Arte & Cultura
Maggie Van Der Toorn ed il mondo della letteratura
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Intervista a Maggie Van Der Toorn
Di Francesca Rossetti
Maggie Van Der Toorn è una bellissima donna di origine olandese, da tempo trapiantata in Romagna e che si occupa di letteratura, arte, musica e tanto altro: a lei la parola.
Chi è Maggie Van Der Toorn e come nasce la tua passione per la letteratura?
“Sono una scrittrice, una sceneggiatrice e un event-manager. Sono di madrelingua olandese ma vivo in Italia da più di trent’anni. Nella lingua del mio paese adottivo ho trovato il miglior modo per esprimermi. L’Italiano ha un vocabolario talmente ricco e coinvolgente che permette di esternare le mie ispirazioni ed emozioni nei testi e negli eventi che organizzo. Ho sempre avuto la passione della scrittura ma soltanto da qualche anno me ne occupo professionalmente. Ho realizzato uno spettacolo teatrale del titolo “Animal’estate”, indirizzato a bambini e famiglie, e organizzo incontri culturali; ho vinto ben otto premi letterari. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo libro “Labirinti”, nel 2015 “Partenze” e l’ultimo “Posti a sedere” nel 2016 con Giulio Perrone Editore di Roma. Mi definisco una “Emotioner”. Scrivere è la mia arte primaria, fonte della mia fantasia, che mette poi in moto tutto il resto. Mi sento come una nomade visto che esploro più campi con la mia esigenza di espressione anche nel disegno, nel teatro e nel cinema. Ho realizzato anche un cortometraggio “Labirinti Urbani” che è stato proiettato a giugno 2014 durante la Biennale di Venezia al Morphos Festival e sto lavorando ad un prossimo progetto. Il punto focale è la generazione e la trasmissione di emozioni, da quì il termine “emotioner”. Vivo all’entroterra della provincia di Rimini dove gestisco un B&B denominato: Artemusica,
artemusicabb.weebly.com.
La mia passione per la letteratura nasce fin da piccola. Mi piaceva chiudermi in camera e leggere i racconti per ragazzi. Poi ho preso la penna in mano e scrivevo intero quaderni di racconti, quella volta nella mia lingua madre naturalmente. Scrivevo anche per il giornalino della scuola. Poi quando mi sono trasferita in Italia mi sono avvicinata alla letteratura e alla cultura italiana e mi sono trovata a casa.”
Di che cosa parlano i tuoi racconti e a quali grandi autori ti ispiri?
“I miei racconti sono storie di vita che affrontano temi sociali e coinvolgono emozioni. Scrivere è viaggiare, diventare un’altra persona, capire e capirsi. Attraverso le mie narrazioni cerco di coinvolgere il lettore nelle mie opere lasciando un messaggio positivo pur nei racconti drammatici: un incentivo ad apprezzare le cose semplici che offre la vita e di vedere situazioni da diverse angolazioni. Le idee mi vengono dall’osservazione della realtà che mi circonda. Quando vivevo in Olanda mi appassionavano i romanzi di Jan Wolkers ma poi, quando mi sono trasferita ho scoperto i grandi autori italiani come Calvino, Pirandello, Morante. La mia autrice preferita è sicuramente Dacia Maraini che apprezzo molto per lo stile di espressione così coinvolgente e la semplicità del suo linguaggio. Per quanto riguarda il cinema, Giuseppe Tornatore per l’imprevedibilità e la perfezione. Pur tuttavia, questi esempi così illustri mi spingono a cercare uno stile mio, riconoscibile, originale, che richiami le icone dell’Arte, ma che non ne copi i tratti. Vorrei, senza presunzione, essere riconosciuta come Maggie Van der Toorn, non come uno dei tanti cloni di scrittori famosi. Scrivo in maniera diretta, misto nordico-mediterraneo e nei miei testi spicca la grande passione per l’Italia, paese che riesce a sorprendermi quotidianamente, in maniera positiva.
Vincere un premio letterario è una grande gratificazione. Un ornamento del proprio lavoro.
- Primo premio nel concorso letterario sezione racconti brevi “Premio Orlando”, organizzato da Giulio Perrone Editore: con il racconto “Pensieri circolari”, pubblicato nell’antologia “Premio Orlando” dall’Erudita casa editrice, Roma. (2013)
- Primo premio nel concorso “Un immagine per una storia”, organizzato da Bookolico, Torino con il racconto “Creatura del buio” (2012)
- Terza classificata per la sezione racconti inediti al concorso “Vinceremo le malattie gravi” con il racconto “Il posto dei desideri”, organizzato dall’Istituzione Universum, Milano (2013)
- Diploma d’onore sezione racconto inedito “Il ritorno”, Concorso letterario “Il Molinello”, Firenze (2015)
- Premio della Giuria con l’opera “Partenze” Premio Letterario Internazionale Montefiore V^ Edizione, Cattolica (RN) (2015)
- Premio Autore dell’anno 2015 II edizione organizzato dall’Associazione Culturale Il club dei Cento. Radio Italia Uno Torino
- Menzione d’onore per il racconto “Viola” nel libro “Posti a sedere” 2016, Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards
- Premio di poesia e narrativa “Megaris” (Napoli) 2016, Premio speciale per il libro “Posti a sedere”.
Ti occupi di teatro e disegni. Di cosa si tratta?
“Mi piace esprimermi in varie forme d’arte. Vengo da una famiglia di pittori, ho sempre osservato i nonni, mio padre e mio zio con i pennelli in mano. La copertina di Labirinti è tratto da un quadro di mio zio, Martin Van Der Toorn, noto pittore residente in Australia. Mi piace esprimermi attraverso il disegno, prevalentemente in bianco e nero, con il carboncino. Scrivo sceneggiature, spettacoli e organizzo incontri letterari. Presento i libri di altri autori, scrivo recensioni sul mio blog scintilledimaggie.wordpress.com e per la rivista on-line Rete di Sapere.”
Quali saranno i tuoi progetti futuri?
“Mi considero un’esploratrice e come tale mi riesce difficile a stare ferma. Viaggerò molto perché è attraverso i viaggi e l’incontro con le persone che nascono nuove idee e nuovi racconti. Organizzo anche concorso letterari sul mio blog. Scintille in 100 parole è alla terza edizione che porterà tre vincitori, premiati in una premiazione ufficiale a Rimini dalla giuria di qualità. Attualmente sto terminando il mio primo romanzo, dovrebbe uscire nel 2017 e ho in mente una raccolta di racconti in inglese. Poi continuo a promuovere il mio ultimo libro “Posti a sedere” in giro per l’Italia perché credo che il contatto diretto con il pubblico è fondamentale per un autore e per capire come migliorare il proprio lavoro.”