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Azzera la bolletta

Italia

A Roséxpo il food arriva in apecar

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Pucce, friselle, sushi e gelato che reinterpretano il territorio. Tra le proposte anche lo Special rosé, l’hosomaki al salmone o al tonno con gelatina di Negroamaro rosato

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Roma, 29 Maggio – Sempre più street la proposta food di Roséxpo 2016. Per l’edizione 2016 sono  quattro le realtà del territorio che arriveranno al Castello Carlo V con il loro brand a bordo della propria colorata apecar, chiosco o carretto. Un km 0 su ruota che giocherà con la gastronomia del territorio per creare abbinamenti inimmaginati, studiati per essere degustati con i rosati delle aziende di deGusto Salento e ideati esclusivamente per Rosèxpo e per il suo Giardino Rosé, all’interno del cortile del Castello. Ci sarà la puccia, il classico pane salentino, ripiena di insoliti ingredienti che Cinzia Rosanò, soprannominata Apepaccia come il suo brand, ama combinare in uno stuzzicante mix di sapori, un po’come la sua vita on the road tra il Salento e Roma a bordo della sua apecar. I gourmand alla ricerca dell’identità territoriale più tipica avranno soddisfazione nell’assaggiare la puccetta, il tradizionale pane dall’impasto ricco di ingredienti territoriali come i pomodori gialli d’inverno ovvero pomodori a penda (appesi – ndr). A proporla il progetto agricolo Karadrà che, da tre anni, sperimenta un’idea di agricoltura sociale e sostenibile con l’applicazione del metodo dell’aridocoltura. Per gli amanti dei sapori decisi ci saranno le friselle della Friselleria Pugliese arricchite di particolari combinazioni gourmet pensate dal tarantino Raffaele Cafiero, giurista che ha deposto la toga per dedicarsi alle tipicità gastronomiche territoriali, che ha esportato sotto forma di cibo di strada anche al Fuori Expò. Anche il sushi farà la sua parte ed entrerà nel menu del salone Internazionale di vini Rosati col nome di Sushi Roséxpo creato e firmato dal sushi master chef Mimmo Persano del Fugu Restaurant,  che presenterà gli Special Rosé (piccoli hosomaki di salmone e quelli con tonno e gelatina di Negramaro rosato) e gli Speciali del Territorio (con capocollo di Martina Franca, fichi o pera). A chiudere ci sarà il gelato di un vero artigiano e maestro gelataio, Sandrino, che in Puglia continua a conquistare addicted anche tra i meno golosi per la sua filosofia “0” ovvero nessun addivito, nessun conservante, nessun colorante.

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