Attualità
Nei pressi del campo rom di Giugliano fuoriuscite di gas fetidi
Salute a rischio per i rom di Giugliano, chiesto trasferimento in prefettura. E gli abitanti dichiarano: ‘abbiamo paura’
Roma, 19 giu. – “Non possiamo piu’ rimanere qui, la puzza e’ insopportabile. Abbiamo paura per la salute dei nostri bambini”. I rom del campo comunale di Giugliano in Campania chiedono di essere trasferiti lontano da quelle discariche da cui continuano a fuoriuscire gas fetidi. Sono stati trasferiti in localita’ Masseria del Pozzo due mesi fa, dopo un esodo di due anni nelle campagne di Giugliano. Nei giorni scorsi i rappresentanti dei rom hanno incontrato i commissari prefettizi del comune nel napoletano per chiedere il trasferimento. Un incontro che non ha avuto pero’ nessun esito. “Se ci saranno conseguenze per la salute di queste persone riterremo responsabili i commissari”, dice il padre comboniano Alex Zanotelli in rappresentanza del Comitato campano per i rom, che riunisce diverse associazioni. Il campo provvisorio, costruito dal Comune di Giugliano in cui oggi vivono 400 rom, e’ costato circa 400mila euro. Tre centimetri di ghiaia e asfalto per separare un insediamento umano da terreni in cui, negli anni, e’ stata sversata ogni sorta di rifiuti, legali e illegali. Un’area, quella in cui sono stati collocati, divenuta simbolo del disastro ambientale in Campania. Su una superficie di 30 chilometri si contavano sei discariche in cui sono finiti negli anni rifiuti speciali, tossici e nocivi. Le analisi dell’Arpac hanno riscontrato nella falda acquifera sottostante un massiccio inquinamento da manganese, ferro, piombo, benzene, idrocarburi, toulene, tetracloroetilene e persino consistenti anomalie magnetiche “attribuibili alla presenza di materiali ferromagnetici nel sottosuolo”. Gran parte dell’area in questione e’ posta sotto sequestro giudiziario.
Una situazione ambientale disastrosa, dunque, ricostruita nel dettaglio dalla relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attivita’ illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che avrebbe dovuto fare da premessa a un piano urgente di bonifiche che e’ stato redatto, approvato, ma mai attuato. Il campo e’ stato costruito dal Comune di Giugliano in accordo con la Prefettura e con il parere favorevole dell’Asl: “Ci chiediamo come sia possibile una discrepanza cosi’ evidenti tra le analisi ambientali- dicono i portavoce del Comitato per i rom- Venga fatta chiarezza, ma intanto si cerchi una soluzione alternativa in tempi rapidi”.