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La visita ufficiale del Presidente del Costa Rica in Italia

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LUIS GUILLERMO SOLÍS RIVERA punta sugli investitori italiani, Giustizia, Ambiente e Cultura. In atto accordi bilaterali col Governo italiano

Senza-titolo-1Roma, 27 Maggio – Si è svolto giovedì 26 maggio alla Union Camere, in occasione della sua prima visita ufficiale in Italia, l’incontro del presidente del Costa Rica Luis Guillermo Solís Rivera con gli imprenditori italiani per potenziare le opportunità di investimento in questo Paese, considerato tra i più competitivi nelle operazioni dei servizi corporativi. La diversità, qualità ed innovazione della fornitura esportabile del Costa Rica e le opportunità offerte dal Paese in materia di investimenti erano le questioni fondamentali illustrate da una  delegazione guidata dal Presidente e composta dal Ministro degli Affari Esteri Manuel A. González Sanz e dal Ministro del Commercio Estero e Presidente del Consiglio di Amministrazione di PROCOMER Alexander Mora, alla presenza di almeno 100 aziende italiane in settori quali aeronautica, cibo, servizi, industria, infrastrutture, camera di commercio, università e istituzioni. Nel suo discorso, Solìs Rivera ha affermato che i legami storici di amicizia, di rispetto, di scambio e di cooperazione con la Repubblica italiana sono fondamentali per lo sviluppo di opportunità di business tra i due paesi. “Il Costa Rica ha condizioni ottimali di concorrenza attraverso azioni concrete che sono evidenti in un’economia in crescita, i tassi di energia elettrica stabile e l’inflazione a zero lo scorso anno, che si aggiungono al nostro marchio di garanzia di una democrazia solida che investe in pace sociale, istruzione, salute ed occupazione. Queste condizioni sono inoltre incrementate da una credibilità nel mercato internazionale in termini di sicurezza giuridica degli investimenti e nella forza del nostro settore produttivo”. Da parte sua, il ministro Alexander Mora ha aggiunto che questa visita in Italia è stato un grande vantaggio a livello commerciale, in quanto il paese è stato in grado di ribadire che possiede le condizioni e la giusta competitività per fornire beni e servizi di qualità. “In Costa Rica abbiamo un’offerta di esportazioni diversificate e innovative, col valore aggiunto di misurarci ad alti livelli sui mercati internazionali. È importante che entrambi i Paesi colgano le opportunità individuate per i nostri servizi tecnologici di offerta di esportazioni, piante, fiori e fogliame, prodotti alimentari ad alto valore aggiunto e prodotti freschi. Allo stesso tempo, è importante che il messaggio sia chiaro agli investitori: il nostro Paese offre la certezza del diritto, una posizione geografica strategica ed una forza lavoro che genera la produzione sofisticata e competitiva”. Il Direttore Generale di PROCOMER, Pedro Beirute Prada, che ha accompagnato il tour presidenziale per promuovere l’offerta di esportazione italiana in Costa Rica, ha aggiunto che, dal momento che l’Italia è il quarto Paese in materia di esportazioni costaricensi nell’Unione Europea, è fondamentale organizzare questo tipo di riunioni per continuare nel lavoro di posizionamento del  Costa Rica in materia di acquirenti e consumatori. “Nel 2015 il valore delle nostre esportazioni di merci ha raggiunto 169 milioni di dollari, concentrati in prodotti agricoli come banane (91,5%), ananas (57,3%), caffè verde (10,8%) e melone (3,1%). Inoltre, ben 156 aziende sono riuscite a fare affari con questo mercato per più di 126 prodotti. Senza embargo, il nostro scopo è quello di aumentare il flusso di esportazioni e ed inviare ogni volta prodotti a più alto valore aggiunto”. Agli investitori, i delegati costaricensi hanno svelato le caratteristiche che rendono il Paese indicato come l’opzione numero di uno per istituire un centro business globale in America Latina, tra i quali la posizione geografica, la manodopera qualificata, l’innovazione e la certezza del diritto. L’Europa in generale rimane importante per attirare gli investimenti verso il Costa Rica: l’11% delle aziende nel Paese ha infatti la propria sede nel vecchio continente, ragion per cui si mira a generare un clima competitivo per la creazione di più operazioni “business oriented”. Oltre alla promozione di scambi commerciali, la visita del Presidente del Costa Rica è mirata alla stipula di alcuni accordi bilaterali firmati nel pomeriggio del 27 marzo. Tra questi, rilevante è il trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra i governo della Repubblica italiana ed il governo della Repubblica del Costa Rica. In tale documento, i due Paesi si impegnano a prestarsi reciprocamente la più ampia assistenza giudiziaria in materia penale, attraverso la ricerca e l’identificazione di persone, la notifica e l’acquisizione di atti relativi ai procedimenti penali, l’esecuzione di indagini e lo scambio di informazioni. L’assistenza giudiziaria può essere prestata anche quando i fatti per i quali è richiesta non costituiscano reato nello Stato richiesto, a eccezione del caso in cui la stessa incida sui diritti fondamentali delle persone. La richiesta deve essere presentata alle Autorità Centrali di ciascuno dei due Stati, mediante il canale diplomatico e secondo le forme e i contenuti stabiliti, e l’Autorità giudiziaria dello Stato Richiesto emette tutti gli atti necessari all’esecuzione della richiesta, in seguito acquisendo e trasmettendo allo Stato Richiedente i documenti indicati. Laddove necessario, gli Stati possono anche adottare misure per la protezione delle vittime, dei testimoni o di altri partecipanti al procedimento penale. Il trattato si applica ad ogni richiesta presentata dopo la sua entrata in vigore, anche se i relativi reati sono stati commessi prima dell’entrata in vigore dello stesso. Il protocollo d’intesa sulla cooperazione in materia di vulnerabilità al cambiamento climatico, gestione del rischio, adattamento e mitigazione, è stato firmato con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare della Repubblica italiana con l’intento di rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico, nel contesto dello sviluppo sostenibile. In particolare, la collaborazione tra i due Paesi consisterà nella raccolta e nell’analisi dei dati rilevanti per l’osservazione dei cambiamenti climatici e la misurazione del loro impatto sul settore economico, e si realizzerà mediante progetti comuni, scambio di informazioni, assistenza supporto e incontri che permettano di promuovere lo sviluppo e l’utilizzo delle energie rinnovabili. Inoltre, al fine di dare concretezza ed effettività al progetto comune, verrà creato un comitato che  supervisioni e supporti le attività di cooperazione e che si occuperà anche di approvare progetti e finanziamenti, esaminando periodicamente i progressi  ed i risultati raggiunti. Tra gli accordi bilaterali anche l’accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra Italia e Costa Rica, definito dai due Governi con la finalità di migliorare la reciproca conoscenza del patrimonio culturale e di apportare, attraverso lo scambio di esperienze, dei vantaggi sociali ed economici per ciascuno dei due Paesi. Italia e Costa Rica si impegneranno a promuovere progetti e attività in collaborazione tra loro, con la possibilità di rivolgersi agli organismi internazionali perché questi possano essere promossi e finanziati. La cooperazione riguarderà l’avvio di intese a carattere scolastico, con particolare attenzione alla formazione e all’integrazione degli studenti, e incoraggerà attività nei settori dello sport e delle esperienze giovanili.  I due Paesi collaboreranno nella protezione congiunta dei propri patrimoni culturali, impegnandosi nell’attuazione degli obblighi stabiliti dalle Convenzioni UNESCO, e favoriranno il reciproco sviluppo scientifico e tecnologico, anche definendo accordi tra università ed enti di ricerca. Infine, l’accordo in materia finanziaria tra Repubblica del Costa Rica e Repubblica Italiana, che ha come obiettivo quello di offrire ai Governi in questione assistenza reciproca attraverso lo scambio di informazioni sulla tassazione, fondamentale nella lotta all’evasione. Le Parti sanciscono la possibilità di presentare e di ottenere dati a carattere fiscale dalle banche o altre istituzioni finanziarie circa le proprietà di imprese, società, fondazioni o persone. Sono definite anche le modalità di formulazione della richiesta, che deve indicare, tra l’altro, l’identità della persona sulla quale si desidera investigare e lo scopo per cui l’informazione è richiesta.
La parte cui è rivolta la richiesta si adopererà in breve tempo a soddisfare la richiesta, potendo anche autorizzare la parte richiedente all’accesso diretto ai registri fiscali della persona oggetto di attenzione.

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