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Siedah Garrett a Valmontone per il compleanno di Michael Jackson

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Intervista del 29 agosto alla cantante di “Keep on lovin’ you” in occasione della 2° edizione di MJ Day che si è svolta a Magicland: durante l’evento raccolti 12mila euro per l’associazione Sharing Love che sta realizzando un villaggio in Kenya

di Francesca Rossetti

SiedahRoma, 31 agosto – La cantante Siedah Garrett ha partecipato alla 2° edizione di MJ Day, organizzata dal Comitato Magic Michael e che si è svolta il 29 agosto a Magicland (Valmontone) per festeggiare il compleanno di Michael Jackson.  All’evento hanno partecipato anche Miss Janice Smith, assistente personale di mamma Katherine, e decine di gruppi ed impersonator che si sono cimentati nelle più famose performances di Michael ed è l’unico al mondo organizzato dai fans e collegato alla beneficenza: infatti sono stati raccolti circa 12.000 euro per l’associazione Sharing Love che si sta occupando della realizzazione di un villaggio in Kenya, dove alcune costruzioni sono già sorte e dove presto nasceranno la scuola e l’ospedale.

Ho incontrato Siedah ed ecco quello che ci ha raccontato di questa bellissima giornata trascorsa insieme.

Siedah, cosa ne pensi dell’MJ Day, l’unico tributo al mondo organizzato dai fans di Michael e completamente per finalità benefiche?

“E’ un grande regalo che lui avrebbe molto apprezzato, oltre alla musica ha dedicato la sua vita alla beneficenza e ne sarebbe stato davvero felicissimo, anche se tante opere benefiche da lui compiute si sono scoperte solo dopo la sua scomparsa”.

Quando hai incontrato Michael per la prima volta e che tipo di persona era?

“La prima volta ci siamo sentiti al telefono, dato che lui era in studio con Quincy Jones per registrare “Man in the mirror” e Quincy mi ha chiamato perché Michael aveva alcuni problemi con il ritornello, che secondo lui era troppo corto. L’ho sentito che suggeriva a Quincy alcune cose da chiedermi fino a quando Quincy me l’ha passato ed io sono stata molto fredda, al contrario di tante ragazze che impazzivano per lui, chiedendogli “Come posso aiutarLa?” In realtà fin da bambina sognavo di sposarlo, mentre le mie sorelle, cugine e amiche erano innamorate dei suo fratelli.

Avevo portato il testo della canzone a Quincy tempo prima, e ricordo che quella sera lui era ad un incontro d’affari molto importante e mi aveva pregato di vederci in un altro momento, ma io ho insistito perché visionasse la canzone quella sera stessa e sono arrivata al luogo dell’incontro. Entrando nella stanza ho visto 12 uomini serissimi in giacca e cravatta che ho salutato educatamente prima di consegnare la demo a Quincy, e ricordo che loro si sono guardati fra di loro con aria interrogativa, chiedendosi “Chi è questa?”

Hai lavorato con lui per molto tempo: ci puoi raccontare qualche episodio curioso o particolare che hai vissuto accanto a lui?

“Quando gli ho portato il demo della canzone  che Quincy aveva già ricevuto ricordo lui mi ha ripreso con la telecamera perché gli piaceva la mia energia, ed io ero abituata a cantare con una tonalità più bassa, mentre lui mi ha spronato per salire ed adottarne una più alta. “

La tua canzone “Keep on lovin’ you” è dedicata a Michael: qual è la più importante lezione di vita che hai imparato da lui?

“Michael era la più grande popstar del mondo ed ogni volta che lo incontravo sentivo come se lui dovesse imparare da me e non viceversa, e questa cosa è stata fra le prime che mi ha detto quando ci siamo conosciuti.

Ha cambiato completamente la mia vita perché mi ha permesso di diventare autrice e cantante, mentre io prima era corista di vari artisti, ma non ho mai avuto l’occasione di parlargli apertamente del mio Amore per lui e “Keep on lovin’you” è la risposta a “I just can’t stop loving you” che abbiamo cantato insieme e che io considero come un regalo d’Amore che Michael ha fatto a me”.

 

 

 

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