Italia
Terremoto: Fasano (CNRE), demolire e ricostruire con materiali ecologici
Tempo di lettura: 2 minuti
[AdSense-A]
Il Cnre e’ nato subito dopo il sisma del 24 agosto scorso e raccoglie cittadini terremotati che chiedono di rimanere nei loro luoghi di vita ricostruendo con tecnologia diversa dal cemento armato o i mattoni industrializzati
di Romolo Martelloni
”Rottamare o demolire le costruzioni non rispondenti ai requisiti minimi di sicurezza e rispetto ambientale, imposti dalla Unione Europea e dalle regole del “costruire bene”, costruite negli anni 40 / 50, qualora fossero ritenuti insicure, insalubri, invasi dal Gas Radon e termo-acusticamente inefficienti, premiando fiscalmente e contributivamente i cittadini virtuosi che costruiscano esclusivamente con materiali ecologici antisismici provenienti dalla natura, legno – lana di roccia – gesso massellato – acciaio armonico, riciclabili e riutilizzabili alla fine del ciclo di vita o utilizzo, per ottenere ambienti salubri e privi di qualsivoglia tossicità, muffe, batteri, formaldeide nonchè il “Silent Killer” ovvero il Gas Radon, abbattendo altresì le emissioni di gas incombusti (PM10)”. E’ quanto chiede il Comitato Nazionale Ricostruzione Ecologica, per tramite del suo presidente Claudio Del Medico Fasano, esperto di tecnologie antisismiche evolute. Il Cnre, spiega Fasano, e’ nato subito dopo il sisma del 24 agosto scorso e raccoglie cittadini terremotati che chiedono di rimanere nei loro luoghi di vita ricostruendo con tecnologia diversa dal cemento armato o i mattoni industrializzati. Il Cnre chiede di predisporre particolari agevolazioni fiscali (riduzione dell’aliquota IVA) agli Enti, ai costruttori od investitori immobiliari edificanti le costruzioni indicate dal CCIE (Consorzio Casa Italia Ecologica) brevettate Antisismiche / Anti – Radon (riduzioni del 50% per le aliquote più alte, mentre per l’aliquota IVA 4% destinata all’utente della prima casa – riduzione allo 0,5%) + contributo sociale a favore delle categorie di cittadini meno abbienti, costrette ad utilizzare appartamenti in affitto, che accettino il trasferimento in alloggi costruiti dal CCIE. ”Chiediamo anche – spiega Fasano – agevolazioni fiscali per gli enti ed utenti che proporranno l’edificazione di aree ecologiche (città ecologiche) con i dettami del CCIE, interamente in materiali naturali e/o costruzioni eco-compatibili e per un futuro ambientale sostenibile”. Infine molto importante il Comitato chiede che venga effettuato il monitoraggio delle strutture degli edifici con valutazione della resistenza al terremoto con relativo grado di sicurezza e in mancanza dei requisiti di Legge, ”delle costruzioni ritenute inidonee ai fini della sicurezza
passiva ed attiva dell’edificio, per la messa in sicurezza della popolazione, con conseguente ricostruzione di idoneo edificio strutturato con tecniche di edilizia eco-modulare antisismica”.