come bullismo, conflitto/guerra, povertà, terrorismo e violenza contro i bambini. I paesi oggetto di sondaggio sono stati: Brasile, India, Giappone, Kenya, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nigeria, Egitto, Sud Africa, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.

 

Giornata Mondiale dell’Infanzia –L’UNICEF celebra la Giornata Mondiale dell’Infanzia, che segna l’anniversario dell’adozione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, con “takeovers” (eventi in cui i bambini prendono il posto degli adulti) a livello mondiale, iniziative di alto livello e altre mobilitazioni di bambini in oltre 130 paesi, per dare ai bambini una piattaforma tutta loro per contribuire a salvare le vite di altri bambini, battersi per i loro diritti e realizzare il loro potenziale.

La Giornata Mondiale dell’Infanzia è una giornata‘per i bambini, fatta dai bambini’: i bambini da tutto il mondo prenderanno il posto degli adulti in ruoli chiave nel mondo dei media, della politica, del business, dello sport e dello spettacolo per esprimere le loro preoccupazioni sulle questioni su cui i leader mondiali dovrebbero concentrarsi e per dar voce al supporto per quei milioni di loro coetanei che stanno affrontando un futuro con minori speranze.

“La Giornata Mondiale dell’Infanzia serve per farci ascoltare e darci modo di dire qualcosa sul nostro futuro. E il nostro messaggio è chiaro: dobbiamo parlare in nostra difesa e, quando lo facciamo, il mondo deve ascoltarci”, ha detto Jaden Michael, attivista quattordicenne e difensore dei diritti dei bambini dell’UNICEF.

 

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