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MILANO. A PALAZZO MARINO PREMIATI I VINCITORI DELLE BORSE DI STUDIO ”MARCO BIAGI” 2018

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Tajani: ”Due lavori di ricerca, microcredito e smartworking, al centro dell’agenda di questi dell’Amministrazione sui temi del lavoro” 

 

Milano mantiene vivo il ricordo di Marco Biagi. Sono stati conferiti oggi, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino dall’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività Produttive e Commercio Cristina Tajani, i riconoscimenti ai vincitori del premio Marco Biagi 2018, la borsa di  studio istituita dal Comune di Milano  per onorare la memoria e il lavoro del giuslavorista assassinato nel 2002.

Ad aggiudicarsi ex aequo il premio Sara Bonetti  con “Microcredit in the Philippines: The Vides Case Study”e Serena Bettarelli con “Lo Smartworking: problematiche organizzative ed impatto sulla soddisfazione del dipendente”.

“I lavori di queste due giovani ricercatrici sono contributi preziosi al dibattito su temi come il microcredito e lo sviluppo dello smartworking, al centro dell’agenda dell’Amministrazione – spiega l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani -. Temi che in questo periodo sono più che mai attuali e devono essere affrontati con spirito costruttivo, aperto al dialogo e al confronto nel segno del lavoro indicatoci dal Professor Marco Biagi Il lavoro di queste brillanti studiose – conclude l’Assessore –  dimostra che abbiamo tutte le capacità e le energie per affrontare con spirito nuovo le sfide che il Comune e l’intero Paese hanno di fronte”.

Il premio Marco Biagi  istituito dal 2015 dal Comune di Milano è rivolto a studenti, ricercatori, italiani e stranieri under 35 anni, che negli ultimi due anni abbiano affrontato, attraverso tesi di laurea o di dottorato, articoli, monografie e saggi, il delicato tema del lavoro con un focus su ambiti particolari come l’innovazione sociale e delle periferie, il lavoro e i nuovi fenomeni immigratori. Studi che possono essere utili all’Amministrazione per identificare policy adeguate a comprendere i cambiamenti sociali ed economici presenti sul territorio.

I vincitori sono stati individuati in una rosa di 23 candidati che hanno risposto al bando. A designare il più meritevole una apposita commissione giudicatrice composta da membri interni ed esterni dell’Amministrazione. Ai due vincitori consegnati oltre ai riconoscimenti anche due assegni del valore di 3.125 euro

MOTIVAZIONI  

Dott.ssa Sara Bonetti – Microcredit in the Philippines: The Vides Case Study” 

La tesi analizza criticamente il ruolo del microcredito nei paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo. L’elaborato descrive efficacemente l’evoluzione del fenomeno del microcredito e della microfinanza nel corso del tempo, e ne delinea il ruolo odierno nei PVS e nei paesi avanzati, con una discussione critica dei costi e benefici. Lo studio si focalizza poi sulle attività di una grossa ONG operativa nel microcredito nelle Filippine, analizzandone l’operato attraverso interviste con 60 suoi clienti in diverse località. La, offre un contributo concreto all’organizzazione delle attività di microcredito, evidenziano criticità e punti di forza non solo dell’operatore analizzato, ma discutendo in maniera critica e costruttiva il ruolo del microcredito come strategia di sviluppo.

Dott.ssa Serena Bettarelli – “Lo Smartworking: problematiche organizzative ed impatto sulla soddisfazione del dipendente” 

L’elaborato affronta un tema attuale e molto rilevante in termini di innovazione sociale nei luoghi di lavoro: lo smart working. La ricerca si focalizza su un caso aziendale e offre alcuni interessanti spunti di riflessione sugli aspetti maggiormente apprezzati dai lavoratori e sulle dimensioni più critiche. Differentemente dal telelavoro, sul cui impatto in termini di soddisfazione per il lavoro, rapporto con i colleghi e i superiori, esiste una letteratura più consolidata, lo smart working – che prevede la possibilità di lavorare da casa solo alcuni giorni al mese – influisce in modo meno radicale ma comunque rilevante su tutte queste dimensioni. L’analisi mostra come ulteriori ricerche e progetti di valutazione siano necessari per affinare lo strumento, in sé molto flessibile, e sollecitarne l’utilizzo nelle realtà aziendali che ancora non lo hanno preso in considerazione.

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