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L’Alpe-Adria-Trail dal Grossglockner al mare

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Dai piedi del maestoso Grossglockner fino alle azzurre acque del mare con incantevoli panorami su di un’equilibrata combinazione di spettacoli naturali, corsi d’acqua, torrenti e laghi alpini, un affascinante mondo animale e vegetale e infine il vasto orizzonte dell’Adriatico. 

copyright_Karnten_Werbung_E24-Soca_Slowenien-Tourismus21 Aprile – Dai piedi della più alta vetta austriaca, il Grossglockner (3.798 m) fino al mare Adriatico. In 43  tappe, ognuna delle quali si snoda per circa 17 chilometri, si attraversano i paesaggi di Carinzia, Friuli e Slovenia. In tutto circa  750 km da nord a sud, accompagnati da un clima temperato che promette tante ore di sole, temperature piacevoli e stupendi panorami dalle Alpi all’Adriatico. Presso ogni località di tappa, si trova un Alpe-Adria-Trail-Infopoint: una piattaforma con tre colonne che forniscono informazioni sulle rispettive località. Telefonando al centro prenotazioni Alpe-Adria-Trail o facendo una ricerca sul sito web www.alpe-adria-trail.com, gli appassionati di trekking possono prenotare il proprio itinerario preferito. Si può scegliere fra diversi pacchetti, oppure farsi consigliare per organizzare il proprio itinerario personalizzato. L’Alpe-Adria-Trail è ben descritto anche da due guide dettagliate, reperibili nelle librerie di lingua tedesca, contenenti consigli e informazioni preziose per programmare il trekking. Nel 2016 la casa editrice Bradt Verlag pubblicherà anche la prima guida escursionistica in lingua inglese, dedicata all’Alpe-Adria-Trail. La app gratuita dell’Alpe-Adria-Trail è uno strumento ideale, utile per programmare l’itinerario da casa e anche come guida lungo il percorso.

La via è la meta.

La meta geografica dell’Alpe-Adria-Trail è Muggia, poco a sud di Trieste, che un tempo era il porto principale della marineria austriaca. Questo trekking segue l’acqua nelle sue forme più diverse, dai ghiacci eterni del Grossglockner ai fiumi, dalle cascate ai laghi e al mare. Sono sentieri che esistono da sempre, ma che ora sono stati cartografati nel loro insieme. Chi non può o non vuole percorrere l’intero itinerario, può decidere di seguire alcune delle tappe più belle del “giardino dell’Eden”, che hanno in comune panorami paradisiaci, fantastici scenari naturali, laghi balneari luccicanti al sole, maestose cime di roccia e ghiaccio e infine le acque azzurre dell’Adriatico.

Il primo passo

Le prime otto tappe in Carinzia attraversano l’idillica valle Mölltal circondata da un incantevole scenario alpino con cime di 3000 metri. Si parte in mezzo al Parco Nazionale Alti Tauri, ai piedi del Pasterze, il più vasto ghiacciaio austriaco. Il Trail prosegue quindi per Heiligenblut e Grosskirchheim. Qui s’incontrano i mulini di Apriach, testimoni della vita di privazioni che conducevano i contadini nel periodo dal XVII al XX secolo. Lungo il percorso si trova anche la medievale Gmünd, cittadina degli artisti. La Millstätter Alpe è fra le zone escursionistiche più belle della Carinzia, sia per le sue cime dolci e arrotondate, sia per la vista meravigliosa sul sottostante lago Millstätter See, il terzo maggior lago della Carinzia. Ci troviamo in mezzo al dolce paesaggio del Parco della Biosfera dei monti Nockberge, attraversato dalle tappe 15 e 16, con la famosa stazione termale di Bad Kleinkirchheim. Arriach si vanta di essere il punto geografico centrale della Carinzia. Da qui parte la tappa che conduce in cima all’Alpe Gerlitzen. Con una magnifica vista sul lago Ossiacher See, si prosegue per l’ultima tappa che si snoda interamente in territorio carinziano, da Velden sul lago Wörthersee fino alla Baumgartnerhöhe, a poca distanza dal lago Faaker See. Poco prima dell’arrivo si raggiunge la rocca di Finkenstein, che ospita un’arena per concerti, spettacoli teatrali e… incantevoli tramonti.

Incontri con la Slovenia.

Con le tappe successive del trekking Alpe-Adria-Trail, gli escursionisti abbandonano il territorio austriaco per entrare in Slovenia e arrivare a Kranjska Gora, stazione sciistica di Coppa del Mondo. Il percorso segue quindi in gran parte il fiume Soča, che in italiano si chiama Isonzo, e attraversa il parco del Triglav, in mezzo alle Alpi Giulie, l’unico parco nazionale della Slovenia. Con un po’ di fortuna qui s’incontrano vari animali selvatici: stambecchi, camosci, cervi, galli cedroni e altri. Per la strada alpina più alta della Slovenia, si passa per Vršič raggiungendo Bovec, la zona sciistica più alta della Slovenia e anche celebre stazione di sport acquatici. Ci si trova qui nella incontaminata valle dell’Isonzo (Sočatal), premiata con L’EDEN-Award 2008. Si tratta di un vero gioiello naturale, racchiuso nel parco nazionale, ricco di attrazioni naturalistiche, cascate, grotte e solitarie valli laterali. In questa valle arriviamo a Caporetto (Kobarid) e Tolmino, paesi legati alle memorie della Prima Guerra Mondiale. La valle deve gran parte della sua bellezza alle acque azzurre e trasparenti del fiume, che nasce da una fonte carsica presso Trenta, nella Slovenia nord-occidentale. È uno spazio straordinario per gli amanti della canoa e dei pescatori che a volte catturano magnifici esemplari di trota marmorata, un pregiato salmonide d’acqua dolce. Man mano che si avanza lungo l’Isonzo verso sud, il paesaggio si fa sempre più dolce. A ovest, il Trail attraversa la zona di Goriška Brda, dove per tradizione da secoli si pratica la viticoltura. La favorevole posizione di queste colline è l’ideale per la produzione di vini premiati a livello internazionale. Al termine del Trail, nel Carso a est di Trieste, vale la pena visitare un monumento culturale famoso in Europa e nel mondo: il centro ippico e allevamento di cavalli di Lipizza, fondato nel 1580 dall’arciduca Carlo II.

La luce dell’Adriatico.

Nel Collio si attraversa per la prima volta il confine italiano e già si respira l’atmosfera serena del Mediterraneo mentre si entra nell’antica città di Cividale del Friuli, che fu fondata da una popolazione celtica e in seguito conquistata da Giulio Cesare. Nel medioevo fu capitale del primo ducato longobardo in Italia. Dal giugno 2011 Cividale è inclusa nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Da qui può già cominciare il viaggio attraverso i sapori d’Italia: chi decide di percorrere questa tappa, dovrebbe avere nello zaino una buona guida gastronomica e mettere in programma una visita alle aziende di produzione del Collio, famose per l’eccellente qualità dei vini, severamente controllata e garantita da oltre quarant’anni. La località più importante di questo affascinante paesaggio collinare è Cormòns, una meravigliosa cittadina in stile asburgico, dove vale la pena di visitare sia le chiese, sia le numerose cantine vinicole. La tappa successiva ci porta attraverso il Carso, un altopiano calcareo emerso dal mare circa 30 milioni di anni fa, dove spesso la bora soffia con violenza. È un paesaggio aspro e affascinante. A Duino, dove Rainer Maria Rilke scrisse le famose Elegie Duinesi, raggiungiamo il mare. Ancora pochi chilometri e finalmente si arriva alla meta: il porto di Muggia. Questa idillica cittadina marinara è caratterizzata dall’inconfondibile stile di Venezia. Ascoltando il rumore leggero che fanno gli alberi delle barche a vela nel porto e respirando l’aria salmastra dell’Adriatico, si cena con ottimo pesce di mare in uno degli eccellenti ristoranti, godendo una vista magnifica sul pittoresco golfo di Trieste disteso come in sogno davanti a noi. Fino al 1918, Trieste era il porto principale dell’impero austroungarico. La rettangolare Piazza dell’Unità d’Italia, affacciata sul mare, è chiusa su tre lati da fastosi edifici in stile neoclassico.

Variante breve del Trail: Giro delle 3 Nazioni.

Chi non ha tempo di percorrere l’intero Trail, ma non vuole rinunciare alle emozioni di un trekking attraverso tre nazioni, può scegliere la variante breve dell’Alpe-Adria-Trail: con il Giro delle 3 Nazioni in sette tappe giornaliere si percorrono 130 km attraverso Carinzia, Slovenia e Friuli. Il punto di partenza carinziano si trova alla Baumgartner Höhe, presso il lago Faaker See, da dove si prosegue per Warmbad Villach, attraverso il Parco Naturale del Dobratsch per Nötsch e Feistritz. Quindi si punta verso l’Italia attraverso la Val Canale e i paesi di Valbruna e Tarvisio. Oltre al famoso santuario di Monte Santo di Lussari, si toccano i laghi di Fusine e si passa ai piedi del Mangart, una delle vette più alte delle Alpi Giulie. Proseguendo si entra in Slovenia a Kranjska Gora, stazione di sport invernali famosa a livello internazionale, da dove si parte per superare la catena delle Caravanche e ritornare al punto di partenza in Carinzia.

 

Per informazioni o prenotazioni: www.alpe-adria-trail.com

Informazioni per il pubblico: www.carinzia.at

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