Cinema & Teatro
FolleMente: l’orgasmo delle personalità di Paolo Genovese

SPOILER ALERT. Nelle sale dal 20 febbraio FolleMente, film di Paolo Genovese ha già raggiunto € 9.321.017 di incassi al cinema e porta con estrema leggerezza sul palco cerebrale le personalità umane.
Il vino è stappato, le luci tremano, ultimo giro di timer e la cena per due è servita.
Ma fermi tutti, qualcosa non torna!
E se a cena ci fossero ben 8 imbucati, pardon “personalità”?
Allora mettetevi comodi, perché la fiera della folla alla follia è servita in FolleMente. Commedia di Paolo Genovese che dal 20 febbraio “miete” spettatori con risate e leggerezza nelle sale di tutta Italia.
Un bar mai visto è il luogo d’incontro di Piero (Edoardo Leo) e Lara (Pilar Fogliati) che si ritrovano agli occhi dello spettatore, con un salto quantico, direttamente al primo appuntamento. Luogo dell’incontro: casa di Lara. Tempo: una sola notte.

Paolo Genovese sul set di Follemente
Lei, trentacinquenne restauratrice di mobili; alle spalle una relazione finita male con un uomo sposato e amori sempre a distanza. Lui, quarant’anni calcio e kebab addicted con una ex moglie e una figlia. Dimenticate di vedere la monotonia dei primi appuntamenti, perché a dare una sberla alla serata e al cervello dei due protagonisti bloccati nell’impasse delle incertezze e convenevoli sono 8 figure, quelle nei loro cervelli.
Lara ha il suo spazio sicuro e ben arredato al cui interno ci sono Alfa (Claudia Pandolfi) femminista irremovibile, Trilli (Emanuela Fanelli) sensuale e dedita ai doppi sensi, Scheggia (Maria Chiara Giannetta) anticonformista e sfrenata e Giulietta (Vittoria Puccini) potete immaginare già dal nome quanto romanticismo possa pervaderla.

Da sinistra: Vittoria Puccini, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi
Dall’altra parte corporea e cerebrale abbiamo lo spazio di Piero. Lo studio di un investigatore in confronto è una bazzecola. Qui, fra mille scartoffie e disordine imperano il Professore (Marco Giallini) razionale e austero, l’allupato e coatto Eros (Claudio Santamaria), Valium (Rocco Papaleo) smaliziato e disilluso e infine Romeo (Maurizio Lastrico), sdolcinato e sentimentale.
Un affollamento che guida le azioni e le discussioni di Piero e Lara. Così, assistiamo a una vera e propria danza del corteggiamento, dove all’inizio prevalgono tentennamenti, sospetti, figuracce e quel detto non detto che spiazza; tutta colpa dei termini usati per fare colpo o volati casualmente dalla bocca.

Da sinistra: Marco Giallini, Claudio Santamaria, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo
Tutto scivola piatto, ma a dare uno scossone alla storia – facendo da punto di rottura – è un regalo: quello dell’ex di Lara aperto davanti a Piero. Un anello che da oggetto di divisione dei due diventa un tessssssoro che li fa legare.
Piero e Lara si lasciano andare e, dopo mille dubbi, trascorrono la notte insieme. Qui avviene lo scossone massimo: l’orgasmo delle personalità; una “fatica” mentale e corporea non da poco verrebbe da dire e soprattutto esilarante.
Ma dopo l’apice del piacere e la complicità arriva lo scontro con la realtà. Lasciare tutto come qualcosa di vacuo o perseverare in qualcos’altro? Pena della prima scelta il rimpianto, come dicono gli stessi protagonisti; ricompensa per la seconda un mattoncino per delle basi.
La decisione è affidata proprio a queste personalità, che escono fuori da sé e si confrontano in quello stesso appartamento, dove a vincere alla fine è la sensibilità e il romanticismo checché se ne dica.

Edoardo Leo e Pilar Fogliati
FolleMente è una commedia leggera e affascinante per il modo in cui sviscera le personalità che sono dentro ognuno di noi. A dimostrazione che non siamo esseri con un’unica sfumatura, ma il risultato di idee, convinzioni, cultura, istruzione e perversioni che forse richiedono solo una spinta motivazionale per venire allo scoperto, magari davanti a chi è in grado di comprenderci e capirci. Magari, davanti a chi ha sfaccettature simili o differenti.
E se con questa commedia variegata persino di umori viene in mente il film d’animazione Inside Out, lo stesso Genovese smentisce. A Fanpage dichiara come in FolleMente a prevalere siano proprio le personalità invece delle emozioni e che l’idea si rifà, in realtà, a uno spot girato per la Rai anni fa (2004).
Personalità, dunque, che coesistono e ci mostrano tematiche attuali come l’incapacità o la paura di legarsi a qualcuno e vivere solo di esperienze a distanza e occasionali. L’amore per la propria indipendenza, non essere visti come diversi solo perché privi di mariti o figli.
E ancora, il preconcetto sulla sensibilità, prerogativa solo della donna e che invece può prevalere senza pudore o repressione anche nel cervello maschile. Con Romeo, il romanticone, infatti, assistiamo alla decostruzione del macho forte e sicuro di sé a qualunque costo.

Il cast di Follemente
E chi dice che proprio questa personalità, messa da parte libido, razionalità e disincanto, non sia la parte che alla fine ci guida a intraprendere qualcosa di più e superare l’impasse con una persona che ci attrae?
Le certezze in questo film sono poche, i quesiti tanti e le possibilità di specchiarsi in abitudini, veri e falsi cliché molte. Forse è questa la forza di questa commedia strampalata e che urla agli spettatori quasi alla Troisi maniera “… voi tenete l’orchestra intera ncapa” invitando ogni singolo componente a buttarsi a capofitto nella sinfonia affollata delle relazioni.