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Arte & Cultura

Riflessioni su identità, passione e incertezze della sinistra, Un’altra storia di Roberto Di Giovan Paolo

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Roberto Di Giovan Paolo
Tempo di lettura: 2 minuti

L’opera ‘Un’altra storia’ di Roberto Di Giovan Paolo, edita da Ytali editore  con prefazione di Costanze Reuscher e Antonio Roccuzzi, è stata presentata a Roma presso la Sala Stampa Estera, con relatori il ministro Dario Franceschini e Miguel Godor assessore alla Cultura di Roma Capitale.

di Antonio Martinelli Carraresi

Le crisi di risultato, di identità, di sentimento, nate dall’irrisolto confronto che si trascina da quarant’anni,  questi alcuni punti di riflessione di Un’altra storia, di Roberto Di Giovan Paolo, il libro si mostra con un sottotitolo esplicativo,  se quaranta anni di Thatcher e Regan vi sembrano pochi…. L’opera, edita da Ytali editore  con prefazione di Costanze Reuscher e Antonio Roccuzzi, è stata presentata anche a Roma presso la Sala stampa estera, con relatori il ministro Dario Franceschini e Miguel Godor assessore alla Cultura di Roma Capitale. Nel corso della presentazione  si è aperta una interessantissima discussione sul tema proposto dal libro che  induce a riflettere senza sottolineare verità assolute, dove si avverte amore della politica e, soprattutto  il desiderio di  poter vedere la  costruzione di una proposta progressista contemporanea che sfugga l’ombra lunga del novecento.

Roberto Di Giovan Paolo, politico, scrittore, docente e giornalista, ha collaborato tra gli altri con Ansa, Dossier delle autonomie, Avvenire, Famiglia Cristiana, La Discussione, Avvenimenti , Radio Gr Rai; è stato segretario generale di AICCRE (associazione italiana per il consiglio dei Comuni  e delle Regioni d’Europa), è stato membro del Policy Bureau europea di CCRE (associazione europea dei Comuni e delle Regioni d’Europa) è stato tra i fondatori di ELANET, rete europea delle società dell’informazione e presidente del Forum Nazionale per il diritto della salute in carcere, dal 2008 al 2013 è stato Senatore della Repubblica, facendo parte delle Commissioni  Ambiente e quella straordinaria  dei Diritti Umani .

Sembra quasi che negli ultimi quarant’anni la storia della sinistra in varie parti del mondo voglia dare a tutti i costi ragione a uno dei paradossi migliori di Groucho Marx ( passione che ci accomuna a Roberto  Di Giovan Paolo. “Ricordare il passat , serve per il futuro.  Così non ripeterai gli stessi errori, ne inventerai di nuovi.” Una rassegnazione che Di Giovan Paolo invita i suoi compagni di squadra a superare. Per ricominciare a pensare al futuro, a un progetto e una tattica di gioco per i prossimi decenni”, così Costanze Reuscher e Antonio Roccuzzo, che hanno curato la prefazione del libro, Costanze Reuscher ha anche moderato la presentazione presso la Sala Stampa Estera, muovendo con intelligente provocazione le domande ai relatori che hanno stimolato l’attenta platea al dialogo.

Mentre terminavo questo libro, frutto di qualche  tempo di riflessione, cercavo di immaginare perché ho pesato  e riflettuto su un’altra storia della sinistra, venendo proprio da un’altra storia di sinistra-(……)..mi sembra un momento opportuno per farlo, visto che le transizioni che stiamo vivendo ,(….) mettono in gioco le visioni consolidate del mondo, nel mondo; il populismo emergente in diversi colori e forme ( quelle del nazionalismo sovranista  dovremmo conoscerla bene, almeno nella nostra Europa) è la forma più semplice di scorciatoia che le società prendono quando sono alle soglie di punti di svolta. I conservatori hanno già scelto di guardare alle loro spalle  e tentano di tornare disperatamente a ciò che eravamo, la sinistra , i progressisti mi sembrano spaventati dal  futuro. Con la strada sbarrata dal passato e un presente incerto e vociante, in cui è difficile farsi sentire. Mi sembra che siamo un po’ come sospesi…”ecco un passo dell’ incipit che ci invoglia e accompagna alla lettura di Un’altra storia  di Roberto Di Giovan Paolo.

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