Attualità
Guerra staminali, esperti italiani attaccano Vannoni: e’ una frode
Il ministro allo psicologo: consegni protocollo senza fare trattativa
Roma, 3 luglio – Guerra staminali. All’indomani della pubblicazione dell’articolo di Nature, una delle piu’ importanti riviste scientifiche, sulla vicenda Stamina, e che denuncia una vicenda di plagio, i massimi esperti italiani in materia chiedono al ministero della Salute di bloccare la sperimentazione del metodo Vannoni.
“E’ assolutamente indispensabile che il governo italiano prenda decisamente e immediatamente le distanze da una pratica che, invece di essere sperimentata a spese dei contribuenti, dovrebbe essere semplicemente perseguita legalmente da parte del governo e bandita immediatamente da tutti gli ospedali pubblici del Servizio sanitario nazionale in modo fermo, inequivocabile e irreversibile”, ha dichiarato Paolo Bianco, dell’università Sapienza di Roma, uno dei massimi esperti internazionali di cellule staminali mesenchimali.
Duro anche Michele De Luca, direttore del Centro di medicina rigenerativa ‘Stefano Ferrari’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia: “Questa sperimentazione – ha sottolineato – che era inizialmente apparsa inevitabile, non ha adesso alcun senso e andrebbe evitata. Anche sulla base dei rischi ad essa connessi e già paventati dallo stesso ufficio brevettuale che ha respinto la domanda. Il tutto per rispetto verso pazienti che hanno creduto di trovarsi davanti ad una cura originale e in grado di rispondere alle loro speranze”.
Proseguire con la sperimentazione del metodo Stamina, secondo De Luca, sarebbe “buttare dei soldi su una frode”.
Sulla vicenda e’ intervenuta anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che parla di “luci e ombre” sulla vicenda. “La denuncia di Nature sul metodo Stamina – ha detto- e’ molto grave e soprattutto desta grande preoccupazione. Pero’ a questo punto Vannoni ha una strada, che e’ quella tracciata dal Parlamento: consegnare il protocollo senza fare trattative”.