Diritti umani
Giornata Internazionale della donna, UNICEF e UNFPA lanciano nuova iniziativa contro i matrimoni infantili.
Se i trend attuali verranno confermati, il numero di ragazze e donne sposate da bambine arriverà a circa 1 miliardo entro il 2030
8 marzo 2016 –Oggi in occasione della Giornata Internazionale della donna, l’UNICEF e l’UNFPA lanciano in diversi paesi una nuova iniziativa per porre fine ai matrimoni infantili; il programma aiuterà a proteggere i diritti di milioni di ragazze tra le più vulnerabili del mondo. Il “Global Programme to Accelerate Action to End Child Marriage” UNICEF-UNFPA annunciato oggi coinvolgerà famiglie, comunità, governi e giovani ed è parte di un impegno globale per prevenire i matrimoni infantili e per supportare tutte coloro già sposate in 12 paesi dell’Africa, Asia e Medio Oriente che hanno il tasso di matrimoni infantili tra i più alti. Questo nuovo programma globale si focalizzerà su 5 strategie, che riguardano: l’ampliamento dell’accesso all’istruzione per le ragazze, l’istruzione dei genitori e delle comunità sui pericoli legati ai matrimoni infantili, l’incremento del sostegno economico alle famiglie, il rafforzamento delle leggi che stabiliscono i 18 anni come età minima per sposarsi. “Il mondo si è svegliato di fronte ai danni provocati dai matrimoni infantili alle ragazze, ai loro futuri figli e alle loro società,” ha dichiarato Anthony Lake, Direttore generale dell’UNICEF. “Questo nuovo programma globale aiuterà a intraprendere azioni per raggiungere le ragazze esposte ai maggiori rischi– aiuterà un numero ancor più grande di donne e giovani a realizzare i propri diritti per andare incontro al proprio destino. Tutto questo è importante, ora, perché se i trend attuali continueranno in questa direzione, il numero di ragazze e donne sposate da bambine arriverà a circa 1 miliardo entro il 2030 –infanzia perduta per 1 miliardo di donne, un futuro rovinato per 1 miliardo di donne”. “Scegliere quando e chi sposare è una delle decisioni più importanti della vita. Ogni anno i matrimoni precoci negano la possibilità di fare queste scelte”, ha dichiarato Babatunde Osotimehin, Direttore generale dell’UNFPA. “Come parte di questo programma globale, lavoreremo con i governi dei paesi che hanno un più alto tasso di matrimoni infantili per sostenere i diritti delle giovani adolescenti, in modo che ogni ragazza possa sviluppare il proprio potenziale e i paesi possano raggiungere i propri obiettivi di sviluppo a livello sociale e economico.” I matrimoni infantili sono una violazione dei diritti di donne e adolescenti. Le ragazze che sono state sposate da bambine hanno molte più probabilità di abbandonare la scuola, subire violenza domestica, contrarre HIV/AIDS e morire per complicazioni durante la gravidanza o il parto. I matrimoni infantili colpiscono anche le economie e sono causa dei cicli intergenerazionali di povertà. La comunità globale ha dimostrato un forte impegno per porre fine ai matrimoni infantili avendo incluso tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile l’eliminazione di questa e di altre terribili pratiche. L’UNICEF e l’UNFPA chiedono ai governi e alle organizzazioni partner di supportare il nuovo programma globale per porre fine ai matrimoni infantili entro il 2030. Il “Global Programme to Accelerate Action to End Child Marriage” UNICEF-UNFPA sarà supportato da Canada, Unione Europea, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito. In occasione della Giornata, l’UNICEF Italia ha lanciato l’hashtag #8marzodellebambine e quattro video sui matrimoni infantili e le mutilazioni genitali femminili.