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Giubileo dei Giovani: la Chiesa risponde allo spreco alimentare con una rete di solidarietà

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Tempo di lettura: 2 minuti

Il Giubileo dei giovani e quello spreco alimentare che non c’è mai stato: tanti i commenti negativi sui social e anche su qualche giornale (sigh!), in realtà Caritas Roma, Banco Alimentare e una rete di volontari hanno attivato una raccolta immediata dei prodotti alimentari ancora integri redistribuendoli nelle mense dei poveri.

di Laura Marà

Oltre un milione e mezzo di ragazzi da tutto il mondo hanno invaso Roma nel weekend del 2 e 3 agosto per il Giubileo dei Giovani, evento culminato nella messa celebrata da Papa Leone XIV. Un appuntamento di fede e partecipazione che ha lasciato un segno profondo, nonostante qualche polemica riguardante la gestione delle lunch box distribuite ai pellegrini.

Le lunch box: cosa contenevano e le critiche sui social

Ogni partecipante ha ricevuto una scatola alimentare del valore di 35 euro, contenente tutto il necessario per affrontare la giornata: panini, tramezzini, succhi di frutta, biscotti, scatolette di tonno con legumi e altri prodotti confezionati.

Nei giorni successivi, numerosi video sui social hanno mostrato queste lunch box aperte e spesso lasciate parzialmente consumate, generando accuse di spreco e sollevando un acceso dibattito sull’atteggiamento dei giovani pellegrini nei confronti del cibo.

Il recupero del cibo e l’impegno della Chiesa

Dietro alle immagini critiche, la realtà è molto più articolata. Caritas Roma, Banco Alimentare e una rete di volontari hanno infatti attivato una raccolta immediata dei prodotti alimentari ancora integri.

I cibi freschi, come panini e tramezzini, sono stati distribuiti rapidamente alle persone più fragili, mentre gli alimenti a lunga conservazione saranno consegnati nei prossimi giorni agli empori solidali e inseriti nei pacchi alimentari destinati a famiglie in difficoltà e persone senza dimora.

Un segno concreto dello spirito del Giubileo

Questo intervento concreto rappresenta un’ulteriore testimonianza dello spirito che anima il Giubileo: un invito a non solo vivere un’esperienza di fede, ma anche a tradurre la solidarietà in gesti reali di prossimità e cura verso il prossimo.

Le iniziative messe in campo dimostrano come la collaborazione tra istituzioni ecclesiastiche e associazioni di volontariato possa efficacemente limitare gli sprechi e sostenere chi è più in difficoltà.

Una riflessione più ampia sul valore delle risorse

Il caso delle lunch box del Giubileo richiama l’attenzione sulla necessità di una gestione attenta delle risorse in grandi eventi, e sull’importanza di educare a un atteggiamento di responsabilità verso il cibo.

In un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità e la giustizia sociale, la Chiesa conferma il suo ruolo come promotrice di valori e azioni concrete, traducendo in fatti il messaggio di fraternità e condivisione al centro dell’esperienza giubilare.

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