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Arte & Cultura

GUERRE&PACE FILMFEST

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Lungometraggi, documentari e presentazioni di libri a ingresso gratuito. Tema della quattordicesima edizione: “Esodi di guerra”

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Quinta giornata di proiezioni e incontri domani – venerdì 29 luglio a Nettuno (Roma) per la quattordicesima edizione del Guerre&Pace Filmfest, vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace, organizzata dall’Associazione Seven con la direzione artistica di Stefania Bianchi. La rassegna si tiene fino al 31 luglio 2016– a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il complesso architettonico di Forte Sangallo. Una settimana con proiezioni di lungometraggi, documentari, ma anche mostre, libri – in collaborazione con le principali case editrici. Il tema di questa edizione è: “Esodi di guerra”, per raccontare storie di uomini e donne in fuga da esistenze difficili e in cerca di un futuro migliore, ma anche storie di convivenze e integrazione tra le diverse etnie. Il programma di domani – venerdì 29 luglio si apre alle ore 19:00 con il documentario Albania, il Paese di fronte, diretto a quattro mani da Roland Sejko e Mauro Brescia. Sono solo 60 le miglia che dividono le coste dell’Italia dall’Albania, eppure, per la maggior parte degli italiani di oggi, l’Albania ha cominciato a esistere solo dopo il 1991, quando la televisione mostrava le prime navi stracariche di immigrati che approdavano sulle coste pugliesi. Ma cos’ erano l’Albania ed il suo popolo prima di quelle immagini? Dalla caduta dell’impero ottomano alla prima guerra mondiale, dal re Zog all’occupazione italiana, dall’ascesa del dittatore Ennver Hoxha al crollo del comunismo, questo documentario ricostruisce per la prima volta, con assoluto rigore storico, attraverso le immagini dell’archivio Luce e quelle inedite dell’Archivio Cinematografico Albanese, la storia travagliata albanese nell’arco del Ventesimo Secolo.

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Alle 20:30, alla presenza degli autori presentazione del libro Lettere al di là del muro, di Stefano Apuzzo, Serena Baldini e Barbara Archetti. Le lettere più belle e toccanti dei bambini che vivono nei campi profughi alle porte di Gerusalemme. Cosa significa per dei bambini crescere ingabbiati da un Muro di cemento alto 9 metri, senza possibilità di uscire mai dai campi in assenza della “carta blu”? Cosa c’è al di là del Muro, dalla parte “giusta” e ricca, dalla parte blu? Una testimonianza unica e preziosa, uno strumento utile anche per insegnanti ed educatori. Un libro per la pace. Chiude la serata, a partire dalle ore 21:15, la proiezione del lungometraggio diretto da Marco Tullio Giordana, Quando sei nato non puoi più nasconderti, ispirato al romanzo omonimo di Maria Pace Ottieri. Un film su essere e apparire, sulla convivenza, sulla multimedialità dei sentimenti che vuole soprattutto spiazzare. L’immigrazione clandestina in Italia raccontata attraverso gli occhi di Sandro, tredicenne bresciano che durante un viaggio con il padre e un amico del padre cade inavvertitamente in mare. Dopo aver rischiato di morire, viene ripescato da alcuni extracomunitari che si trovano su una carretta del mare per raggiungere le coste italiane. Il visual di quest’anno è la foto del fotografo messicano Alfredo Estrella, scattata a Chacamax Community nel Chiapas, in Messico dal titolo “A migrant run for a dream”, concessa al festival.

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