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UNICEF: “doppia catastrofe” per i bambini del Myanmar

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Secondo il Governo del Myanmar, 36 persone sono morte e oltre 200.000 in tutto il paese hanno bisogno di assistenza salva vita

childs-690x448_unicef3 agosto 2015 – L’UNICEF lancia un allarme per i bambini del Myanmar che devono affrontare una “doppia catastrofe”: le inondazioni che si aggiungono alle condizioni di povertà in cui molti bambini vivevano, oltre alle violenze e ai conflitti. Secondo il Governo del Myanmar, 36 persone sono morte e oltre 200.000 in tutto il paese hanno bisogno di assistenza salva vita. 12 dei 14 stati e regioni del Myanmar sono stati colpiti dalle piogge. Il Governo ha dichiarato “disastro naturale” in quattro regioni – Chin, Magwe, Sagaing e Rakhine. Le informazioni sul numero di persone colpite negli stati maggiormente coinvolti, compreso Rakhine, è ancora limitato. Le squadre di valutatori non hanno potuto raggiungere tutti i distretti a causa di inondazioni, strade bloccate e frane.“Le inondazioni hanno gravi conseguenze soprattutto per i bambini e le loro famiglie che sono già molto vulnerabili, compresi coloro che vivono negli accampamenti nello Stato di Rakhine,” ha dichiarato la Vice Rappresentante dell’UNICEF in Myanmar Shalini, Bahuguna. “Oltre agli impatti immediati, le inondazioni hanno conseguenze di più lungo periodo sui mezzi di sussistenza di queste famiglie.”Il Governo de Myanmar sta guidando la risposta, e l’UNICEF insieme alle altre agenzie delle Nazioni Unite sta lavorando a stretto contatto con le autorità del Paese per identificare i bisogni urgenti dei bambini e garantire il supporto necessario. L’UNICEF ha impiegato squadre di valutatori, nelle aree colpite possibili da raggiungere, per identificare i bisogni prioritari dei bambini e delle famiglie in termini di acqua, servizi igienico sanitari, cure mediche e nutrizione.”“L’UNICEF ha già supportato la distribuzione di pastiglie per la potabilizzazione dell’acqua e kit igienici”, ha continuato Bahuguna. “Stiamo lavorando con il Governo per far arrivare messaggi relativi all’emergenza alle comunità locali attraverso la radio, per comunicare alle persone come prevenire la diffusione di malattie legate all’acqua.”Il Myanmar è incline ai disastri naturali come inondazioni, cicloni e terremoti. C’è bisogno di un numero maggiore di risorse per implementare la preparazione ai disastri e migliorare la resilienza delle comunità. Le aree più duramente colpite sono quelle degli stati più poveri del Myanmar, un paese dove circa il 70% della popolazione è vicino alla soglia di povertà di 2 dollari al giorno, e dove i bambini costituiscono fino al 34% della popolazione. Nello stato di Rakhine, 140.000 bambini sfollati e le loro famiglie vivono in accampamenti particolarmente vulnerabili. I rifugi, le latrine, i servizi igienici, gli spazi per l’apprendimento  e altre strutture negli accampamenti  erano state costruite per usi di breve periodo e si temono danni a causa delle forti piogge e dei venti. All’inizio di quest’anno, l’UNICEF ha lanciato un appello per 24,9 milioni di dollari per aiutare i bambini colpiti dalle violenze e dal conflitto nello Stato di Rakhine. Fino ad ora sono stati ricevuti 5,6 milioni di dollari, con un ammanco di 19,3 milioni. “L’impatto di queste inondazioni ha reso il bisogno di fondi, soprattutto per le famiglie sfollate e vulnerabili, ancora più urgente”, ha continuano Bahuguna. “I bambini più poveri e le loro famiglie saranno i più duramente colpiti e noi dobbiamo contribuire a costruire la loro resilienza così che possano affrontare questo tipo di crisi.”

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