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Salute, Lorenzin assicura 100milioni di euro per vittime di sangue infetto

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corte-strasburgo-01-largeGli italiani infettati da trasfusioni di sangue o da emoderivati hanno vinto la loro battaglia a Strasburgo. Il ministro della salute promette indennizzi a seguito della sentenza della Corte Europea

Roma, 11 settembre – “È necessario reperire ulteriori risorse per garantire il pagamento degli arretrati agli aventi diritto. Il ministero della Salute ha stimato in circa 100 milioni di euro tale nuova esigenza finanziaria e intende avviare un’iniziativa necessaria affinché in tale legge sia introdotta una specifica disposizione idonea a garantire l’esecuzione della sentenza della Corte europea”, così Beatrice Lorenzin a seguito della sentenza emessa pochi giorni fa dalla Corte Europea di Strasburgo che stabiliva  una indennità integrativa speciale a favore delle vittime da trasfusioni di sangue e da emoderivati infetti. Una “importante vittoria per tutti i 60mila cittadini italiani infettati da trasfusioni di sangue” questo il commento del  presidente dell’Associazione politrasfusi italiani, Angelo Magrini dopo la sentenza. Le vittime contagiate si erano ammalate  di epatite o Aids in seguito a trasfusioni di sangue o emoderivati infetti, non controllati dal Servizio sanitario nazionale. La battaglia legale per vedere riconosciuti gli indennizzi dura da anni. Sino oggi  i cittadini infettati ricevevano un indennizzo, in base della legge 210 del 1992, pari ad un minimo di circa 540 euro al mese, pagati bimestralmente. Ora, per effetto della sentenza, i cittadini infettati arriveranno a percepire circa 100 euro in più al mese.

 

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