Arte & Cultura
‘Natura Immortale’ di Susana Serpas in esposizione a Sala1- Roma
FOTOGRAFIA/Sala 1, una selezione di opere fotografiche nella collezione Sala 1
“Il confronto verso la Natura è fatto di fascino e paura. Attraverso l’Arte possiamo riflettere questo confronto con uno Sguardo privo dalla Malizia e dal Preconcetto che il pensiero della ragione a volte pone” spiega Susana Serpas a proposito della sua opera fotografica esposta in una selezione nella collezione Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea a Roma.
La mostra, inaugurata l’8 Novembre 2017 fino al 10 Gennaio 2018, espone dieci fotografi per raccontare la storia più recente della Sala 1 con la Fotografia. La galleria aderì nel 2001 alla prima edizione di FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma. Un’occasione per rendere omaggio all’annuale appuntamento romano con la fotografia, proponendo una rassegna con le opere della collezione Sala 1, parte delle quali è stata già presentata in occasione del Festival. Si ripercorrono i grandi temi affrontati da FOTOGRAFIA, quali ad esempio: l’immigrazione, i contesti urbani, le nature, la storia, la performance e la famiglia. Le opere daranno vita negli spazi di Sala 1 ad una nuova riflessione sul mezzo fotografico e sulla sua potenza comunicativa.
“Credo nelle cose che non esistono, perché conosco l’invisibilità delle percezioni. La Natura anima ed esalta l’oggettività della materia, – spiega la Serpas sull’opera da lei esposta dal titolo ‘Natura Immortale’ – Viva e mutante all’infinito come eterna trasformazione dalla vita alla morte, dalla creazione alla distruzione in un eterno e continuo alternarsi infinito. Credo nella commozione della visione” conclude.
Con FOTOGRAFIA/Sala 1, l’organizzazione ringrazia dieci fotografi che hanno esposto e realizzato la loro opere per questo spazio molto suggestivo ( pz di Porta San Giovanni 10 – Roma). È anche Come in un collage eterogeneo le opere di Francesco Amorosino, Ali Assaf, Stefano Fontebasso De Martino, Tatsumi Orimoto, Guido Orsini, Rax Rinnekangas, Thomas Rousset, Susana Serpas, Chantal Stoman, Heinz Stephan Tesarek trovano una nuova chiave di lettura. Così diverse fra loro le fotografie raccontano in un bizzarro fil rouge il rapporto tra l’obiettivo e l’Oggetto, alla volte caricato da propri ricordi personale come per Francesco Amorosino, vissuto in maniera “religiosa” nelle foto di Chantal Stoman o rappresentato nel suo puro valore estetico verso la natura di Guido Orsini, Stefano Fontebasso De Martino, Susana Serpas. L’Oggetto vissuto con ironia, denaturalizzato e rimontato in visioni ai limiti del reale come per le opere di Thomas Rousset. Le letture variano seguendo la visione di Ali Assaf, Rax Rinnekangas, Heinz Stephan Tesarek che hanno colto il rapporto di reciprocità tra la natura e l’uomo. Un’ultima visione è quella di Tatsumi Orimoto che della fotografia ne ha fatto un uso ben più complesso del suo essere anche un documento per le suoe note performance. Un catalogo della mostra, a cura di Sara Esposito, sarà disponibile in formato digitale.
FOTOGRAFIA/Sala 1 Una: dalle ore 18:00 Orario: dal martedì al sabato dalle ore 16,30 alle ore 19,30