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Arte & Cultura

Le ali della libellula, incontro con gli autori

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sabato 22 ottobre 2016 ore 17.30.  ALESSANDRA RUFFINO converserà a margine del libro “Hotel du Tambour Giovanni Tamburelli: una vita a fuoco”

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Sabato 22 ottobre, ore 17:30, nella Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano di Longiano, sede della Fondazione Tito Balestra Onlus, continuano gli incontri con gli autori de Le ali della libellula, a cura di Flaminio e Massimo Balestra. Relatrice del secondo appuntamento sarà Alessandra Ruffino che converserà a margine del recente volume, Hotel du Tambour. Giovanni Tamburelli: una vita a fuoco (Allemandi 2016), dedicato allo scultore piemontese che nel 2013 fu protagonista, con una vasta mostra personale, a cura di Flaminio e Massimo Balestra, alla Fondazione Tito Balestra Onlus di Longiano, suscitando grande interesse e ottenendo un’ingente presenza di pubblico, successo poi replicato, nel 2014, in occasione della manifestazione Longiano dei Presepi, con Il presepe delle creature, esposto nella chiesa di Santa Marina di Massa di Longiano.

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Il volume, a cura di Alessandra Ruffino, ricostruisce con estrema puntualità l’esperienza artistica di Giovanni Tamburelli attraverso un ricco corpus di scritti e un considerevole repertorio di immagini vòlti a ripercorrere i cicli creativi dell’artista, ogni volta, introdotti mirabilmente dalle considerazioni critiche della curatrice. Aspettatevi l’inaspettabile – recita la quarta di copertina –, al cospetto delle cose d’altro mondo uscite dalle mani e dalla fantasia di Giovanni Tamburelli. Ironiche, giocose, trasognate, paradossali, le creazioni di questo originale artista – nella scultura, nella pittura, nel design e nella scrittura – hanno un segno inconfondibile. Un segno che, nel tempo, ha attratto l’attenzione di prestigiosi estimatori (Gillo Dorfles, Francesco de Bartolomeis, Martina Corgnati, Sebastiano Vassalli, Ernesto Ferrero, Michel Butor e molti altri). Per scoprire la festa d’invenzioni di un immaginario gioioso e onirico quant’altri mai, si entri dunque all’Hotel du Tambour!

In occasione dell’incontro Lelia Serra leggerà alcune poesie di Giovanni Tamburelli tratte dalla raccolta Ocrisia (Fondazione Tito Balestra Onlus, 2015).

Brevi notizie biografiche:

Alessandra Ruffino, dottore di ricerca formatasi all’Università di Parma, studia da sempre i rapporti tra arti figurative e letteratura. Ha lavorato otto anni all’Università di Torino e firmato molti contributi storico-critici tra cui Ideogrammi per un viaggio nell’anima in Barocco (Aragno, 2010), Vanitas vs Veritas (Allemandi, 2013), Mollino fuori serie (Aragno, 2015). Giornalista pubblicista, collabora con il «Giornale dell’Arte», oltre a esser attiva nell’ambito della divulgazione come consulente d’istruzioni pubbliche e private e nell’editoria. (www.alessandraruffino.it)

 

Giovanni Tamburelli, artista, fabbro e poeta, è nato a Torino nel 1952 ma vive e lavora da sempre a Saluggia (Vercelli). Figlio, nipote e pronipote di fabbri, dopo gli studi grafici all’Istituto “Paravia” di Torino ha viaggiato e letto molto, affiancando costantemente alla pratica artistica l’attività di poeta. Decisiva per gli sviluppi del suo percorso artistico l’amicizia con Maurizio Corgnati. Ha esposto in molte città italiane ed estere. Di lui hanno scritto sia in ambito artistico che letterario: Nico Orengo, Sebastiano Vassalli, Gad Lerner e Frédérick Tristan, Giorgio Calcagno, Fabrizio Dentice, Giampaolo Dossena e Lodovico Terzi, Gillo Dorfles e Martina Corgnati. Ha pubblicato numerosi libri d’artista tra cui alcuni illustrati da Weiner Vaccari, Victor Kastelic, Gareth Fisher, Aldo Mondino. Collabora con le edizioni d’arte Il Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy. Nel 2011 è stato invitato a esporre alla 54ª Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, nel padiglione Italia, diretto da Vittorio Sgarbi.  Nel 2013 la Fondazione Tito Balestra Onlus gli ha dedicato, negli ambienti interni ed esterni del Castello Malatestiano di Longiano, una vasta personale dal titolo Nel disordine delle cose. Sculture, tappeti, acquerelli (comprendente una selezione di fotografie scattate all’artista nel suo atelier da Daniele Ferroni) e nel 2014, in occasione della manifestazione Longiano dei Presepi, nella chiesa di Santa Marina di Massa, la mostra Giovanni Tamburelli: il presepe delle creature. (www.giovannitamburelli.it)

 Al termine dell’incontro seguirà un momento conviviale (Nunc est bibendum) con i vini dell’Azienda agricola Stefano Vampari, Baltigati, Soprana (BI).

 Immagine di copertina del nuovo ciclo di incontri è il disegno di una libellula del fumettista Ugo Bertotti che oltre a sigillare l’intera edizione autunnale del 2016 andrà ad arricchire una collezione di opere dedicate al tema della libellula in cui sono già presenti opere di Claudio Ballestracci, Gian Ruggero Manzoni, Claudio Palmieri e Giovanni Tamburelli.

 Il prossimo appuntamento de Le Ali della libellula sarà sabato 26 novembre con un incontro e una mostra dedicati all’artista bolognese Mario Nanni dal titolo: “Risultato provvisorio di un processo” ed altri progetti. 1962-1968.

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