Italia
Per il benessere del cuore, porta in tavola la canapa ricca di Omega 3 e 6.
A Canapa Mundi, Fiera Internazionale della Canapa, una vera e propria Fiera nella Fiera: oltre 1500 metri quadri dedicati all’uso alimentare della canapa, ideale per celiaci e vegani.
Roma 22 dicembre – Canapa a tavola è sinonimo di buona salute e longevità. I suoi semi, infatti, sono ricchissimi di Omega 3 e Omega 6, indispensabili per il benessere del sistema cardiocircolatorio, ma anche di proteine, vitamine, carboidrati, sali minerali e fibre, caratteristiche, queste, che la rendono uno degli alimenti più nobili e completi al mondo. Per approfondire le sue proprietà e per conoscere i numerosi usi della pianta in cucina, Canapa Mundi, la Fiera Internazionale della Canapa organizzata dall’Associazione Culturale Tuanis, che si terrà al Palacavicchi di Roma dal 19 al 21 febbraio 2016, allestirà una vera e propria Fiera nella Fiera: degli oltre 2000 mq di spazio dedicati all’hemp industry, l’alimentazione occuperà l’80%. Nel padiglione, inoltre, ci saranno 3 stand gastronomici dedicati alla canapa: uno 100% vegan, uno 100% gluten free e uno 100% a base canapa, tutti con birra alla spina alla canapa. Al ristorante sarà possibile apprezzare anche menu vegan e a base di canapa. L’edizione del 2016 darà ampio spazio ai temi legati all’alimentazione e ai benefici che derivano dall’inserimento della canapa nella dieta. Nella mattina di domenica 21 febbraio, si terranno degli incontri con medici nutrizionisti e ci saranno stand di importanti aziende e associazioni del settore, come Cioccolateria Dolcevita, iCanapai, l’associazione culturale iVegan, Sativa Alimentari, Sale e Argento, Hemp Farm Italia per citarne solo alcune. La canapa per uso alimentare si sta diffondendo sempre più velocemente in tutto il mondo, grazie all’alta concentrazione di nutrienti. L’alimento con la più alta concentrazione di Omega 3 e 6 è l’olio di pesce, ma quest’alimento, oltre ad avere un sapore che per alcuni può risultare sgradevole, oltre a non essere contemplato nell’alimentazione di vegetariani e vegani, viene estratto chimicamente, e soprattutto, quando viene estratto da pesci grossi, contiene sostanze inquinanti come mercurio, idrocarburi o metalli pesanti. Al contrario, l’olio di semi di canapa viene estratto a freddo, semplicemente attraverso la pressione, è privo di inquinanti e ha un odore gradevole e un sapore di nocciola. Dai semi della canapa è possibile ricavare una farina che può essere utilizzata come sostituto della tradizionale farina di frumento di tipo 00, utile soprattutto per chi segue diete particolari. È priva di glutine e, dunque, perfettamente digeribile anche per chi soffre di celiachia, e possiede il 21% di calorie in meno rispetto alla farina 00; di queste, solo il 3,8% è costituito da carboidrati. Le proteine formano circa il 30% della massa complessiva e contengono, in quantità significativa, tutti gli aminoacidi essenziali: una vera garanzia di benessere e lunga vita! L’utilizzo della farina di semi di canapa, insieme alla soia, è vivamente consigliato nella dieta vegana; a differenza della soia, però, la canapa è un alimento che fa parte del nostro corredo genetico perciò totalmente assimilabile. Molto elevato, inoltre, è il contenuto di fibre, ideali per la regolarità intestinale. “In Italia, la coltivazione della canapa per la produzione di semi a scopo alimentare è consentita solamente dal 2011, ma sono già numerose le piccole ditte e aziende agricole che hanno iniziato a coltivare terreni a questo scopo. – Ha commentato Silvio Saraceni, Presidente dell’Associazione Culturale Tuanis. – Purtroppo, però, non se ne parla abbastanza, per questo abbiamo deciso di creare una vera e propria fiera nella fiera, dedicando una grandissima parte della fiera agli utilizzi della pianta nel campo alimentare. Dal punto di vista dei valori nutrizionali, la canapa è un alimento completo e, oltretutto, è facilmente digeribile. Introdurla nella nostra dieta quotidiana contribuisce al mantenimento della nostra salute e al contenimento dei sintomi di diverse patologie.”