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Reggio Calabria, ancora in calo l’erogazione di credito in provincia

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Secondo Camera di Commercio il trend è comunque migliore rispetto al resto d’Italia

soldi-euro-banconote-120305111213_big-361x240Reggio Calabria, 20 maggio –  Continua l’attività di monitoraggio dell’economia provinciale condotta dalla Camera di commercio di Reggio Calabria, per fornire un costante aggiornamento circa l’evoluzione del quadro  socio economico provinciale. I dati di fonte Banca d’Italia sulla dinamica del credito erogato sul territorio reggino confermano un atteggiamento prudenziale del sistema bancario nei confronti degli operatori locali. Nel terzo trimestre 2014, la dinamica dei finanziamenti si conferma stagnante segnando, tuttavia, un trend migliore rispetto al dato nazionale. Gli impieghi erogati in provincia mostrano, infatti, un calo dello 0,8% in termini tendenziali (-2,1% in Italia) e, rispetto al secondo trimestre, la variazione è di appena il -0,2% (-1,1% a livello nazionale). Il tessuto imprenditoriale reggino mostra, rispetto a settembre 2013, una diminuzione del credito quasi trascurabile (-0,1% contro il -0,9% dell’Italia); il comparto delle famiglie consumatrici, invece, vede una flessione piuttosto marcata (-3,1% a fronte del -0,8% nazionale). Si può evidenziare dunque un allentamento della  tensione sul mercato dei finanziamenti che lascia intravvedere nuovi spiragli di apertura a favore di un sistema imprenditoriale che necessita di nuove risorse per agganciare la ripresa in atto. Se nell’erogazione dei finanziamenti gli effetti del quadro economico sfavorevole sembrano finalmente dissolversi, la qualità del credito erogato continua però a peggiorare, con gli impieghi bancari in sofferenza che sono aumentati, in un anno, del 15,2%. Peraltro, sono le imprese a mostrare una crescita particolarmente marcata delle posizioni d’insolvenza (+20,7%). Anche in termini congiunturali si è osservato un incremento delle sofferenze provinciali, che, rispetto al secondo trimestre 2014, sono aumentate del 3,9%, variazione ancora una volta trainata dal contributo delle imprese (+5,1%). Ne deriva un aumento del livello di rischiosità dei finanziamenti provinciali, con il rapporto sofferenze su impieghi che passa dal 14,7% di settembre 2013 al 17,1% di settembre 2014. Il valore è sempre più distante dal dato riferito all’Italia, pari al 9,3%. Ancora una volta, è il tessuto produttivo a mostrare il più alto tasso di rischiosità creditizia, con un indice che si attesta al 32,8% (14,9% in Italia). La crescente rischiosità del credito è un problema da affrontare con decisione, per favorire una maggior propensione delle banche all’affidamento. Per questo motivo, anche negli anni trascorsi, la Camera di Commercio di Reggio Calabria ha stanziato risorse al fine di sostenere i Confidi quali strumenti di condivisione del rischio e certificazione finanziaria dell’impresa. Dati incoraggianti si rilevano sul versante dei costi che il sistema bancario applica al finanziamento del sistema economico provinciale, grazie ad un calo tendenziale del tasso di interesse riferito ai rischi a revoca, pari, a settembre 2014, al 9,2% (era pari al 9,6% un anno prima). La diminuzione dell’onerosità del credito non ha, però, interessato il comparto produttivo, che vede il tasso di interesse costante al 10,5%. Permane, poi, un gap elevato tra la provincia di Reggio Calabria ed il resto del Paese, dove, il costo di una linea di credito risulta molto più contenuto (il tasso per rischi a revoca, pari al 6,5%, è di quasi tre punti inferiore).

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