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Siria/UNICEF ed altre agenzie umanitarie della No Lost Generation Initiative: necessari 1,4 miliardi di dollari per riportare a scuola 4 milioni di bambini siriani

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Quasi  5 anni di crisi e circa 4 milioni di bambini  e giovani siriani e delle comunità ospitanti tra i 5 e i 17 anni hanno urgente bisogno di assistenza nel campo dell’istruzione

67831506-b6df-464a-8cc3-0612bd1449e7_xl2 febbraio 2016 – il futuro di una generazione di bambini e giovani siriani è in pericolo se i donatori che si incontreranno a Londra questa settimana non daranno priorità alla necessità di garantire fondi per riportare questi bambini a scuola, hanno dichiarato l’UNICEF  e le altre agenzie che stanno coordinando la risposta al conflitto brutale che sta distruggendo il paese. Quasi  5 anni di crisi e circa 4 milioni di bambini  e giovani siriani e delle comunità ospitanti tra i 5 e i 17 anni hanno urgente bisogno di assistenza nel campo dell’istruzione:  compresi 2,1 milioni di bambini siriani che non vanno a scuola all’interno del paese e 0,7 milioni di bambini siriani fuori dall’istruzione in Turchia, Libano, Giordana, Iraq e Egitto. Lo  scorso anno, grazie agli sforzi del governo e dei partner internazionali, oltre 1 milione di bambini e giovani  all’interno della Siria ha potuto ricevere un’istruzione formale e informale. Ma non essendoci alcuna soluzione politica in vista in uno dei più brutali conflitti che il mondo abbia mai visto negli ultimi decenni,  il numero dei bambini che non ricevono un’istruzione è in aumento. La crisi dell’istruzione nella regione sarà giovedì a Londra sotto i riflettori di una grande conferenza, co-organizzata da Regno Unito, Germania, Kuwait, Norvegia e Nazioni Unite. I Leader di oltre 30 paesi sono attesi al Meeting, con l’obiettivo di raccogliere nuovi fondi  per interventi  concernenti una risposta immediata e a lungo termine per le persone colpite dalla crisi. Prima del meeting, le organizzazioni  umanitarie e le agenzie delle Nazioni Unite che costituiscono la“No Lost Generation  Initiative”- coordinata dall’UNICEF- chiederanno fondi per 1,4 miliardi di dollari per aiutare  circa 4 milioni di bambini e giovani in Siria e nei paesi vicini per garantire loro accesso all’istruzione formale e informale. “L’ampliarsi della crisi per i bambini cresce ora dopo ora, per questo abbiamo paura che la Siria stia perdendo un’intera generazione di giovani” ha dichiarato Peter Salama, Direttore Regionale dell’UNICEF per il Nord Africa e il Medio Oriente. Come risultato di tutto il lavoro svolto dai partner e dai donatori, l’istruzione e la protezione dei bambini rappresentano ora una priorità. Ma quello che dobbiamo vedere a Londra è il cambiamento radicale necessario per : portare tutti i bambini a scuola; proteggere coloro che sono a rischio di abbandono scolastico; ampliare gli ambienti di apprendimento sicuri e inclusivi; reclutare e formare più insegnanti; migliorare la qualità dell’istruzione, e sostenere lo sviluppo di tecniche, opportunità, competenze professionali e  per i giovani”. Al meeting  di Londra i Governi saranno anche invitati a fare maggiore pressione sulle parti in  conflitto in- Siria e su coloro che li sostengono – per porre fine agli attacchi contro scuole e altri luoghi di apprendimento, in conformità con il diritto umanitario internazionale. In Siria, le uccisioni, i sequestri e gli  arresti di studenti e insegnanti sono diventati normali. Come gli  attacchi arbitrari alle scuole. Circa una scuola  su quattro  non può essere utilizzata perché è stata danneggiata, distrutta o utilizzata come rifugio per gli sfollati interni o per scopi militari.

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