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Lettera aperta al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri

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28842-500356-carmelo-musumeciCarmelo Musumeci, ergastolano ostativo: ‘che senso hanno tutti questi anni di rieducazione se sono condannato a vita?’

Roma, 18 ottobre – “Signora Ministra, sono ininterrottamente detenuto dal ventuno ottobre 1991, in esecuzione della pena dell’ergastolo. Sono entrato in carcere con la quinta elementare, mi sono laureato in Scienze Giuridiche prima, in Giurisprudenza dopo. Attualmente sono iscritto alla Facoltà di Filosofia di Padova (in sei mesi ho dato cinque esami, con voto: ventisette, ventisette, trenta, ventotto, trenta e lode).  Ho ricevuto tre encomi, in data 24 maggio 2010, 19 maggio 2011 e 20 giugno 2012. Ho pubblicato quattro libri: “Zanna Blu: Le avventure”, Gabrielli Editore, 2012; “Undici ore d’amore di un uomo ombra”; Gabrielli Editore, 2012; “Gli uomini ombra e altri racconti” Gabrielli Editore, 2010;  ed è appena uscito “L’urlo di un uomo ombra” Edizioni Smasher, 2013. Inoltre sono tra i 20 finalisti del concorso “Racconti dal carcere”, patrocinato dal DAP, e i cui racconti sono stati pubblicati da Arnaldo Mondadori Editori. Ho usufruito di un permesso di necessità da uomo libero, maggio 2011, e sono regolarmente rientrato in carcere. Collaboro attivamente da tanti anni con l’Associazione Antigone e la Comunità Papa Giovanni XXIII . Sono detenuto a Padova dal 30 luglio 2012 e da quasi un anno faccio parte della Redazione di Ristretti Orizzonti, diretta da Ornella Favero, e collaboro con il progetto “Scuola-Carcere”,  con frequenti incontri con i ragazzi delle scuole. Da tanti anni scrivo per l’abolizione dell’ergastolo, in particolare quello ostativo, che chiamiamo “La Pena di Morte Viva”, (vedesi  www.carmelomusumeci.com curato da alcuni volontari). Prima del mio trasferimento qui  dal carcere di Spoleto,  la Direzione di quell’Istituto, Dottor Ernesto Padovani e Dottor Pantaleone Giacobbe, di propria iniziativa, aveva proposto richiesta di declassificazione, in seguito confermata dal parere favorevole anche del Direttore del carcere di Padova, Dottor Salvatore Pirruccio. Inoltre in  una richiesta di permesso premio il Dottor Ernesto Padovani del carcere di Spoleto si era così espresso: “Parere favorevole sull’affidabilità individuale anche esterna”. Ciò nonostante sono classificato AS1 (E.I.V.) da circa diciassette anni. In questi anni di carcere ho dimostrato il mio cambiamento e la mia crescita con fatti concreti, eppure non sono riuscito a essere declassificato in media sicurezza e neppure, in subordine, conoscere i motivi della necessità di continuare ad essere detenuto in circuiti AS1.

Signora Ministra, spogliarsi della subcultura di tutta una vita non è facile.

Poi quando uno ci riesce rimane deluso se scopre che i “buoni” sono più cattivi di lui. E  non Le nascondo che, sinceramente, stavo meglio quando pensavo che il cattivo ero io, perché migliorare una persona e continuare a tenerla all’inferno è una contraddizione che sa di punizione un po’ vendicativa.

Signora Ministra, mi sento di non appartenere più a questo mondo dei circuiti di Alta Sicurezza, a questo tipo di cultura. Per questo motivo Le chiedo di togliermi da questo circuito AS1 ed essere finalmente declassificato, oppure mi spieghi che senso hanno avuto tutti questi anni per la mia “rieducazione”.

Buon lavoro”.

 

Carmelo Musumeci della Redazione di Ristretti Orizzonti.

Padova, Ottobre 2013

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