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Diritti umani

Milano in prima fila contro la violenza sulle donne con Wall of Dolls

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“Un’iniziativa importante per sensibilizzare i cittadini sul fenomeno della violenza di genere e diffondere una nuova cultura della parità di genere”

WALL-OF-DOLLS-500x353Milano, 22  giugno  – Milano si mobilita contro il femminicidio, torna per il secondo anno al “Wall of Dolls”, il muro delle bambole per dire no alla violenza sulle donne. A  dare il via all‘iniziativa, questo pomeriggio, l’assessore alle Politiche per il lavoro, sviluppo economico Cristina Tajani con  Rosaria Iardino, consigliera comunale e Consigliera delegata alle Pari opportunità, Politiche di genere, Sostegno alle categorie più deboli e Disabilità, di Città metropolitana di Milano insieme a  Jo Squillo, vera ideatrice di Wall of Dolls. L’installazione sarà visibile a tutti cittadini per tutto il periodo di Expo 2015 in via De Amicis, 2. “E’ significativo che i protagonisti del mondo della moda abbiano deciso di spendere il proprio nome per una causa così importante, anche alle luce dei recenti fatti di cronaca. Fatti che dimostrano come ci sia ancora molto da fare per contrastare la violenza sulle donne ed ogni discriminazione di genere” così commenta l’iniziativa l’assessore alle Politiche per il lavoro, Moda e Design Cristina Tajani . “Violenza – conclude l’assessore – che avviene soprattutto tra le mura domestiche e ancora oggi nascosta, è necessario quindi che tutti e in primo luogo chi è più conosciuto dal grande pubblico apporti il suo contributo per sensibilizzare le nuove generazioni e la cultura maschile”. “Anche per questo motivo – commenta la consigliera Rosaria Iardino – la violenza sulle donne continua ad essere una piaga che purtroppo non pare tramontare nel nostro Paese. Per cui assume un alto valore simbolico il fatto che nel giorno in cui le passerelle milanesi si riempiranno di presenze maschili, venga ricordata la doverosa battaglia contro i femminicidi”. “L’installazione permanente del Wall rispecchia l’incomprensibile brutalità della realtà – ricorda l’artista Jo Squillo – rubate, martoriate e persino incendiate, tante sono le bambole che hanno subito violenze e questo ci fa riflettere su quanto lavoro ci sia ancora da svolgere per cambiare la cultura dell’inciviltà maschile. Ma il nostro muro R/ESISTE grazie alle tante associazioni, alle artiste e ai designer, che hanno contribuito a rinnovarlo per il suo secondo anno di vita, segno che la forza di volontà e la tenacia femminile sono più forti di qualsiasi mano vigliacca in azione”. Le bambole realizzate ad hoc da stilisti, artisti, scrittrici, celebrities e associazioni daranno vita a un vero e proprio muro del ricordo che dalla capitale della moda, Milano, farà tappa nelle principali città italiane e europee per denunciare quanto ancora le donne vengano troppo spesso violate e nel contempo per sensibilizzare i cittadini a una nuova cultura del rispetto e al tema della parità di genere.

 

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