Diritti umani
FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI nell’ambito dell’VIII edizione del WeWorld Festival
Sabato 25 novembre 2017, ore 17-19. MILANO – UniCredit Pavilion – SalaMargherita Hack. L’anello debole delle migrazioni: le donne. Partecipano: PrincessInyangOkokon, LiretaKatiaj, don MussieZerai. Conduce: Danilo De Biasio, giornalista e direttore del Festival dei Diritti Umani di Milano. Seguirà il conferimento del premio Reset-Diritti Umani a PrincessInyangOkokon
Il FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI, in collaborazione con WeWorldOnlus, nell’ambito dell’VIII edizione di WeWorld Festivaldedicato ai diritti delle donne, organizza sabato 25 novembre, dalle ore 17alle ore 19, a Milano, all’UniCredit Pavilion – Margherita Hack il dibattito “L’anello debole delle migrazioni: le donne”. IntervengonoPrincessInyangOkokon, LiretaKatiaj e don MussieZerai, conduce Danilo De Biasio, giornalista e direttore del Festival dei Diritti Umani di Milano.
E’ possibile spezzare la catena che lega le migrazioni e la prostituzione? Sì, togliete pure il punto interrogativo: è possibile. Ma è difficile, perché gli interessi economici sono forti e i legami con le criminalità pervasivi. Il Festival dei Diritti Umani di Milano, accogliendo l’invito di WeWorldOnlus, vuole alzare lo sguardo su questo tema che coinvolge giovani straniere (come vittime) ma anche, forse, il nostro vicino di casa (come cliente). Protagonisti dell’incontro PrincessInyangOkokon, che con la sua organizzazione PIAM si occupa proprio di strappare dalla strada le prostitute offrendo corsi di formazione e una prospettiva lavorativa; LiretaKatiaj, che ha raccontato attraverso un diario come ha evitato di finire nel giro della prostituzione; don MussieZerai, prete cattolico e punto di riferimento per i migranti che fuggono dalle guerre e dalle carestie; Danilo De Biasio, giornalista e direttore del Festival dei Diritti Umani di Milano.
Seguirà il conferimento del premio Reset-Diritti Umani a PrincessInyangOkokon.
Motivazione del premio: L’Associazione Reset – Diritti Umani premiaPrincessInyangOkokon perché è un bellissimo esempio di riscatto e di impegno.PrincessInyangOkokon ha curato le sue ferite di vittima della tratta occupandosi concretamente delle prostitute, costruendo le condizioni per una vita alternativa a chi è già sulla strada e investendo nella prevenzione direttamente nei paesi di provenienza.
Quest’opera meritoria, che ha funzionato già in centinaia di casi, è stata possibile perché l’associazione PIAM, fondata da Princess insieme a suo marito Alberto Mossino, è riuscita a stringere alleanze positive con le istituzioni locali, nazionali e con la società civile.
Per questi motivi l’Associazione Reset – Diritti Umani premia il percorso di PrincessInyangOkokon: perché l’alto valore umano della sua azione sia onorato e meglio conosciuto. E anche perché sia di esempio.
Biografie
PRINCESS INYANG OKOKON
PrincessOkokon, presidente di Piamonlus, un’associazione attiva in Italia e all’estero per “rubare” le donne al trafficking, è partita dalla Nigeria, per venire a lavorare in Italia. Rapita, è finita a Torino nella rete della prostituzione.
LIRETA KATIAJ
LiretaKatiaj è una donna albanese, che per sottrarsi all’ordine patriarcale, che la voleva analfabeta e sposata ad un uomo molto più grande di lei, è fuggita dal suo paese finendo nel giro della prostituzione e uscendone solo grazie al caso, il suo carceriere era stato suo compagno delle elementari. Ha raccontato la sua storia nel libro “Lireta non cede. Diario di una ragazza albanese”, diventato anche uno spettacolo teatrale.
Don MUSSIE ZERAI
“L’angelo dei profughi”. Don MussieZerai si è guadagnato questo appellativo, sulla stampa internazionale, in anni di attività in difesa dei diritti e della vita stessa dei richiedenti asilo e dei migranti in fuga dal Corno d’Africa e dai paesi dell’Africa sub sahariana verso l’Europa o verso Israele, considerato un avamposto dell’Occidente: migliaia di giovani, uomini e donne, famiglie intere con i bambini, ragazzini appena adolescenti rimasti da soli. Disperati che cercano scampo da fame e carestia, guerre e persecuzioni.
www.festivaldirittiumani.it
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