Diritti umani
La LIDU e le morti bianche
Più sicurezza nei luoghi di lavoro
Ancora morti nei cantieri, nelle fabbriche, dovunque si lavori e si produca.
La falce del destino ha colpito ancora e ogni giorno altri feriti, altri morti. Tali sciagure si vanno susseguendo incrementando il numero degli infortuni sul lavoro che in Italia, solo nello scorso anno, ha fatto perdere la vita a quasi mille persone; a mille lavoratori vittime di morti bianche.
La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo rassicura i cittadini italiani che non è disposta a restare passiva o a limitarsi a pressioni verbali da avanzare ogni volta che la pubblica opinione lo chieda e pretenda. La Lega vuole continuare ad essere presente con un apporto fattivo a tutela dei diritti umani anche per quanto concerne la sicurezza sul lavoro.
L’azione della nostra istituzione continuerà quindi a costituire invito a preventivo monito e a repressivo intervento alle autorità competenti; in primis la giudiziaria.
E’ in programma una serie di incontri con i responsabili dell’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro, della magistratura e degli ispettorati del lavoro onde stabilire con tali istituzioni maggiori rapporti di fattiva collaborazione nell’interesse dei cittadini ed a loro tutela.
A questo proposito si invita, oltre a segnalare situazioni per le quali si renda opportuno un intervento della Lidu, anche a proporre suggerimenti per iniziative da sollecitare alle istituzioni competenti, con le quali verranno rafforzati i contatti affinchè, anche il diritto di lavorare in sicurezza venga rispettato.