Italia
Milano, a ‘Palazzo Museo’ oltre mille i visitatori in due settimane di apertura
In maggioranza sono italiani ma tanti anche gli stranieri che apprezzano le audioguide multilingue. Bisconti: “Esperimento da allargare anche in altri luoghi dell’Amministrazione”
Milano, 22 giugno – Le nuove sale aperte al pubblico di Palazzo Marino piacciono a milanesi e turisti. In due sole settimane di apertura (dal 3 al 19 giugno) i visitatori hanno superato quota mille mentre vengono particolarmente apprezzate le visite ‘smart’, ovvero utilizzando le audioguide in dieci lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese mandarino, portoghese, giapponese, arabo moderno standard, oltre naturalmente all’italiano). Un successo ancora più significativo in quanto al momento le visite si svolgono ogni martedì, mercoledì e venerdì, senza prenotazione, cinque volte al giorno, nei seguenti orari: 9.30, 10.30, 11.30, 14.00, 15.00. A guidare la classifica dei visitatori stranieri sono francesi, tedeschi e, a sorpresa, australiani. I visitatori possono accedere direttamente da piazza Scala nella Sala delle Tempere, dove trovano un punto accoglienza con brochure in italiano e inglese e, appunto, le audioguide in 10 lingue. Sempre in questo spazio, inoltre, si può assistere alla proiezione di un documentario-video sulla sala più rappresentativa di tutto l’edificio, la Sala Alessi. In totale, le visite guidate hanno raggiunto quota 53, 40 quelle ‘smart’ della durata di 45 minuti. Tutti i percorsi sono gratuiti. “Grazie alla partnership tra Comune e Banca Popolare di Milano – dichiara l’assessore al Tempo Libero Chiara Bisconti – stiamo valorizzando i tesori della casa dei milanesi. Il nostro obiettivo è di arrivare a diecimila visitatori entro la fine di Expo e credo che con questi numeri raggiungeremo questa cifra molto prima. Sono tanti i patrimoni nascosti dell’amministrazione, questo esperimento dimostra che siamo sulla strada giusta e che anche altri luoghi bellissimi e poco conosciuti, come il palazzo della Ragioneria, potrebbero aprirsi a tutti”. Il ‘viaggio’ dentro Palazzo Marino (che figura nell’elenco dei monumenti dichiarati nazionali) inizia dalla Sala delle Tempere, posta all’entrata del palazzo. Qui una carta in tromp-l’oeil simula gli antichi cuoi di Cordoba, con zoccolature di finto marmo. Quattro grandi tele seicentesche provenienti da Villa Litta Modignani con scene di vita dei santi Pietro e Paolo, opera di un ignoto pittore forse romano. Si passa poi alla Sala degli Arazzi, dove sono affisse tre rappresentazioni tratte dalla vita di Marco Aurelio. In un quarto, a carattere mitologico, figurano gli eroi Perseo e Bellerofonte mentre combattono contro le belve. Si tratta di prestigiosi arazzi tessuti in una bottega di Bruxelles tra il XV e il XVI secolo. Altra novità per il pubblico è la Sala della Trinità che in origine doveva essere l’antico oratorio: presenta alle pareti degli affreschi strappati provenienti dalla chiesa di San Vito in Pasquirolo, attribuiti all’opera di Giovan Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino. Inoltre un affresco staccato dalla chiesa di san Vincenzino, opera di Giovanni da Lomazzo, in cui è raffigurato san Vincenzo in abito da diacono con l’attributo iconografico che ne ricorda il martirio, cioè la ruota della Macina. Il percorso si snoda poi attraverso la Sala della Resurrezione, dove si trovano altri affreschi provenienti dalla chiesa di san Vincenzino, sempre attribuiti a Giovanni da Lomazzo e infine l’accesso alla splendida Sala Alessi, il Salone d’onore di Palazzo Marino che prende il nome dall’architetto che ha progettato l’intero edificio, cioè Galeazzo Alessi. Qui, sotto il cornicione, si trovano dodici affreschi con le Nove Muse e gli dei Apollo, Bacco e Mercurio. Due grandi busti posti sopra ai portali rappresentano Marte e Minerva e alcuni bassorilievi in coccio pesto narrano storie mitologiche. I visitatori possono poi accedere ad altri spazi come la Sala dell’Urbanistica, la Sala Gialla e la stessa sala del Consiglio Comunale. Il percorso si conclude visitando il cortile d’onore e il loggiato.